Novanta minuti di insulti, minacce e volgari appellativi. Ma alla fine della partita Karolina Sarasua García non è stata zitta e ha preso carta e penna, oltre a tutto il suo coraggio, per denunciare quello che le era successo nel corso del match contro il Nueva Montaña, vinto poi per 5-0. "Ti porto nello spogliatoio e ti violento", "Violenterò te e tutta la tua squadra", "Ti si vede il perizoma", "Alzati la maglietta e fammi vedere le t***e e il c**o". Questi sono solo alcuni dei vergognosi commenti che la calciatrice di 17 anni e le sue compagne si sono sentite rivolgere dai tifosi sulle tribune per tutta la durata della partita.
Karolina ha voluto portare alla luce l'orribile episodio mettendo nero su bianco tutte quelle frasi che dovrebbero far vergognare chi le pronuncia, non chi le subisce. Il biglietto, firmato "la numero 9 dell'Osasuna Nacional", è stato poi pubblicato sui social dove è diventato virale.
Il presidente del Nueva Montaña si è schierato subito dalla parte delle giovani calciatrici, mettendo a disposizione della polizia anche il materiale video della gara, per poter individuare i responsabili.
"Grazie mille a ciascuno di voi per aver dedicato un po' di tempo per supportare me e la mia squadra - ha poi scritto l'attaccante classe 2004 su Twitter - Vi siamo grati e speriamo che ciò che abbiamo vissuto non accada più a nessun altro".
LadyMarianne
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Vicenda davvero squallida. Spero che i colpevoli venga indentificati e puniti come si deve.
RispondiEliminaVergognosi. Veramente vergognosi.
RispondiEliminaNon meravigliamoci. Queste cose succedono, ahimé, anche in Italia.
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