Siamo ancora ebbri di gioia per quello che abbiamo combinato martedì sera. Abbiamo ancora i brividi e più guardiamo e riguardiamo quegli istanti e più ci commuoviamo. È così da quattro giorni e credo che sarà così ancora per qualche giorno. Forse questo stato di estasi durerà fino al 31 maggio, forse finirà prima, forse continuerà oltre.
Purtroppo però l’attualità ci impone di non rilassarci e di concentrarci sull’obiettivo campionato. La fiammella della speranza, seppur flebile e piccola, rimane sempre accesa.
Tre punti a 270 minuti dalla fine impongono di crederci ancora, di non mollare la presa così presto.
L’attualità si chiama Torino-Inter, trasferta che affronteremo domani pomeriggio con la consapevolezza che nulla è ancora perduto e che un’eventuale vittoria metterebbe pressione al Napoli che in serata ospita il Genoa.
Inzaghi deve fare i conti tra infortuni, acciacchi e giocatori da far rifiatare. Ancora out Pavard per la distorsione alla caviglia, Lautaro Martinez, dopo la bellissima prestazione di martedì, non forzerà e quasi certamente non sarà della partita, così come Mkhitaryan (problema muscolare) e Frattesi (risentimento all'addome). Probabile turno di riposo anche per molti degli eroi di Champions League come Acerbi, Thuram, Calhanoglu, Dimarco.
In porta ballottaggio Sommer-Martinez. In difesa De Vrij affiancherà Bisseck e Bastoni, gli unici due chiamati a fare gli straordinari. Darmian e Carlos Augusto saranno gli esterni di centrocampo, mentre in mezzo ci potrebbe essere un’interessante novità: insieme a Asllani e Zielinski ci potrebbe essere Zalewski che Inzaghi ha provato più volte in settimana in questo inedito ruolo. In attacco Correa, Taremi e Arnautovic si giocheranno due maglie da titolare con il Tucu e l’iraniano favoriti.
I precedenti sorridono all’Inter, seppur di poco. Sono infatti 31 le vittorie nerazzurre in quel di Torino (compreso l’ultimo confronto), contro i 25 successi granata (che non vincono da gennaio 2019) e 24 pareggi (l’ultimo nel marzo 2022).
La formazione nerazzurra ha vinto 10 degli ultimi 11 confronti (tra Milano e Torino) e in quattro degli ultimi cinque match ha portato a casa un clean sheet. Dall’altro lato c’è da dire però che il Torino non ha ancora perso in casa nel 2025 (insieme a Bologna, Roma e Napoli) e che l’Inter ha vinto solo una delle ultime sette trasferte (con tre pareggi e tre sconfitte).
Insomma un quadro complessivo a due facce che lascia aperto ogni possibile scenario per domani pomeriggio. Quanto sarà concentrata l’Inter sull’obiettivo? Quanto potranno dare le seconde linee? Quanto impegno ci metterà il Torino? Quanto influirà l’arbitraggio sulla gara? (il fattore arbitrale è un elemento da tenere sempre in conto e non trascurare mai).
Tante domande, tanti quesiti, che troveranno una risposta domani sera. La mia, anzi la nostra, speranza è che si continui a coltivare il sogno tricolore oltre a quello europeo. Lo sappiamo, è difficile, quasi impossibile, ma mai mollare prima del tempo. Bisogna crederci e crederci fino alla fine. Capito, miei giovani virgulti che domani pomeriggio scenderete in campo con addosso la maglia nerazzurra? FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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Non che ci creda più di tanto, ma voglio fidarmi di te. Finché c'è partita c'è speranza. Arbitraggi permettendo.
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