ARTICOLI RECENTI

venerdì 31 marzo 2017

IL LATO OSCURO DELLA FOZZA (INDA)

Il 5 aprile di un anno fa giornalisti molto bravi scoprivano che tale Mr. Zhang - cinese, 54 anni, sguardo austero, volendo anche un bell’uomo - era interessato all’Inter. “Come semplice partner di Thohir”, si diceva.
Si presentava come patron della Suning Commerce Group (valore aziendale: 11,7 miliardi di euro. Patrimonio personale: 7,43 miliardi di euro. Posizione nella classifica Forbes: 162° al mondo).
Col crescere delle “voci” aumentava l’eco di quelli che “i cinesi sono il male, occhio ai cinesi, i cinesi fanno fallire tutto, i cinesi puzzano, cacca e pipì”.
Benissimo. Eccoli qui i cinesi “cacca e pipì”, raccontati in maniera disordinata ma assai completa in quello che definiremo “cazzutissimo primo anno italiano di un cinese con le idee abbastanza chiare”.
Sottotitolo: “Zhang non ti assume alla partita di calcetto, meglio se gli mandi il curriculum”.
Ringraziando Claudio Savelli per la sommaria raccolta dati (molte cose ci saranno certamente sfuggite), vi invitiamo a leggere d’un fiato quanto segue, tenendo ben presente l’assunto “i cinesi sono il male, cacca e pipì”.

giovedì 30 marzo 2017

MONDIALE A 48 SQUADRE: INIZIA A PRENDERE FORMA

Il Mondiale a 48 squadre, voluto fortemente dal presidente della Fifa Gianni Infantino e che vedrà il suo debutto nel 2026, sta prendendo forma. Il Paese organizzatore è qualificato di diritto. L'Europa porterà 16 nazionali alla fase finale, 8 l'Asia, 9 l'Africa, 6 il Nord e Centro America, 6 il Sudamerica e 1 l'Oceania, che finora non aveva il posto fisso. Per designare le ultime due squadre ci sarà un torneo di ripescaggio tra sei squadre.
Adesso toccherà al Consiglio della Fifa ratificare il documento prodotto nel corso della prossima sessione in programma il 9 maggio a Manama (Bahrain), due giorni prima del 67° congresso della stessa Fifa.
Ma come sono stati assegnati i 16 posti in più? La Uefa passa da 13 a 16 qualificate di diritto, la Conmebol da 4,5 a 6, la Caf da 5 a 9, la Concacaf da 3,5 a 6, l'Afc da 4,5 a 8 e infine l'Oceania avrà una partecipante certa, mentre finora la vincitrice si garantiva solo lo spareggio con la quinta dell'Asia.

mercoledì 29 marzo 2017

TORNEO DI VIAREGGIO, PER IL SASSUOLO E’ UN TRIONFO DI RIGORE

E' il Sassuolo  a portare a casa la 69esima edizione del Torneo di Viareggio.. Primo successo in Versilia per il club emiliano, che mette in bacheca anche il suo primo titolo Primavera. Lo fa al termine di un incredibile percorso netto ai calci di rigore. Dopo aver eliminato Fiorentina, Inter e Torino ai rigori, i ragazzi di Mandelli mettono k.o. dal dischetto anche l'Empoli e festeggiano un trofeo che è un premio alla gestione del settore giovanile sotto la guida di Francesco Palmieri. Aveva fatto cose ottime al Parma e dopo il fallimento si è trasferito a Sassuolo, portando con sé staff e molti giocatori. Il rigore decisivo lo firma Scamacca, l'ex talento della Roma scappato al Psv a 16 anni e ora tornato in Italia in maglia neroverde. Due anni fa, nella prima gara a Viareggio col Psv, aveva fatto fare brutta figura a Gigio Donnarumma. Oggi si è preso la soddisfazione di realizzare il gol del 2-2 che ha portato ai supplementari e il rigore decisivo per il 6-4 finale.

