Stefano Borgonovo ci ha lasciati. L'ex attaccante di Milan, Fiorentina, Como, Pescara e Udinese si è spento questo pomeriggio dopo una lunga lotta contro la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, malattia che Stefano chiamava "La stronza".

Con il trio degli olandesi titolari inamovibili e con un certo Marco Van Basten come faro della squadra, Stefano riesce comunque a mettersi in mostra in una stagione che chiude con appena 23 presenze nonostante un grave infortunio al ginocchio che ne condizionò l'intera annata. In rossonero Borgonovo segnò sei reti (2 in campionato, due in coppa Italia e due in Coppa Campioni) la prima delle quali all'esordio in campionato contro il Cesena. Nella semifinale di Coppa Campioni contro il Bayern Monaco (dopo l’1-0 casalingo dell’andata) al ritorno segnò ai supplementari la rete in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, portò in finale gli uomini di Sacchi.

Tra il 1985 e il 1989 Borgonovo ha poi vestito la maglia della nazionale passando dall'Under21 (3 presenze, un gol), all'U23 (2 convocazioni), fino alla nazionale maggiore (3).
Nel 2000 iniziò da Como la sua carriera da allenatore dei settori giovanili, poi nel 2005 l'addio a tutto quello che era il mondo del pallone.
Il 5 settembre 2008 annuncia di essere stato colpito, come accaduto ad altri calciatori, dalla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di non essere in grado di parlare se non per mezzo di un sintetizzatore vocale.
Nel 2008 ha dato vita alla Fondazione Stefano Borgonovo Onlus, che sostiene la ricerca per vincere la SLA, di cui egli stesso è stato affetto. Nel corso degli anni la Fondazione ha dato vita ad una serie di iniziative per la raccolta fondi, con partite benefiche organizzate allo stadio Franchi di Firenze e a Milano allo stadio di San Siro. E proprio la Fondazione da lui fortemente voluta resterà rendendo immortale il suo nome e la sua battaglia.
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1 commento:
Spiace tantissimo, grande calciatore ma soprattutto grandissimo uomo.
La malattia lo ha sconfitto ma hai lottato come un leone fino alla fine. R.I.P.
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