Dell'Uruguay e della sua grandissima occasione abbiamo detto nell'articolo precedente e la vittoria senza troppi affanni contro il Perù ne è palese testimonianza. Dovesse vincere il trofeo risulterebbe per il secondo
torneo consecutivo la migliore Sudamericana (ricordando il quarto posto al Mondiale) dando due indicazioni tutt'altro che banali. La prima è che in questo momento il calcio migliore è nel vecchio continente con le espressioni massime di qualità e freschezza presentate da Spagna, Olanda e Germania. La seconda è che Brasile e Argentina, a furia di steccare, finiranno presto gli alibi.
L'accenno più interessante è sull'altra finalista, quel Paraguay che arriva a giocarsi il trofeo senza alcuna vittoria. Un unicum probabilmente, nella fase ad eliminazione diretta non ha ancora segnato un goal e si è soltanto aggrappato a Villar e alla lotteria dei rigori che l'ha premiata due volte. Ma solo a me ricorda la Grecia che ha vinto l'Europeo 2004? Dinamiche simili, stesso cammino fatto di vittorie di misura e costruite con le unghie, anche con fortini d'altri tempi, persino tatticamente si somigliano molto. Difesa a 4 classica con 2 centrali eroici, schermo a 3 molto basso davanti alla difesa con un giocatore molto tecnico che fa girare la palla, senza troppo successo peraltro (era Zagorakis per gli ellenici, è Ortigoza per l'Albirroja), un giocatore che dovrebbe dare sfogo al gioco, Estigarribia sulla sinistra che ricorda vagamente le sgroppate di Giannakopoulos o Barreto sulla destra che per certi versi è il Karagounis di questa nazionale. Una punta mobile che ripiega molto ed una centrale molto più fissa, a concludere; i movimenti ed il gioco, parecchio scadente ma incredibilmente efficace, sembrano davvero simili.
Ma soprattutto è incredibilmente simile il modo di farsi largo nella competizione. Dopo la fase a gironi, la Grecia completò l'opera vincendo dai quarti alla finale, sempre 1-0 con un colpo di testa. Il Paraguay ci è arrivato con due 0-0 vincendo poi ai rigori. Vorrà mica ripetere lo scherzetto?

L'accenno più interessante è sull'altra finalista, quel Paraguay che arriva a giocarsi il trofeo senza alcuna vittoria. Un unicum probabilmente, nella fase ad eliminazione diretta non ha ancora segnato un goal e si è soltanto aggrappato a Villar e alla lotteria dei rigori che l'ha premiata due volte. Ma solo a me ricorda la Grecia che ha vinto l'Europeo 2004? Dinamiche simili, stesso cammino fatto di vittorie di misura e costruite con le unghie, anche con fortini d'altri tempi, persino tatticamente si somigliano molto. Difesa a 4 classica con 2 centrali eroici, schermo a 3 molto basso davanti alla difesa con un giocatore molto tecnico che fa girare la palla, senza troppo successo peraltro (era Zagorakis per gli ellenici, è Ortigoza per l'Albirroja), un giocatore che dovrebbe dare sfogo al gioco, Estigarribia sulla sinistra che ricorda vagamente le sgroppate di Giannakopoulos o Barreto sulla destra che per certi versi è il Karagounis di questa nazionale. Una punta mobile che ripiega molto ed una centrale molto più fissa, a concludere; i movimenti ed il gioco, parecchio scadente ma incredibilmente efficace, sembrano davvero simili.
Ma soprattutto è incredibilmente simile il modo di farsi largo nella competizione. Dopo la fase a gironi, la Grecia completò l'opera vincendo dai quarti alla finale, sempre 1-0 con un colpo di testa. Il Paraguay ci è arrivato con due 0-0 vincendo poi ai rigori. Vorrà mica ripetere lo scherzetto?
Davide
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La Grecia fece il minimo indispensabile per vincere, il Paraguay neanche quello.
RispondiEliminaLa squadra di Martino si sta affidando solo ed esclusivamente alla buona sorte.
E finora gli è andata bene....
Fin troppo bene. Se vince la Coppa (magari nuovamente ai rigori) entrerà nella storia come la nazionale più fortunata.
RispondiEliminaBè, quella Grecia battè la Francia all'esordio, e comunque sul campo vinse di misura contro Portogallo e Rep. Ceca, le due migliori nazionali viste in quel torneo. Insomma, diverso il discorso per questo Paraguay che contro il Brasile poteva prenderne 8, e che contro il Venezuela avrebbe potuto perdere tranquillamente ai supplementari. Per me le analogie sono poche, anche perchè in Sudamerica il Paraguay è comunque una squadra storicamente ostica, da noi la Grecia era ed è una cenerentola..
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