RIVER PLATE-BOCA JUNIORS 3-1
44’ Benedetto – 67’ Pratto – 109’ Quintero – 120’ Martinez
RIVER PLATE (4-4-2): Armani; Montiel (74′ Mayada), Maidana, Pinola, Casco; Palacios (97′ Alvarez), Ponzio (59′ Quintero), Perez, Fernandez (111′ Zuculini); Martinez, Pratto. All. Gallardo
BOCA JUNIORS (4-3-3): Andrana; Buffarini (111′ Tevez), Izquierdoz, Magallan, Olaza; Barrios, Perez (89′ Gago), Nandez; Pavon, Benedetto (62′ Abila), Villa (96′ Jara). All. Schelotto
La Coppa Libertadores è del River Plate. La partita del secolo (trascinatasi per un mese tra polemiche, incidenti, rinvii e sospensioni fino al clamoroso spostamento transoceanico) ha visto trionfare dopo i tempi supplementari la squadra di Marcelo Gallardo, capace di piegare gli eterni rivali del Boca Juniors in rimonta grazie alle reti degli ex “italiani” Pratto e Quintero (che ribaltano l’iniziale vantaggio di Benedetto). Di Martinez il definitivo 3-1 allo scadere dei supplementari.
Altissima l’intensità, molto basso invece il livello tecnico in campo. Il tutto si è tradotto in un gioco raffazzonato e occasioni con il contagocce. La sfida si è accesa allo scadere della prima frazione, merito di un letale contropiede innescato magistralmente da Nandez al 44esimo e chiuso da Benedetto con un preciso destro a tu per tu con Armani per il vantaggio del Boca.
Una grande combinazione tra Nacho Fernandez e Palacios, a metà ripresa, consente a Pratto di segnare tutto solo il gol dell’1-1.
Di fatto, non succede più nulla e si va ai supplementari. Dove c’è subito la svolta, in negativo, per il Boca: Barrios già ammonito becca il secondo giallo e lascia i suoi in dieci per mezz’ora. Il Boca si difende con ordine senza soffrire troppo, ma all’inizio del secondo overtime Quintero, dal limite dell’area, fulmina un incolpevole Andrada. Il Boca si getta in avanti, ma rimane in nove per l’infortunio di Gago a cambi finiti. C’è anche Tevez per l’assalto finale e pur in doppia inferiorità numerica, Jara, al 120esimo, potrebbe mandare tutti ai rigori, ma colpisce il palo. Boca tutto in area di rigore e sull’ultimo calcio d’angolo, a porta sguarnita, fuga per la vittoria del ‘Pity’ Martinez che sigla il 3-1 conclusivo mandando in estasi i tifosi del River Plate.
Il River mette così la quarta Libertadores in bacheca e si guadagna il diritto a giocarsi il Mondiale per Club.
Se da un parte non servirà a cancellare l’onta della retrocessione subita nel 2011, la Libertadores appena sollevata sopra il cielo del Bernabeu (la quarta della storia millonaria) rappresenta la rivincita più bella. Perché resta il trionfo più prestigioso in oltre cent’anni di vita per il club di Nunez nonostante l’indelebile macchia degli eventi che hanno portato la storica sfida lontano dall’Argentina. Merito anche del tecnico Marcelo “Muneco” Gallardo, il tecnico più vincente nella storia del club con 9 titoli, capace di bissare il successo del 2015.
In tutta la doppia sfida col Boca, il River Plate si è trovato in vantaggio per soli 11 minuti. Gli ultimi. #RiverBoca— Federico Casotti (@federicocasotti) 9 dicembre 2018
Anche nel tifo, il feeling con le finali e’ identico a quello di Alvaro Pereira e il pallone. #RiverBoca #CopaLibertadores #Libertadores #Bernabeu #River #RiverPlate #BocaJuniors pic.twitter.com/H19TpnE9LF— twINTERvallo (@twINTERvallo) 9 dicembre 2018
una cosa buona di questo Superclásico e tutto il cinema che c'è stato intorno, è l'interesse fatto aumentare per la #CopaLibertadoresquanti di voi sanno che squadra l'ha vinta lo scorso anno?— Piccolo Krack (@ivomirko) 10 dicembre 2018
Il clamoroso caso-Icardi su @Gazzetta_it: vola di nascosto a Madrid e mette in imbarazzo l'Inter. Seduto a un seggiolino di distanza dal Vicepresidente. Di nascosto. Imbarazzo.— Bauscia Cafè (@BausciaCafe) 10 dicembre 2018
Qui di nascosto c'è solo il vostro cervello. pic.twitter.com/SkjkAdxTGK
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Trionfo meritato. Anche se avremmo detto la stessa cosa se a vincere fosse stato il Boca Juniors. E' stata una bella finale, peccato per gli eventi di due settimane fa che hanno rovinato un po' l'atmosfera.
RispondiElimina@Theseus. Credo che qualcuno (vedi il tweet di Federico Casotti) non sia del tuo stesso parere...
RispondiEliminaIn ogni caso, salvo rare eccezioni, quando si arriva all'atto finale di una grande manifestazione, sia essa la Coppa Libertadores, la Champions League o un Mondiale, la vittoria è sempre meritata. Entrambe le formazioni erano forti ed entrambe meritavano di vincere.
Sono d'accordo. Meritavano entrambe di vincere. La differenza l'hanno fatta gli episodi, l'espulsione di Barrios e il palo di Jara in primis.
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