CHELSEA-ROMA 3-3
11' David Luiz - 37' Hazard - 40' Kolarov – 64’ Dzeko – 70’ Dzeko – 75’ Hazard
CHELSEA: Courtois, Azpilicueta, Christensen, Cahill; Zappacosta (32' st Rudiger), Bakayoko, David Luiz (12' st Pedro), Fabregas, Alonso; Hazard (35' st Willian), Morata.
A disp. Caballero, Scott, Kenedy, Batshuayi.
All. Conte.
ROMA: Alisson; Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Nainggolan, Gonalons, Strootman (38' st Florenzi); Gerson (28' st Pellegrini), Dzeko, Perotti (43' st El Shaarawy).
A disp. Skorupski, H. Moreno, De Rossi, Under.
All. Di Francesco.
ARBITRO: Skomina (Slo).
La Roma torna con un tanti rimpianti ma allo stesso tempo la consapevolezza di potersela giocare alla pari con le big d'Europa. In casa del Chelsea i giallorossi sfoderano una grande prestazione e sfiorano l’impresa di tornare da Londra con i tre punti. Alla fine finisce con un pirotecnico 3-3, ma, come il Napoli ieri sera, la Roma può ritenersi soddisfatta per aver tenuto testa ai campioni d’Inghilterra.
I giallorossi fanno la partita, ma vanno sotto 0-2 per i gol di David Luiz (11') e Hazard (37'), favoriti da errori individuali. Kolarov al 40esimo dà il la alla rimonta e due splendidi gol di Dzeko (64' e 70') firmano il sorpasso. Hazard al 75esimo tutto solo di testa firma il 3-3 che lascia l'amaro in bocca.
Di Francesco ha stravinto la sfida a distanza con Antonio Conte, dando una lezione di calcio al Chelsea e solo le amnesie difensive gli hanno impedito di tornare nella capitale con tre punti meritati e che avrebbero ipotecato gli ottavi di finale. Sarà stato il pareggio dell'Atletico contro il Qarabag, oppure l'esempio del Napoli (a parte la prima mezzora, ovviamente) martedì sera a Manchester: non si sa, ma quel che è certo è che Nainggolan e compagni sono scesi in campo con il piglio giusto.
Per Di Francesco il punto è d'oro, anche se gli errori e gli svarioni sono stati pagati a caro prezzo. Ma alla fine a esultare deve essere tutto il calcio italiano: la prova per un'ora del Napoli ieri e i 90' della Roma stasera dicono che il vento sta cambiando e non c'è solo la solita Juve a tenere alto l'onore del pallone nostrano.
Champions League 2017-2018 - Girone D Terza Giornata
JUVENTUS-SPORTING LISBONA 2-1
12’ Alex Sandro (aut.) - 29’ Pjanic – 84’ Mandzukic
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (dal 38’ st Douglas Costa), Benatia (dal 1’st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira (dal 17’ st Matuidi), Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. (Szczesny, Bentancur, Asamoah, Bernardeschi)
SPORTING (4-2-3-1): Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Fabio Coentrao (dal 32’ st Silva); William Carvalho, Battaglia (dal 42’ st Doumbia); Gelson Martins (dal 31’ st Palhinha), Bruno Fernandes, Acuna; Dost. (Salin, Pinti, Bruno Cesar, Podence). All. Jorge Jesus
ARBITRO: Oliver (Ing)
Alla fine i tre punti arrivano pure, ma questa Juventus soffre più del dovuto e rischia un'altra debacle dopo la sconfitta di sabato scorso contro la Lazio. I bianconeri infatti vanno sotto dopo appena 12 minuti a causa dell’autorete di Alex Sandro, Pjanic su punizione raddrizza parzialmente la partita alla mezzora. Ci vuole un colpo di testa di Mandzukic su cross di Douglas Costa appena entrato a sei minuti dalla fine per portare a casa una vittoria preziosa. Preziosa perché regala tre punti fondamentali agli uomini di Allegri e perché mette una pezza ai tanti troppi errori della formazione torinese.
Inizio da incubo della Juventus. I primi 20 minuti sono i peggiori della stagione. E quando dopo 12 minuti Alex Sandro devia nella propria porta una respinta di Buffon, i fantasmi iniziano a risvegliarsi. Per fortuna ci pensa Pjanic a riportare in parità il match con una punizione perfetta delle sue. Il gol dà fiducia ai bianconeri che però fanno fatica a rendersi pericolosi. E anche nella ripresa si vede molta Juve, ma pochi rischi per Rui Patricio, che però deve arrendersi a Mandzukic al minuto 84.
La Juventus fa festa. Per stavolta è andata bene. Ma se continua a giocare così, di strada ne farà ben poca in Europa.
Abbiamo sfiorato l'impresa. Sai che goduria battere in casa quel buffone di Conte. Peccato, ma va benissimo così.
RispondiEliminaBuona Roma (errori difensivi a parte), discreta Juventus. Tra le tre italiane, i bianconeri sono quelli che hanno giocato peggio, ma gli unici ad aver portato a casa la vittoria. Paradossi del calcio.
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