lunedì 2 giugno 2025

UN LUTTO NEL GIORNO DELLA FINALE: ADDIO A PELLEGRINI

Proprio nella giornata della finale di Champions League (finale che sappiamo come è andata a finire…) l’Inter è stata colpita da un grave lutto. Sabato mattina infatti si è spento Ernesto Pellegrini, ex storico presidente nerazzurro, morto all'età di 84 anni. Grande imprenditore milanese, Pellegrini è stato il numero uno del club nerazzurro dal 1984 al 1995 ed è stato il patron dello scudetto dei record '88/'89 di Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme. 
Classe 1940, Pellegrini è stato presidente e amministratore delegato di "Pellegrini S.p.A.", società che oggi si occupa di ristorazione collettiva e commerciale, servizi di Welfare aziendale, distribuzione automatica, vendita di carni fresche e derrate alimentari e pulizia e sanificazione ambientale. 
L'avventura nerazzurra di Ernesto Pellegrini inizia nel 1984 con l'acquisto del club e termina nel 1995, quando cede le quote a Massimo Moratti. Pellegrini prende un club con tanto passato e un presente incerto. Gli anni della Grande Inter sono ormai una cartolina dai colori sbiaditi. Lui ci mette l’entusiasmo di un tifoso quale é. Trova il suo campione a Monaco di Baviera. Si chiama Karl-Heinz Rummenigge, Kalle per tutti. Non vinse lo scudetto ma conquistò i tifosi. 
Dopo il necessario periodo di rodaggio Pellegrini trovò la quadra e la squadra. Un allenatore che parlava e pensava come lui, Giovanni Trapattoni e un tedesco di quelli capaci di trascinare uno stadio: Lothar Matthaus. Insieme a lui il Bayern aggiunse un terzino che sembrava poco o niente: Andreas Brehme. Anche lui venuto dal basso, guardato senza troppo interesse. Sottostimato. Si rivelò un fuoriclasse da album delle figurine eroiche. 
Nella stagione 1988-1989 l'Inter conquista il 13esimo scudetto della sua storia. Un trionfo incredibile, passato alla storia come lo "scudetto dei record" grazie ai 58 punti conquistati in 34 partite (al tempo la vittoria valeva solo due punti) e a una rosa zeppa di grandissimi campioni. Sempre nel 1989 vinse la Supercoppa Italiana, poi nel 1991 la sua Inter si aggiudicò la Coppa Uefa che chiuse un digiuno in Europa lungo 26 anni. Risultato che, sempre sotto la gestione Pellegrini, l'Inter bissa nel 1994. 
Figlio di ortolani si era diplomato in ragioneria e successivamente viene assunto alla Bianchi Biciclette. Dopo un paio d'anni viene promosso capo contabile in una delle quattro società della Bianchi. Nel 1965 fonda l'Organizzazione Mense Pellegrini, specializzata nella ristorazione sul mondo del lavoro anche attraverso i buoni pasto che portano il suo nome. 
E nel 2015 fonda il ristorante Ruben che ogni sera mette a tavola 500 persone, offrendo un menù completo e prezzo simbolico di un euro «per salvare la dignità e allontanare l'idea dell'elemosina», aveva spiegato. Ristorante dedicato a un bracciante della sua infanzia, morto assiderato nella baracca dimenticato da tutti. 
Il suo gruppo ha iniziato a crescere fino a fatturare 909 milioni di euro e a dare lavoro a oltre 11mila dipendenti tra Milano, Roma, Mendrisio (Svizzera) e nei tanti appalti sparsi per il mondo. 
Pellegrini era il Presidente nerazzurro quando iniziai a tifare Inter. C’era Agnelli, quello della Fiat, c'era Berlusconi, quello delle televisioni e poi c’era lui, Pellegrini, che non capivo bene di cosa si occupasse, ma a nove-dieci anni non ha importanza. L’importante è che comprasse i campioni per vincere tanti trofei. Quello che fece lui, o che perlomeno provò a fare. Da inguaribile tifoso nerazzurro. 
Forse per questo lo abbiamo sempre amato. Perché in fondo Ernesto Pellegrini era uno di noi. E col senno di poi, siamo felici che si sia risparmiato lo strazio di sabato sera. Ciao Ernesto, che la terra ti sia lieve.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

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2 commenti:

Winnie ha detto...

Ci sono giorni in cui non è permesso morire. Sono pienamente d'accordo...

Brother ha detto...

Quelli della nostra generazione hanno iniziato a tifare Inter con Pellegrini Presidente dell'Inter, quindi è inevitabile essere rimasti legati a lui. Tifoso nerazzurro vero, negli ultimi anni si era parlato anche di un suo ritorno al vertice della società nerazzurra in una cordata di imprenditori.