Era il 2009, calcisticamente un secolo fa. Ricordo bene quella strana sensazione nel pre-partita. Quella strana paura che ti assale prima della gara. Credo che sia superfluo stare qui a spiegarvi di cosa si tratta. Se siete tifosi sapete benissimo a cosa mi riferisco e sicuramente avrete vissuto anche voi sensazioni del genere.
Stamattina mentre facevo colazione ho ripensato a quel sabato di Pasqua e tra me e me mi sono chiesto se anche per oggi avevo delle sensazioni su come potesse finire. Niente, buio totale.
Preso da altre situazioni e da una settimana abbastanza intensa sotto tutti i punti di vista, non ho avuto molto tempo per pensare alla sfida che oggi pomeriggio ci metterà di fronte al Parma di Donadoni in quello che sarà a tutti gli effetti uno scontro per un posto di Europa League. Gli emiliani infatti ci seguono a due punti di distanza e in caso di vittoria ci sarebbe un pericoloso sorpasso ai nostri danni.
Mazzarri deve rinunciare allo squalificato Ranocchia e agli indisponibili Jonathan e Alavarez, oltre che all’infortunato Juan Jesus. In difesa dunque spazio a Campagnaro accanto a Samuel e Rolando. E’ questa l’unica novità di una formazione che per il resto dovrebbe rimanere uguale. A centrocampo D’Ambrosio e Nagatomo saranno gli esterni mentre in mezzo Kovacic, dopo l’ottima prestazione di Genova, sarà riconfermato accanto a Cambiasso e Hernanes. In attacco Palacio e Icardi proveranno a bucare la porta difesa da Mirante.
Se è vero che l’Inter attuale si esprime meglio in trasferta, è anche vero che Parma non è mai stato un campo facile per i colori nerazzurri. La tradizione in terra ducale infatti non è certo dalla nostra parte. Solo in 3 occasioni su 22 abbiamo portato a casa i tre punti. Eppure proprio all’ultima di quelle tre vittorie è legato uno dei ricordi più belli. Quel 2-0 del 18 maggio 2008 firmato da Ibrahimovic è ben stampato nelle menti e nei cuori del popolo nerazzurro visto che ci regalò uno scudetto che sembrava praticamente vinto a febbraio e che improvvisamente rischiò di sfuggirci di mano.
Nei restanti 19 precedenti il bilancio è impietoso. Ben 13 sconfitte (comprese le ultime tre sfide) e solo sei pareggi (l’ultimo fu firmato nell’anno del Triplete da Bojinov e Balotelli). Solo in due occasioni si è giocato ad aprile e in entrambi i casi sono precedenti tutt’altro che positivi. Il 23 aprile del 1995 finì 3-0 per i ducali e il 16 aprile del 2011 sempre i padroni di casa portarono a casa un 2-0 netto.
Insomma, i numeri non inducono all’ottimismo. Ma nel calcio tutto può succedere e riuscire a portare a casa i tre punti oggi pomeriggio sarebbe un bel colpaccio. Innanzitutto perché daremmo una bella spallata ad un avversario diretto per la corsa all’Europa e soprattutto perché daremmo un segnale forte e chiaro di ripresa dopo un periodo di appannamento e di punti persi in malo modo. Io ci credo. Possiamo farcela. Anzi, in un moto di ottimismo pasquale vi dico che ce la faremo. FORZA INTER !!!
Hai dimenticato un particolare non da poco: arbitrerà Rocchi.
RispondiEliminaSarà una casualità il fatto che affidano uno scontro diretto ad un arbitro notoriamente anti-interista? Qui gatto ci cova....