Un incidente di percorso può capitare. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo. Perdere 4-1 in casa contro la Fiorentina è un risultato pesante, un campanello d’allarme da non sottovalutare. Ma se rientra nella categoria “incidente di percorso”, ci può anche stare. A volte, come scrivevo anche ad inizio settimana, perdere può essere salutare.
Ma Inter-Fiorentina è stato un incidente di percorso? Perdere è salutare, ma noi siamo guariti? Siamo pronti a riprendere il cammino interrotto una settimana fa?
A queste domande dovrà rispondere Sampdoria-Inter di domani pomeriggio. Una sfida che, alla luce del risultato di domenica scorsa, diventa di vitale importanza. Perché in caso di risultato negativo, i mille dubbi riguardanti questa squadra tornerebbero a galla. Sembra una stronzata, ma in effetti domani pomeriggio non possiamo permetterci di perdere. I tre punti sono fondamentali per dimostrare di essere tornati una grande squadra. E come le gradi squadre dopo una caduta ci rialziamo, ci togliamo la polvere di dosso e riprendiamo il nostro cammino.
Se dovessi azzardare un’opinione direi che i mille dubbi di Mancini riguardante la formazione non aiutano l’autostima del popolo nerazzurro. Ho la sensazione che il buon caro Mancio abbia le idee abbastanza confuse. Ed è un peccato e soprattutto non ne capisco il motivo. Anche se non in maniera impeccabile il 4-3-3 visto nelle prime giornate ha dato i suoi frutti, perciò sarebbe stato (e sarebbe tutt’ora) logico continuare su quel solco tracciato. E invece Mancini, che dovrà rinunciare a Stevan Jovetic a causa di un’elongazione del bicipite femorale, pare voglia riproporre la difesa a tre in una sorta di 3-4-3. Con il rientrante Murillo al centro della difesa con Ranocchia e Juan Jesus, Santon e Telles esterni di un centrocampo che vedrebbe i due mastini Medel e Felipe Melo in mezzo e in avanti Icardi, Ljajic e Perisic finalmente schierato nel suo ruolo naturale.
Non è escluso però che si torni alla difesa a quattro con Santon e Juan Jesus (favorito su Telles) esterni e Medel e Murillo in mezzo, come può darsi che trovino spazio Biabiany e Palacio. Insomma ci sono mille ipotesi ed è difficile capire che Inter vedremo domani pomeriggio (e ancora più difficile capire cosa ha in testa Mancini, sempre sperando che abbia le idee chiare almeno lui). La nostra speranza è che al di là dei moduli e di chi scenderà in campo, l’Inter faccia una grande partita e porti a casa tre punti molto importanti.
Cosa che peraltro ci è riuscita 27 volte nei 58 precedenti al Ferraris (l’ultima vittoria fu un rotorndo 4-0 nell’aprile 2014 con doppietta di Icardi). In altre 20 occasioni è finita in parità (risultato che non esce dal 30 agosto 2008), mentre in solo 11 occasioni a vincere è stata la Sampdoria (compreso l’1-0 della scorsa stagione). Abbastanza equilibrato il bilancio delle sfide giocate ad ottobre con due vittorie nerazzurre, due pareggi e una vittoria blucerchiata. Interessante però il fatto che 68 anni fa (non proprio ieri…) si giocò il 5 ottobre e finì 4-1 per i nerazzurri.
Ma noi non vogliamo per forza una goleada. Ci basta semplicemente l’1-0. Ci può star bene anche un gol al 93esimo come contro l’Atalanta o la giocata del singolo, o un episodio fortuito. Tanto ciò che conta sono i tre punti. E poco importa come arrivano. Forza ragazzi, contiamo su di voi. Non deludeteci. FORZA INTER !!!
Credo anche io che Mancini si sia complicato la vita con questa improvvisa decisione di cambiare modulo. Sarebbe bastato continuare col 4-3-3... Vediamo cosa farà oggi.
RispondiEliminaPresentarsi col 3-4-3 sarebbe un suicidio. Specialmente se in difesa giocheranno contemporaneamente Ranocchia e Juan Jesus. In Europa nessuna grande squadra gioca con la difesa a tre, ci sarà un motivo...
RispondiEliminaNon vorrei sbagliarmi ma credo che Mancini non abbia mai utilizzato la difesa a tre nella sua carriera. Non capisco questo "mazzarrismo" improvviso...
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