Dopo un tris di partite negative (due pareggi e una sconfitta), serviva un tris di vittorie per rialzare il morale e andare alla sosta per le Nazionali più tranquilli e rilassati. Certo, Udinese, Stella Rossa e Torino non sono paragonabili a Manchester City e derby, ma le insidie, come ripeto spesso, sono sempre dietro l’angolo. Soprattutto se hai una difesa che in questo periodo non brilla certo per imperforabilità. Quindi, se permettete, mi tengo stretto le tre vittorie e non vado a cercare il pelo nell’uovo.
Anche perché direi che dalla vittoria contro i granata e più in generale dalle tre vittorie nell’ultima settimana qualcosa di buono è emerso.
Innanzitutto si è sbloccato Lautaro Martinez, e già questo mi sembra una grande cosa. A questo aggiungiamo che si sono sbloccati anche Taremi ed Arnautovic e che Thuram ha ritrovato la via del gol che gli è mancato per tutto settembre.
Nei singoli non possiamo certo lamentarci. Bene il centrocampo con Calhanoglu, Frattesi che ha sostituito egregiamente l’infortunato Barella (ah, dimenticavo, non sottovalutate il fatto che queste tre vittorie sono arrivate nonostante la pesantissima assenza del centrocampista azzurro), in parte Mkhitaryan anche se l’armeno meriterebbe un po’ di riposo (l’età avanza anche per lui) anche alla luce del fatto che Zielinski ha dimostrato di essere decisamente in forma. Bene Dimarco (anche se ci ha abituato ad altri standard) bene Dumfries e Darmian, bene Bastoni, benino Acerbi, Pavard e Bisseck (oddio, scrivere “benino” di un reparto difensivo che prende una media di due gol a partita in campionato non è il massimo, lo so, ma il mio era più che altro un giudizio di incoraggiamento).
Insomma non possiamo certo lamentarci di questa squadra, anche se qualcosa andrebbe rivista e corretta. Chi si aspettava il rullo compressore dello scorso anno rimarrà certamente deluso, ma nel complesso ce la stiamo cavando egregiamente.
Pur nelle nostre mille asperità siamo secondi in classifica, ad un punto dal Napoli capolista, e davanti alla fortissima Juventus (tanto forte da aver pareggiato quattro partite su sette, di cui due in casa) e al Milan che ha già svanito l’effetto euforia post derby (non a caso ieri sera ha perso 2-1 a Firenze nonostante due rigori a favore, entrambi sbagliati).
Nonostante un inizio di campionato balbettante siamo lì, nel gruppo di testa e questo credo sia fondamentale. Quando il buon Simone Inzaghi metterà tutti i tasselli al suo posto e tutto inizierà a girare come deve girare (magari anche un po’ di fortuna, visto che aldilà delle disattenzioni difensive, siamo stati puniti alla prima leggerezza), avremo le armi, meglio gli strumenti, per provare a piazzare uno stacco importante. L’abbiamo detto e credo che lo ripeteremo all’infinito, questa sarà una stagione combattuta, dove conterà ogni piccolo punto e ogni piccolo dettaglio. Secondo me le quattro favorite si daranno battaglia fino alla fine e noi dovremo essere pronti alla battaglia.
A partire dal mini-ciclo che ci aspetta dopo la sosta. Roma, Young Boys, Juventus, Empoli, Venezia, Arsenal, Napoli, in rapida successione dal 20 ottobre al 10 novembre. Sarà un mini-ciclo importante e decisivo per capire le nostre ambizioni e cosa aspettarci da questa stagione. Inutile sottolinearlo, sarà un tour de force dove non possiamo e non dobbiamo sbagliare nulla (o quasi nulla).
Quindi cari virgulti che andate in campo, ricaricate bene le batterie in queste due settimane di sosta, perché dopo bisognerà dare il massimo. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
Il tuo buonismo mi sembra eccessivo. Diciamo le cose come stanno. E' andata bene, ma non tutti sono stati all'altezza. Soprattutto i difensori hanno fatto un pò troppi errori. E anche Sommer, che tu non citi, ci ha messo del suo.
RispondiEliminaFinora la stagione, tra alti e bassi, non è andata male, ma ciò che ci aspetta dopo la sosta è il primo vero esame stagionale. Da ottobre a primavera ci si gioca la stagione. Senza appello.
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