Dopo la quarta giornata in testa c’era l’Udinese. Che nel turno successivo prese tre gol da una squadra romana (dalla Roma, nello specifico) e in quello dopo affrontò l’Inter (e prese altri tre gol). Dopo la quinta giornata in testa c’era il Torino. Anche i granata nel turno successivo incontrarono una formazione romana (questa volta la Lazio) prendendo tre gol e anche i granata in quello dopo, cioè questo weekend, trovano l’Inter e… (lascio a voi le conclusioni).
Partire da questa curiosa coincidenza per iniziare a parlare della sfida che ci aspetta questa sera. Per concludere questa settimana fin qui positiva (vittoria per 3-2 ad Udine, vittoria 4-0 in Champions League contro la Stella Rossa) e andare alla sosta per le Nazionali tranquilli e rilassati, manca un ultimo importante tassello: Inter-Torino.
È una sfida da non prendere sotto gamba. Premesso che nessuna sfida è da prendere sotto gamba, credo che il Torino meriti particolare attenzione. Perché fino a sette giorni fa era in testa alla classifica, perché alla prima giornata proprio a San Siro rischio di fare il colpaccio contro il Milan, perché finora ha fatto un ottimo campionato (non a caso è a pari punti con Inter e Milan).
È vero che abbiamo vinto le ultime cinque sfide contro i granata in casa (tra l’altro le ultime quattro senza subire reti), ma è anche vero che non siamo partiti benissimo in questa stagione. Abbiamo vinto solo tre partite su sei, abbiamo già subito il doppio dei gol rispetto alla scorsa stagione, e più in generale abbiamo dato l’impressione di andare a corrente alternata, tra sfide esaltanti e prestazioni molto opache. E del resto la classifica e i numeri lo dimostrano e lo confermano.
Ancora senza Barella e Buchanan, Inzaghi ripropone in attacco la coppia formata da Lautaro Martinez (che ha ritrovato il gol nelle due sfide dell’ultima settimana, ma che a San Siro in campionato non segna da febbraio) e Thuram (unico attaccante che finora non ha segnato in questa settimana, Tikus diamoci da fare). A centrocampo si rivedono Darmian e Dimarco sugli esterni con Frattesi, Calhanoglu e Mkhitaryan (un altro turno di riposo, no, eh?) in mezzo. In difesa torna titolare Acerbi con Pavard (in vantaggio nel ballottaggio con Bisseck) e Bastoni.
Fermo restando che, come abbiamo visto mercoledì in Champions League, non conta chi va in campo, ma la motivazione che ci mette chi va in campo. Certo, il Torino non è la Stella Rossa, ma noi siamo pur sempre l’Inter e se vogliamo tenere il passo delle nostre dirette avversarie non possiamo certo farci intimorire da una sfida casalinga contro il Torino (con tutto il rispetto per i granata).
Ecco perché stasera vogliamo i tre punti. Anzi, meglio, pretendiamo i tre punti. Una vittoria convincente per dare continuità al nostro cammino, per chiudere alla grande questa settimana positiva e per andare alla sosta in assoluta tranquillità.
Che dite, miei cari virgulti che andate in campo, pretendiamo troppo? Siamo troppo esigenti nel chiedere di vincere stasera? Vi stiamo forse chiedendo l’impossibile? Ad occhio, direi di no. O mi sbaglio? FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
2 commenti:
Riguardo alla considerazione iniziale direi che ci hai azzeccato alla grande. L'hai buttata lì e hai fatto centro. Bravissimo.
@Winnie. Non l'ho buttata lì, ero convintissimo che avremmo vinto con tre gol.
PS: Non è vero, ho tirato ad indovinare....
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