Esulta il tecnico Mandelli che nel 1986 aveva vinto la Coppa Carnevale da giocatore dell'Inter. Boccone amaro per i toscani che, come nel 2008 contro l'Inter, terminano i regolamentari sul 2-2 e poi perdono ai rigori.

martedì 28 marzo 2017

EDER-BONUCCI: L'ITALIA DI SCORTA BATTE L'OLANDA

Amichevole
OLANDA-ITALIA 1-2
10' Romagnoli (aut.) - 11' Eder - 32' Bonucci

OLANDA (4-3-3): Zoet; Tete, Hoedt, Martins Indi, Blind; Wijnaldum (32' st Toornstra), Strootman (1' st Vilenha), Klaassen (38' st Sneijder); Lens, Depay, Promes (43' Berghuis).
A disp.: Vorm, Cillessen, Veltman, Karsdorp, De Ligt, Viergever, De Jong, Dost.
All.: Grim
ITALIA (3-4-1-2): Donnarumma; Rugani, Bonucci, Romagnoli; Zappacosta (17' st Spinazzola), De Rossi (37' Gagliardini), Parolo, Darmian (43' D'Ambrosio); Verratti (45' st Verdi); Eder (24' st Petagna), Immobile (8' st Belotti).
A disp.: Buffon, Meret, Astori, De Sciglio, Candreva, Insigne, Politano, Sansone.
All.: Ventura
Arbitro: Eriksson (Svezia)

L’Italia dei debuttanti e delle seconde linee batte 2-1 l’Olanda in amichevole e continua a dare segnali di crescita. Certo alcuni meccanismi sono ancora da migliorare, ma gli Azzurri stanno dimostrando di poter arrivare lontano puntando sul collettivo.
Gli spalti dell'Amsterdam ArenA sono gremiti e tutto sommato entusiasti, nonostante il momento un po' così degli oranje. C'è affollamento anche di uomini indicati come possibili successori dell'esonerato Blind: ci sono Van Gaal, Gullit e Seedorf, addirittura premiato prima del match. In panchina per ora c'è Fred Grim, traghettatore che resterà tale, a giudicare dalla prestazione dei suoi di stasera.

Formalmente quella tra Olanda ed Italia è solo un'amichevole, ma sostanzialmente i giocatori in campo ci mettono l'enfasi delle gare più importanti. Non è un caso che i tre gol della partita arrivino nei primi 30' di gioco. Segno di come la sfida sia particolarmente sentita, indipendentemente dalla posta in palio.

lunedì 27 marzo 2017

NEL 2007 ERANO I 50 GIOVANI PIU' INTERESSANTI DEL MONDO: CHE FINE HANNO FATTO OGGI?

Nel 2007 il magazine calcistico World Soccer ebbe la brillante idea di stilare una lista dei 50 giovani talenti più interessanti, 50 giovani che, secondo loro, avrebbero sfondato e conquistato i palcoscenici del calcio mondiale.
Stilare liste del genere è quasi sempre un’impresa titanica, visto che nessuno, nemmeno i talent scout più lungimiranti, possono sapere con certezza quello che succederà nella carriera di un giovane calciatore che si appresta a diventare grande. Però, ovviamente, si può provare a fare delle ipotesi. E, in questo caso, questa lista, letta a dieci anni di distanza, dimostra che a volte ci si prende e a volte si prendono invece cantonate colossali.
Andiamo a leggere, allora, questa lista di giovani talenti, e, soprattutto, andiamo a scoprire, più tardi, quanti tra loro hanno effettivamente sfondato e quanti hanno fatto una brutta fine. Ma faremo di più, vi diremo anche dove sono finiti oggi alcuni dei nomi più bizzarri di questa lista.
Insomma, ci sarà parecchio da divertirsi. Questa, dalla posizione numero 50 alla numero 1, la lista stilata nel 2007 da World Soccer.

domenica 26 marzo 2017

ANDORRA, PRIMO PUNTO CONQUISTATO DOPO 12 ANNI (e 58 sconfitte)

