CLASSE A – Analisi e commenti sul Campionato Italiano
➤ Campionato che dopo undici giornate in vetta si mantiene alquanto equilibrato. Cinque squadre in tre punti e una classifica talmente corta che basta una vittoria per ritrovarti in vetta o una sconfitta per essere fuori dalla qualificazione alle coppe europee. Al momento mi pare un campionato livellato più verso il basso che verso l’alto con una media punti delle prime della classe che, ad occhio, mi sembra alquanto bassa. Vincerà la più forte o la meno debole? Bella domanda…
➤ Lo dico e lo ribadisco, per me la squadra da battere è l’Inter. La Roma sta facendo molto bene, ma non ha un reparto offensivo di peso, il Napoli è in un momento di preoccupante involuzione (Conte sarà pure un grande allenatore, ma non è capace di gestire due competizioni), il Milan non mi convince più di tanto e la Juventus finora è stata abbastanza deludente (basterà Spalletti ad invertire la rotta?).
➤ La sorpresa di questo primo scorcio di campionato è sicuramente il Bologna. E non solo perché nell’ultima giornata hanno battuto il Napoli. I felsinei sono quinti, ad un solo punto da Napoli e Milan e ad appena tre punti dalle capoliste Inter e Roma. Inoltre la formazione di Italiano è la squadra che gioca il migliore calcio della Serie A. Che possa lottare per il titolo? Sarebbe fantastico.
➤ Tra le delusioni sicuramente la Fiorentina (lo scrivevo anche un mese fa), ma soprattutto l’Atalanta. A ottobre scrissi che ero sorpreso dal buon inizio dei bergamaschi. Ritiro tutto quello che ho scritto. Juric l’ha resa una formazione da metà classifica e l’esonero è stato la naturale conseguenza dei disastri combinati.
➤ Capitolo esoneri. In un mese sono saltate quattro panchine Igor Tudor alla Juventus (è arrivato Luciano Spalletti), Patrick Vieira al Genoa (sostituto da Daniele De Rossi), Stefano Pioli alla Fiorentina (Paolo Vanoli al suo posto) e da ultimo Ivan Juric all’Atalanta (Raffaele Palladino il suo sostituto). Tutte scelte inevitabili, in alcuni casi frutto di errori estivi (vedi Juric) o di eccessive aspettative, poi disattese (è il caso di Pioli e Tudor). Non so i sostituti saranno all’altezza del compito assegnatogli, ce lo dirà il tempo. E soprattutto il campo.
➤ Confrontando la classifica attuale con quella della scorsa stagione a questo punto del campionato troviamo nettamente in attivo la Roma (+11), il Como (+9) e il Milan (+5), mentre in passivo ovviamente la Fiorentina (addirittura -17), l’Atalanta (-9) e la Lazio (-7).
➤ In Serie A non si segna più. Nelle prime 11 giornate sono stati registrati ben 17 partite finite 0-0. Un dato preoccupante. Bravura dei portieri, scarsa vena realizzativa degli attaccanti, allenatori votati più al “primo non prenderle” che al “basta segnare un gol più degli avversari”. Ovviamente pochi gol significa anche poco spettacolo, poche emozioni, poco divertimento. Stiamo diventando un campionato noioso?
➤ A supporto del punto precedente, basta guardare la classifica marcatori, guidata da Riccardo Orsolini del Bologna e Hakan Calhanoglu dell’Inter, entrambi a 5 reti. Un esterno offensivo e un centrocampista. Dove sono finiti i bomber d’area che la buttavano dentro a raffica?
➤ L’ultimo appunto, come sempre, lo lascio per voi. Diteci la vostra su queste prime undici giornate di campionato.
MATTIA. Il Calcio è la metafora della vita. O forse è la vita ad essere la metafora del calcio. Sono più di 20 anni che sto cercando di capirlo.

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