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domenica 18 maggio 2025

INTER, SLANCIO SCUDETTO, MA L’ARBITRO CHIFFI LA FRENA

Serie A 2024 – 2025 – 37^ Giornata 
INTERLAZIO 2
46’ pt BISSECK – 71’ Pedro – 79’ DUMFRIES – 90’ Pedro (rig.) 

INTER (3-5-2) - Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni (46' st Zalewski); Dumfries, Barella, Calhanoglu (46' st Arnautovic), Mkhitaryan (46' st Zielinski), Dimarco (22' st Carlos Augusto); Thuram, Taremi (10' st Correa). 
A disposizione: Di Gennaro, Martinez, de Vrij, Asllani, Pavard, Darmian, Topalovic. 
All. Inzaghi. 
LAZIO (4-2-3-1) - Mandas; Marusic, Gila (51' st Gigot), Romagnoli, Nuno Tavares (21' st Hysaj); Guendouzi. Rovella; Isaksen (7' st Pedro), Vecino, Dia; Castellanos. 
A disposizione: Furlanetto, Provedel, Dele-Bashiru, Noslin, Tchaouna, Belahyane, Provstgaard, Basic. 
All. Baroni. 
Arbitro: Chiffi.

Game over sul campionato. L’Inter pareggia 2-2 con la Lazio e spreca l’occasione di sorpassare il Napoli che a Parma non va oltre lo 0-0. I nerazzurri vanno in vantaggio con Bisseck allo scadere del primo tempo, Pedro pareggia al 71esimo, ma otto minuti dopo Dumfries riporta in avanti l’Inter, ma proprio al 90esimo sale in cattedra l’arbitro Chiffi che corona una partita arbitrata a senso unico con un rigore molto generoso per la Lazio. Rigore che Pedro realizza per il 2-2 finale. 
Inzaghi si presenta con la migliore Inter possibile, Acerbi in difesa, Dumfries a destra, il recuperato Mkhitaryan in mezzo al campo e lì davanti Taremi al fianco di Thuram. 
Primo tempo senza particolari emozioni. Rovella spinge in area Bisseck, ma l’arbitro Chiffi mette subito in chiaro da che parte tira il “vento” arbitrale. 
Nel finale doppia occasione per Isaksen. Il danese prima calcia fuori di poco, poi scappa via e si ritrova solo davanti a Sommer che salva la porta con un miracolo. 
All’ultimo pallone del primo tempo l’Inter si conquista la momentanea testa della classifica, nell’esatto momento in cui al Tardini Parma-Napoli si chiudeva sullo 0-0: corner di Calhanoglu, Dimarco calcia ma viene ribattuto, sulla respinta arriva Bisseck che controlla e spara sotto la traversa. Inter al riposo da capolista. 
I risultati dagli altri campi non sono positivi per la Lazio che nella ripresa prova a spingere di più. Baroni inserisce Pedro, Inzaghi risponde con Correa per Taremi. La Lazio sfiora il pari con Dia: imbucata splendida di Castellanos, il senegalese si ritrova ancora solo davanti a Sommer ma appoggia incredibilmente fuori. 
La Lazio però guadagna metri, l’Inter si spaventa e al 74esimo ecco che arriva il pari. Marusic calcia dal limite, Dumfries devia, Dia in offside non partecipa attivamente e il pallone arriva sui piedi di Vecino che scivola ma riesce ad accomodare per Pedro. Sinistro e gol, ma si alza la bandierina del quarto uomo. Tocca al Var decidere (all’Avar ricordiamo che c’era Guida, quello che si rifiutò di arbitrare il Napoli per evitare ritorsioni). E ovviamente il gol è buono: 1-1. 
L’Inter riprende subito coraggio e lo schema buono è sempre lo stesso: palla a Calhanoglu che qualcosa si inventa. A 10 minuti dalla fine la punizione del turco viene recapitata dentro, sul secondo palo arriva il solito falco predatore: Dumfries. Ennesima zuccata e gol, 2-1. Esplode la gioia nerazzurra. L’Inter è di nuovo avanti sul Napoli a 100 minuti dalla fine del campionato. 
Ma un altro colpo di scena arriva al 90esimo. Castellanos colpisce ancora, il braccio di Bisseck è dietro la schiena, seppur non proprio aderente al corpo. Chiffi inizialmente non concede nulla, poi viene richiamato al monitor dal Var (e dall’Avar…) e concede calcio di rigore. Dal dischetto Pedro fa 2-2. 
Inzaghi manda tutti dentro nella speranza che qualcosa succeda, e al 99esimo Carlos Augusto stacca, Arnautovic devia sotto porta e segna il 3-2. Ma l’attaccante austriaco è in fuorigioco. 
Finisce 2-2. Un risultato che di fatto chiude il discorso scudetto. Ieri sera scrivevo “portiamo a casa i tre punti e speriamo nel miracolo”. Il miracolo è arrivato, i tre punti purtroppo no. Una partita che l’Inter non vince per demeriti suoi. Perché non è pensabile entrare in campo nel secondo tempo con l’intenzione di gestire un 1-0, così come non è pensabile di farsi recuperare due volte in una partita che vale lo scudetto, soprattutto se dall’altra parte arrivano buone notizie. Il resto lo fa un arbitraggio abbastanza discutibile, tra rigori non dati, rigori dati, falli fischiati in un’unica direzione e via discorrendo. Peccato, veramente peccato. Potevamo fare meglio, dovevamo fare meglio. E invece… vabbè, ne riparliamo con maggior lucidità domani. FORZA INTER !!! 

PILLOLE STATISTICHE 
• L’Inter non ha trovato il successo in due delle ultime tre gare casalinghe di Serie A (sconfitta contro la Roma e pareggio contro la Lazio), dopo che aveva registrato una serie di sei vittorie interne consecutive. 
• Denzel Dumfries è il terzo difensore dell'Inter che ha segnato almeno sette gol in una stagione di Serie A nel corso degli ultimi 55 anni, dopo Marco Materazzi nel 2006/07 (10) e Achraf Hakimi (sette nel 2020/21). 
• L'Inter conta ben cinque difensori con almeno tre gol segnati in una singola stagione per la prima volta nella loro storia in Serie A (Bisseck, Carlos Augusto, Darmian, Dumfries e Dimarco). 
• L'Inter ha segnato 12 gol su sviluppi di corner in questa Serie A, non ne ha mai realizzati di più in una singola stagione da quanto Opta raccoglie questo dato (dal 2004/05): 12 anche nel 2021/22. 
• Yann Bisseck è il più giovane tra i difensori che hanno segnato almeno cinque gol dall’inizio della scorsa Serie A, tra i giocatori attualmente nella competizione. 
• L'Inter ha cambiato almeno otto titolari rispetto al precedente match di Serie A giocato nella stessa stagione per la prima volta dal 18 maggio 2014 (10 in quell'occasione, nell'ultima giornata contro il Chievo). 
• Gustav Isaksen (48) ha eguagliato Hernanes (48 nel 2012/13) come calciatore della Lazio con più presenze in una singola stagione in tutte le competizioni da quando questo dato è disponibile (2008/09).
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

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