Lo 0-0 tra Andorra e Isole Far Oer vale un pezzo di storia del calcio europeo. Con il pareggio conquistato tra le mura amiche, l’Andorra ha conquistato il suo primo punto in gare ufficiale dopo ben 12 anni. Il pareggio contro le Isole Far Oer interrompe una striscia negativa che durava da 58 partite: l’ultima gara chiusa in positivo risaliva infatti al lontano settembre 2005, in occasione del match contro la Finlandia, conclusosi sul punteggio di 0-0. Al triplice fischio l’Estadi Nacional di La Vella è esploso di gioia per lo storico traguardo raggiunto dopo oltre un decennio. Dopo 58 sconfitte consecutive in partite ufficiali (32 valide per le qualificazioni agli Europei e 26 per le qualificazioni mondiali), l’Andorra spezza la maledizione, con la speranza di non dover aspettare altri 12 anni per conquistare un altro punto.

sabato 25 marzo 2017

JUVE, ESCAMOTAGE "NAZIONALI" PER MARCARE VISITA (c'é la doppia sfida col Napoli....)

La disperazione di Barzagli
per non poter giocare contro l'Olanda. 
Nazionale? No, grazie. Non è certo un mistero che ormai la Nazionale interessi poco. I tifosi la seguono a stento (salvo riscoprire lo spirito patriottico in occasione di Europei e Mondiali) e anche le società di calcio e soprattutto i calciatori la vedono come un fastidioso contrattempo che eviterebbero volentieri.

Ma quando la patria chiama che fare? Si può non rispondere? Certo che no, ma si può comunque trovare un comodo escamotage per “marcare visita” (per usare un termine che chi ha fatto il servizio di leva conosce bene). E così capita, per una strana casualità, che la Juventus si veda rientrare anticipatamente i suoi giocatori sparsi per il mondo con le Nazionali alla vigilia di un doppio confronto col Napoli decisivo per campionato e Coppa Italia (anche se in entrambe le competizioni i bianconeri sono in situazione favorevole visto il vantaggio in campionato su Roma e Napoli e il 3-1 con cui hanno battuto i partenopei all’andata). I primi a ritornare a casa sono stati Dani Alves e Higuain.

venerdì 24 marzo 2017

DE ROSSI-IMMOBILE: L'ITALIA A TRAZIONE ANTERIORE VA

Qualificazioni Mondiali Russia 2018 – Girone G
ITALIA-ALBANIA 2-0
12' De Rossi (rig.) – 71’ Immobile

ITALIA (4-2-4): Buffon; Zappacosta, Barzagli, Bonucci, De Sciglio; De Rossi, Verratti; Candreva, Belotti, Immobile, Insigne.
A disp.: Donnarumma, Meret, Romagnoli, Rugani, Darmian, D'Ambrosio, Parolo, Gagliardini, Verdi, Eder, Petagna, Sansone.
Ct.: Ventura
ALBANIA (4-5-1): Strakosha; Hysaj, Ajeti, Veseli, Agolli; Lila (22' st Sadiku), Basha (42' st Latifi), Kukeli, Memushaj, Roshi (34' st Grezda); Chikalleshi.
A disp.: Hoxha, Shehi, Alla, Aliji, Abrashi, Xhaka, Hyka, Balaj, Llullaku.
Ct.: De Biasi.
Arbitro: Vincic

Un gol per tempo sono bastati all'Italia di Ventura, alla prima vittoria interna da ct, per battere l'Albania 2-0 nel match valido per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018. Gli azzurri, che salgono a quota 13 punti al pari della Spagna, sbloccano il match con un calcio di rigore di De Rossi per fallo di Basha su Belotti. Al 71esimo arriva il raddoppio firmato da Immobile con un colpo di testa preciso. Nella ripresa gara sospesa per nove minuti a causa delle intemperanze dei tifosi ospiti.
Ventura conferma il 4-2-4 provato a Coverciano. Candreva e Insigne esterni offensivi, con Immobile-Belotti attaccanti centrali. Alle loro spalle le coppie Verratti-De Rossi e Barzagli-Bonucci, con Zappacosta e De Sciglio laterali della linea a quattro difensiva.
Cikalleshi dopo un minuto calcia in diagonale dalla sinistra dell'area e mette fuori di poco. La squadra ospite preme, ma l'Italia reagisce e all'undicesimo conquista un calcio di rigore che De Rossi non sbaglia, portando in vantaggio gli azzurri.

