Inter. Capitani e bandiere è l’ottavo libro dello scrittore Vito Galasso che racconta la grande storia dei giocatori nerazzurri attraverso le gesta dei suoi giocatori più rappresentativi. I profili di tutti e ventisei i capitani (da Marktl a Handanovič, da Meazza a Zanetti, passando per Picchi, Mazzola, Facchetti, Corso, Bergomi e Ronaldo) e delle bandiere più amate, giocatori o allenatori (Lorenzi, Suàrez, Matthäus, Zenga, Milito, Herrera, Mourinho e molti altri): di ognuno si raccontano aneddoti, curiosità e statistiche, spiegando come questi campioni straordinari sono riusciti a entrare indelebilmente nel cuore dei tifosi nerazzurri.
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Un ultimo capitolo è dedicato invece alle “altre bandiere”: giocatori che, per vari motivi, non arrivano forse allo stesso livello dei mostri sacri raccontati nelle pagine precedenti ma che, grazie al loro impegno e alla loro fedeltà alla causa interista, sono riusciti comunque a ricavarsi un posto nel grande pantheon nerazzurro.
Campioni, idoli, eroi nerazzurri: un excursus sulla grande storia dell’Inter, tratteggiata attraverso i ritratti dei più grandi giocatori e allenatori.
TRA I CAPITANI:
• Hernst Marktl
• Giuseppe Meazza
• Armando Picchi
• Mario Corso
• Sandro Mazzola
• Giacinto Facchetti
• Graziano Bini
• Alessandro Altobelli
• Giuseppe Baresi
• Giuseppe Bergomi
• Ronaldo Luís Nazário de Lima detto Ronaldo
• Javier Zanetti
• Andrea Ranocchia
• Mauro Icardi
TRA LE BANDIERE:
• Helenio Herrera
• Tarcisio Burgnich
• Gabriele Oriali
• Evaristo Beccalossi
• Aldo Serena
• Walter Zenga
• Giovanni Trapattoni
• Nicola Berti
• Andreas Brehme
• Lothar Matthäus
• Ivan Ramiro Córdoba
• Marco Materazzi
• Esteban Cambiasso
• Roberto Mancini
• José Mourinho
C'é anche quell'infame di WandoNara? Non merita di essere accostato a gente che ha fatto la storia dell'Inter e che ha degnamente indossato e onorato la nostra maglia.
RispondiEliminaPurtroppo, caro Nicola, a quell'infame è stato concesso indegnamente di indossare non solo la maglia nerazzurra, ma anche la fascia di capitano.
RispondiEliminaVi ricordo che fino a due anni fa Icardi era per noi una sorta di Dio. Lo amavamo come e più di Lukaku adesso...
RispondiElimina@Matrix. Nessuno rinnega quello che è stato, ma allo stato attuale è un infame testa di c***o che sta facendo la fine che merita.
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