Due settimane fa scrissi: “Perché volenti o nolenti la speranza scudetto non è ancora tramontata, perché finché c’è campionato c’è speranza, perché possiamo sempre sperare-sognare-credere in un 5 maggio altrui (vabbè, sarebbe un 11 maggio, un 18 maggio, un 25 maggio), in una “Fatal Parma” (in fondo sempre di squadre gialloblu stiamo parlando), che piova a Napoli (non piove mai a Napoli? Non credo, pioverà anche lì).”
Una settimana fa il mio pensiero era questo: “Credo che la giornata veramente cruciale sia la prossima. Il Napoli va a Parma che cerca punti per salvarsi, noi ospitiamo la Lazio in cerca di punti per la qualificazione alla Champions League. Un ostacolo insidioso per entrambi, lo scudetto potrebbe decidersi lì. Sebbene Cagliari (per il Napoli) e Como (per l’Inter) all’ultima giornata non sono avversari da sottovalutare”
Sabato sera misi in guardia “Sorpasso che non è certo scontato in caso di debacle partenopea, perché, ricordiamocelo, noi domani sera affrontiamo la Lazio in piena lotta per un posto in Champions League e fra una settimana facciamo visita al Como, lanciatissimo e in uno stato di forma davvero eccezionale. Quindi prima di sperare nel passo falso del Napoli dobbiamo preoccuparci di portare a casa sei punti in queste ultime due sfide che concludono il campionato.”
Sono partito da questi tre pensieri per fare un resoconto di queste ultime intense due settimane. Lo scudetto era tornato in gioco, abbiamo avuto l’occasione (e che occasione!!!) per riprenderci ciò che ci spettava e invece abbiamo sprecato tutto in maniera ignobile e indegna.
Al netto di decisioni arbitrali discutibili, non possiamo negare che sia uno scudetto che abbiamo buttato nel cesso noi. Perché ieri sera dovevamo entrare in campo con il coltello nei denti e il sangue agli occhi e invece, soprattutto nella ripresa, siamo stati abbastanza molli. Ci siamo fatti recuperare due volte e non siamo stati capaci di chiudere una partita che andava chiusa il prima possibile. Poi, certo, se Arnautovic al 95esimo non cicca il pallone magari portiamo a casa la vittoria ugualmente o se l’arbitro Chiffi (e con lui Var e Avar) non si inventa un rigore di sana pianta, eravamo qui a commentare una vittoria e il sorpasso sul Napoli. Ma, cosa importantissima, se al minuto 89 stai 3-1, chi se ne frega del rigore inventato o del gol divorato? Ecco, appunto.
Invece sto scudetto, a meno di miracoli che a questo punto vedo improbabili, finirà a Napoli, per gentile concessione nostra, di sicuro non per meriti di una squadra che gioca male e che a sua volta lo stava buttando via pareggiando con Genoa e Parma.
È proprio questo che mi fa incazzare più di tutto. Il fatto di aver regalato uno scudetto ad una squadra che obiettivamente ha fatto di tutto per non meritarlo. Tra l’altro il Napoli mi stava pure simpatico, ma certi atteggiamenti di Conte, dei tifosi partenopei, di De Laurentiis, hanno finito per farmelo diventare abbastanza indigesto.
Un pensiero finale sul silenzio stampa della società nerazzurra che ieri sera non ha mandato nessun tesserato a parlare con i giornalisti per protestare contro decisioni arbitrali che ci hanno danneggiato (nello specifico il rigore negatoci nel primo tempo e il rigore regalato alla Lazio nella ripresa).
Dove era la società quando in Inter-Napoli non veniva concesso un rigore per mani di Oliveira? Dove era la società quando in Supercoppa un fallo su Asllani non fischiato portava al gol del Milan? Dove era la società quando in Milan-Inter non veniva concesso un rigore per fallo di Pavlovic su Thuram? Dove era la società quando in Inter-Empoli non veniva concesso rigore per fallo di Ismaili su Lautaro Martinez? Dove era la società quando in Lecce-Inter non veniva concesso un rigore per un tocco di mano di Baschirotto molto simile a quello di ieri sera di Bisseck? Dove era la società quando in Inter-Bologna non veniva concesso un rigore per fallo di Skorupsky su Thuram? Dove era la società quando in Napoli-Inter non veniva concesso un rigore per fallo di McTominay su Dumfries? Dove era la società quando in Atalanta-Inter veniva annullato un gol regolare di Lautaro Martinez e inventato un secondo giallo inesistente per Bastoni? Dove era la società quando in Bologna-Inter subivamo gol dopo una rimessa laterale battuta 20 metri piò avanti? Dove era la società quando in Inter-Roma non veniva concesso un rigore evidentissimo per fallo di Ndicka su Bisseck? Ma soprattutto, che senso ha protestare ora a scudetto ormai compromesso irrimediabilmente?
Chiudo con un’annotazione personale. Sono passate quasi 24 ore, ma io sono ancora incazzato nero come ieri sera. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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Guardo sempre con scetticismo il silenzio stampa. A cosa serve? Vuoi protestare? Fai qualcosa di plateale. Schiera la Primavera, chiudi gli arbitri nello spogliatoio (ah, no questo è stato già fatto), dai fuoco alla sede dell'Aia.
RispondiEliminaE comunque vada la stagione il 2 giugno voglio vedere vuoti gli armadietti di Arnautovic, Correa e Taremi. Tre giocatori di una inutilità disarmante.
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