giovedì 23 marzo 2017

LEGA PRO: E' EMERGENZA VIOLENZA

PUNTO CNotizie dalla Lega Pro
La violenza. Gli attestati di solidarietà non “guariscono” le ferite. Quelle rimangono nel cuore, nella mente e nel fisico. L’aggressione perpetrata ai danni dei giocatori del Catanzaro, nel post partita di Melfi, è inqualificabile. Premeditata. Per questo ancor più condannabile. In Lega Pro auto distrutte, minacce a calciatori ed alle loro famiglie rappresentano situazioni che si ripetono ciclicamente dall’inizio della stagione.
Gli attestati di solidarietà non “riparano” una falla, della società civile, che le Istituzioni non riescono a “tamponare”. Rimangono semplici parole. A Melfi ci sono state delle responsabilità che debbono essere individuate. Non si arriva con tanta facilità in un settore riservato ai soli addetti ed ai tesserati se non per “leggerezza” (distrazione) di qualche soggetto preposto al controllo dei varchi.
La violenza, nel calcio, appare da tempo come un “danno” incurabile. Non vi è modo di porre rimedio. Gli attestati di solidarietà sono (vogliono essere) una panacea. Un rimedio universale. Il tentativo, come accade in agricoltura, di chiudere le stalle quando i buoi sono ormai scappati. Poi, nella sostanza, non cambia mai nulla.

martedì 21 marzo 2017

JUVENTUS E 'NDRANGHETA: FACILI IRONIE "MAFIOSE" E L'OMERTA' DEI PENNIVENDOLI

E’ facile fare dell’ironia di fronte l’abbinamento Juventus-‘ndrangheta. Due associazioni mafiose che si alleano, direbbe qualcuno.

La vicenda, per sommi capi, credo sia nota a tutti. Al centro di tutta la storia, emersa nel corso di un’indagine della procura di Torino e poi passata per la parte di interesse alla procura della Figc, c’è la figura di Rocco Dominello, figlio di Saverio, esponente in vista della 'ndrangheta a Rosarno. Dominello si impone in pochissimo tempo come “portavoce” e garante della pace nella curva juventina, dopo essere entrato in contatto, attraverso un altro capo ultrà, col responsabile sicurezza della Juventus Alessandro D’Angelo. Il prezzo della tranquillità, per il club calcistico, sono stock di biglietti da distribuire agli ultrà e, soprattutto, da rivendere a prezzo fortemente maggiorato.

lunedì 20 marzo 2017

GLI OTTANT'ANNI DI "SOR CARLETTO" IL SOTTOVALUTATO

Ieri Carletto Mazzone ha compiuto 80 anni. I più giovani lo ricordano per quella corsa sotto la curva dell’Atalanta in un Brescia-Atalanta finito 3-3. Ma il tecnico romano, nonostante non abbia allenato grandi formazioni e non abbia fatto incetta di trofei, è uno di quei tecnici che hanno fatto la storia del calcio. Da Ascoli a Livorno, ha allenato per quasi quattro decenni lasciando bei ricordi in molte piazze. Suo il record di panchine in Serie A: ben 795 presenze (che diventano 1278 considerando tutte le categorie).
Vi ripropongo questo articolo di Stefano Olivari che descrive al meglio chi è Carletto Mazzone e soprattutto spiega come mai la carriera di “Sor Carletto” non ha mai fatto il meritato salto di qualità.
Gli ottanta anni appena compiuti da Carlo Mazzone, nel giorno della festa del Papà, sono un pretesto per riflettere su quanto conti presentarsi bene per fare carriera, anche in un settore apparentemente meritocratico come il calcio. Lo diciamo sul serio, perché la storia dello sport è stata spesso decisa da un’impressione fatta a cena o dall’appartenenza a giri giusti, più che da attente analisi del curriculum.

domenica 19 marzo 2017

DOBBIAMO SALUTARE LE NOSTRE SPERANZE CHAMPIONS?

