Vincere e convincere. Sembra una cosa semplice e scontata. E invece non sempre lo è. Basta guardare alcune vittorie di Napoli, Milan, Juventus, che hanno portato a casa i tre punti senza brillare particolarmente.
Vincere e convincere. Quello che è riuscito di fare l’Inter ieri sera contro la Lazio (in realtà è una cosa che ai nerazzurri sta riuscendo spesso in questo inizio di stagione, ma vogliamo soffermarci solo sulla sfida andata in scena a San Siro 24 ore fa).
Come hanno sottolineato in molti le ultime uscite nerazzurre non erano state brillantissime. Contro il Verona avevamo vinto con un pizzico di fortuna al 94esimo, contro il Kairat Almary avremmo dovuto vincere in scioltezza e invece abbiamo conquistato i tre punti a fatica, restando col patema d'animo fino al triplice fischio finale. Normale quindi che siamo rimasti piacevolmente soddisfatti della prestazione vittoriosa di ieri sera. Novanta minuti di buon calcio, per ribadire che siamo tra le migliori squadre in Italia per qualità e quantità (in questo momento credo che solo il Bologna sia più o meno ai nostri livelli).
Settima vittoria nelle ultime otto gare di campionato, undicesima vittoria nelle ultime dodici gare considerando anche la Champions League. Se non fosse per il passo falso di Napoli (arrivato come sappiamo...) avremmo un percorso quasi perfetto. Che poi, parliamoci chiaro, chi non metterebbe la firma per fare sette vittorie ogni otto gare?
Chivu sta facendo davvero un ottimo lavoro e dovremmo fare tutti mea culpa per averlo criticato senza prima non vederlo all'opera. Il sottoscritto, e credo che in questa stagione lo ripeterò ancora mille volte, aveva già suonato il "de prefundis" dopo la sconfitta contro la Juventus ("Non ho sensazioni positive sulla stagione che ci aspetta. Vorrei essere ottimista, ma faccio molta molta fatica. Come scrissi ieri in un tweet, sono rassegnato. Ed essere rassegnati già a metà settembre non è un buon segno"). Ho preso un abbaglio clamoroso e, come potete ben immaginare, non potrei essere più felice.
Come sono felice di vedere che finalmente abbiamo degli attaccanti di riserva "da Inter" (se penso che lo scorso anno avevamo Arnautovic, Correa e Taremi che in tre non facevano nemmeno mezzo Bonny), che abbiamo recuperato alcuni giocatori alla causa nerazzurra come Zielinski e soprattutto Calhanoglu (questa estate lo avremmo venduto per quattro spiccioli), che alcuni giocatori come Dimarco e Lautaro Martinez hanno ripreso a girare a mille dopo una scorsa stagione non proprio brillantissima, che le scorie post-Psg sono solo un lontano ricordo, che siamo tra le squadre più forti di questa Serie A (e anche in Europa) e che al momento siamo in vetta sia in Italia che in Europa.
Dove potrà arrivare questa squadra? Non lo so. Diciamo che fare peggio della scorsa stagione chiusa senza titoli è abbastanza difficile. Le premesse dicono che possiamo essere protagonisti. Che molto probabilmente saremo protagonisti. Se poi aggiungessimo pure qualche trofeo in bacheca non sarebbe mica male. Personalmente, volendo volare basso, mi accontenterei di Supercoppa Italiana e Coppa Italia, almeno ai quarti in Champions League e lottare per lo scudetto il più a lungo possibile. Credo che sia il minimo sindacale.
Come si suol dire, se son rose... FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.


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