CALCIOMANIA 90: SE-DICI BUON COMPLEANNO, DICI CALCIOMANIA 90

Sedici anni. Ieri il mio/nostro blog ha compiuto le 16 primavere. È passato un altro anno. Un anno abbastanza travagliato e complicato. Lo dimostra il minor numero di articoli pubblicati (se escludiamo novembre e dicembre, quando ci sono stati i Mondiali a “fare numero”, la media è stata di 20-22 articoli al mese, ben al di sotto della mia media abituale), che di conseguenza ha portato anche una diminuzione di visite e commenti (credo sia abbastanza normale e fisiologico). Poco male, come ho sottolineato in più di un’occasione scrivo più per passione che per avere un tornaconto in termini di visibilità ed economico (anche se, inutile negarlo, avere anche un tornaconto in termini di visibilità ed economico non mi fa certo schifo).

Purtroppo o per fortuna (a seconda dei punti di vista), nella vita c’è anche altro. C’è un lavoro, c’è una famiglia, ci sono i problemi quotidiani, c’è la stanchezza dopo otto ore di lavoro, c’è una figlia che richiede sempre mille attenzioni, ci sono i vari impegni. Tutto questo inevitabilmente sottrae tempo che potrei e vorrei dedicare al blog. Sapete quanti articoli avrei voluto scrivere e poi non ho scritto? Sapete quante interviste avevo progettato? Sapete quante idee sono rimaste tali?

Pazienza. Il blog è una passione, un hobby. E alle passioni si dedica il tempo che ci si può dedicare. Onestamente dispiace non potergli dedicare più tempo, ma non mi straccerò le vesti per questo (anche perché non ne avrei motivo).

Nel frattempo si va avanti. Con la passione di sempre. Perché in questi lunghi 16 anni è diminuito il tempo da dedicare, ma, per fortuna, la passione è rimasta intatta, come all’inizio. Anzi più dell’inizio.

Se penso a come è nato tutto questo... In pochi giorni ho avuto l’idea e l’ho aperto, senza un progetto, senza sapere dove volevo andare a parare, senza avere una minima idea di cosa fosse un blog. Il resto è arrivato strada facendo.

In questi sedici anni (e chi mi segue dall’inizio lo sa benissimo) è cambiato molto, forse tutto. Dall’impostazione editoriale (sempre ammesso che questo blog abbia un’impostazione editoriale) ai contenuti, dalla grafica alle rubriche, per non parlare dei collaboratori che sono arrivati e poi andati (e ringrazio quei 4-5 che hanno la pazienza di sopportarmi e supportarmi ancora, nonostante tutto).

La volete sapere una cosa? Il “problema” è che in questi sedici anni mi sono divertito tanto. E continuo a divertirmi ancora. Mi piace scrivere, mi piace pensare al prossimo articolo, mi piace pensare alla prossima modifica che farò, mi piace pensare alla prossima idea che svilupperò o che magari alla fine non svilupperò. Il blog è un momento di evasione. È come chiudersi in una stanza e lasciare fuori tutto il resto. Purtroppo ho sempre meno tempo per chiudermi in questa “stanza”, ma non vedo l’ora di poterlo fare e cerco di sfruttare ogni occasione in cui è possibile farlo.

Questo blog, come direbbe Ligabue “somiglia a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai”. E io di smettere (nonostante il pensiero qualche volta mi sfiora) non ne ho proprio nessuna intenzione.