Ok, il pareggio a Torino tutto sommato ci può stare. Ma purtroppo noi siamo in una situazione in cui non possiamo permetterci passi falsi. E i due punti buttati via ieri pomeriggio pesano come macigni nella corsa all’Europa (oltre alla Champions League non perdiamo di vista il quarto posto che dà accesso diretto all’Europa League). Fermo restando che, come ampiamente fatto notare da molti, continuiamo a pagare un inizio di stagione infelice.
Forse il passo falso di ieri è in qualche modo salutare. I 12 gol realizzati tra Cagliari e Atalanta ci avevano fatto montare la testa e fatto perdere di vista il fatto che per essere competitivi ci manca ancora qualcosa. Credevamo, dopo le due goleade, di meritare il terzo posto per grazia ricevuta, senza accorgerci che Roma e Napoli rimangono distanti e che accorciare su di loro non sarà semplice visto la piega che ha preso questo campionato.

sabato 18 marzo 2017

"MATARE" IL TORO PER CONTINUARE LA NOSTRA CORSA

Torino e Inter si sono affrontate per 72 volte in passato nel capoluogo piemontese: per 23 volte i granata hanno ottenuto i tre punti, mentre in 22 occasioni le due squadre si sono divise la posta in palio. Le vittorie nerazzurre infine sono 27; quest’ultima cifra è maturata soprattutto nelle ultime stagioni, dato che l’Inter ha vinto 9 volte negli ultimi 10 precedenti tra queste due squadre. L’ultima vittoria granata, infatti, risale addirittura alla stagione 1993-1994, quando le reti di Poggi e Cois permisero ai padroni di casa di battere l’Inter.

venerdì 17 marzo 2017

Palla Al Centro. MANCHESTER, MADRID, PARIGI: SARA' SPETTACOLO?

 PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio (versione extralight)  

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 SERIE A (Italia) – 29^ Giornata 

Sabato 18 Febbraio ore 18

TORINO-INTER


Sabato 18 Febbraio ore 20.45
MILAN-GENOA 

giovedì 16 marzo 2017

ROMA, IL CUORE NON BASTA: FUORI DALL'EUROPA

Europa League 2016-2017 – Ritorno degli Ottavi di Finale
ROMA-LIONE 2-1
16' Diakhaby - 17' Strootman – 60’ Tousart (aut.)

ROMA (3-4-2-1) Alisson; Manolas, Fazio, Rudiger; Bruno Peres (dal 14' s.t. El Shaarawy), Strootman, De Rossi (dal 39' s.t. Totti), Mario Rui (dal 31' s.t. Perotti); Salah, Nainggolan; Dzeko. (Szczesny, Juan Jesus, Paredes, Emerson). All.: Spalletti.
LIONE (4-2-3-1) Lopes; Jallet, Mammana (dal 33' s.t. Yanga-Mbiwa), Diakhaby, Morel; Tousart, Gonalons; Cornet, Tolisso, Valbuena (dal 46' s.t. Rafael); Lacazette (dal 39' s.t. Fekir). (Gorgelin, Ghezzal, Ferri, Darder). All.: Genesio.
ARBITRO Kassai (Ungheria)

Niente rimonta per la Roma. I giallorossi vanno in svantaggio dopo un quarto d’ora, trovano subito il pareggio con Strootman un minuto dopo. Nella ripresa un autogol di Tousart illude i capitolini che cercano insistentemente il gol qualificazione ma trovano sulla loro strada uno strepitoso Lopes (dall’altro lato però Allison tiene a galla la Roma con due-tre parate decisive).

La Roma parte forte. Su corner traversa di Rudiger al minuto 6 e successivamente paratona di Lopes su Salah. Al 16esimo arriva il vantaggio del Lione con il gol di Diakhaby, fotocopia di quello realizzato all’andata. Strootman un minuto dopo pareggia i conti. I giallorossi attaccano e sprecano nell’ultimo passaggio. L’olandese per ben due volte si fa ipnotizzare dal portiere avversario che al 42esimo gli nega il raddoppio. Nel recupero Salah trova Dzeko che si gira e tira ma la conclusione è debole di destro. Lopes para a terra.

mercoledì 15 marzo 2017

LE LEGGI? PER ALCUNI SI APPLICANO, PER ALTRI SI INTERPRETANO

"per avere, al 49° del secondo tempo, ripetutamente proferito espressioni gravemente irriguardose nei confronti del Direttore di gara": 2 TURNI DI SQUALIFICA

"per avere, al termine della gara, rivolto ad un Arbitro addizionale un'espressione ingiuriosa accompagnata da gesti, nonché per avere calciato il pallone in direzione del Direttore di gara, senza colpirlo": 2 TURNI DI SQUALIFICA

"per avere, al termine della gara, nel recinto di giuoco, già sostituito ed in abiti civili, protestato in maniera plateale e veemente nei confronti di un Arbitro Addizionale, avvicinandosi con atteggiamento aggressivo nei confronti del medesimo, finché non veniva trattenuto ed allontanato a forza dai dirigenti e dall'allenatore della propria squadra; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale": 1 TURNO DI SQUALIFICA

martedì 14 marzo 2017

SPAL CAPOLISTA A SORPRESA DELLA SERIE CADETTA

 LATO B Appunti sulla Serie Cadetta 
La Serie B è sempre pronta a stupirci e a regalarci nuove storie da raccontare. Dopo Carpi, Frosinone e Crotone, questa stagione è il turno della Spal. La storica squadra di Ferrara con la vittoria di sabato sul Cesena, si trova per la prima volta in vetta alla Serie B, forte dei due punti di vantaggio sul Frosinone e tre sul favoritissimo Verona.
Dietro ai successi della rivelazione emiliana, neopromossa dalla Lega Pro, c’è un gruppo molto giovane (età media 25 anni) costituito da ventisette giocatori unicamente Made in Italy, una controtendenza rispetto alle politiche di mercato che la rendono una vera eccezione tra Serie A e B. Un mix tra vecchi e giovani uniti dentro e fuori dal campo, dove trascorrono diverso tempo insieme.

Sono ventuno le partecipazioni della Società Polisportiva Ars et Labor nel campionato di Serie A, sedici delle quali nel torneo a girone unico con un quinto posto datato 1960.

lunedì 13 marzo 2017

QUALIFICAZIONE IN CHAMPIONS E CONFERMA DI PIOLI: NOI CI CREDIAMO

Continuiamo a crederci. Lo so, la corsa verso la Champions League non è semplice. Sei punti dal Napoli e otto dalla Roma sono un margine abbastanza consistente in un campionato dove le prime viaggiano a grande ritmo e la maggior parte delle squadre hanno ormai raggiunto i loro obiettivi stagionali. Ma noi continuiamo a crederci. Ci crediamo perché abbiamo ancora lo scontro diretto col Napoli a San Siro e lì il vantaggio potrebbe dimezzarsi, ci crediamo perché l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle (5 maggio docet) che la palla è rotonda e nel calcio tutto può succedere.

Ma ci crediamo soprattutto perché questa Inter viaggia a un ritmo scudetto (2,5 punti a partita) e cresce in modo esponenziale partita dopo partita. Sarebbe da sciocchi non nutrire almeno una piccola speranza di potercela fare.

domenica 12 marzo 2017

ESAGERATAMENTE INTER: VALANGA NERAZZURRA A SAN SIRO

Serie A 2016-2017 – 28^ Giornata
 INTER - ATALANTA 7 - 1 
 17’ ICARDI – 23’ ICARDI (rig.) – 26’ ICARDI – 31’ BANEGA – 34’ BANEGA – 42’ Freuler - 52’ GAGLIARDINI – 64’ BANEGA 

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Banega (dal 25' s.t. Joao Mario), Perisic (dal 37' s.t. Eder); Icardi (dal 31' s.t. Palacio).
A Disposizione: Carrizo, Andreolli, Murillo, Nagatomo, Sainsbury, Santon, Biabiany, Brozovic, Gabigol.
All. Pioli.
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessie (dal 16' s.t. Bastoni), Freuler, Spinazzola (dal 24' s.t. D'Alessandro); Kurtic; Petagna, Gomez (dal 15' s.t. Mounier).
A Disposizione: Gollini, Rossi, Konko, Cabezas, Raimondi, Hateboer, Cristante, Grassi, Paloschi.
All. Gasperini.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.

Avevamo chiesto una vittoria per vincere finalmente uno scontro diretto e superare in classifica l’Atalanta, ma l’Inter fa le cose in grande, dopo mezzora ha già chiuso la pratica grazie ad una tripletta di Icardi e al novantesimo porta a casa un straordinario 7-1 con Icardi e Banega mattatori con una tripletta a testa. Un’incredibile prova di forza per i nerazzurri che si dimostrano sempre più in grande crescita.
Pioli conferma la formazione che ha battuto il Cagliari una settimana fa con Ansaldi nella difesa a quattro e Banega preferito a Joao Mario.

L’avvio è equilibrato come ci si aspettava, ma superato il primo quarto d’ora la valanga nerazzurra si abbatte sull’Atalanta. Icardi si lancia da solo nella metà campo orobica deserta, Toloi è costretto a sgambettarlo al limite per fermarlo (il difensore atalantino ovviamente se la cava solo con un giallo). Punizione di Perisic, barriera, rimpallo su Icardi che di rapina trafigge Berisha: 1-0.E’ appena il 17esimo, ma per gli orobici è già notte fonda.

sabato 11 marzo 2017

IL PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI PRETENDE I TRE PUNTI

San Siro ha risposto presente. Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni (si parla di 60 mila spettatori) per questo Inter-Atalanta che rappresenta un importante crocevia per la nostra stagione e per la corsa verso l’Europa (in questo momento più Europa League che Champions League). Quando l’Inter chiama non c’è scusa che tenga, il popolo nerazzurro risponde presente all’appello e si riversa in massa per sostenere i propri beniamini. E considerate che non stiamo parlando di una partita di cartello ma di un normale Inter-Atalanta. Certo, la situazione di classifica fa sì che sia uno scontro diretto per l’Europa, ma non è certo una partita dal grande appeal. Eppure San Siro ci sarà. Al completo. E solo per questo motivo i tifosi presenti meritano di vedere una vittoria dei propri ragazzi.

venerdì 10 marzo 2017

Palla Al Centro. JUVENTUS-MILAN: PER INIZIARE BENE IL WEEKEND

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Juventus-Milan apre un interessante weekend che offre anche il derby della Lanterna e soprattutto il derby scozzese tra Celtic e Rangers. Monaco-Bordeaux  in Francia e Bayern.Eintracht in Germania meritano un'occhiata. Grande attesa per vedere se il Psg si riprenderà dallo shock europeo. 


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 SERIE A (Italia) – 28^ Giornata 
Il big match è sicuramente Juventus-Milan che apre il fine settimana di serie A. Ma non mancano le sfide da seguire dal derby della Lanterna alla sfida nerazzurra per l’Europa tra Inter e Atalanta passando per la Roma che va a Palermo e il Napoli che ospita il Crotone.

Venerdì 10 Marzo ore 20.45
JUVENTUS-MILAN
Juventus e Milan si sono incontrate 87 volte in Serie A: i bianconeri hanno collezionato 43 vittorie, 22 pareggi e 22 sconfitte, segnando 152 gol e subendone 107. Il più recente successo dei rossoneri in terra piemontese è dell’ormai lontano 5 marzo 2011, quando l’insolita rete di Gennaro Gattuso fissò il risultato sullo 0-1.

Sabato 11 Marzo ore 20.45
GENOA-SAMPDORIA
I derby giocati in Serie A fanno contare 67 gettoni, con bilancio decisamente a favore della Sampdoria: sono 25 infatti le vittorie doriane contro le 17 genoane, mentre ritroviamo il numero 25 anche nel conteggio totale dei pareggi. Il derby che storicamente fa mettere a referto il maggior numero di gol messi a segno è il 5-1 della Samp dell’ormai lontano 1948.

giovedì 9 marzo 2017

NOI SIAMO NERAZZURRI (109 auguri mia cara Beneamata)

La nostra è una storia diversa dalle altre. È la storia di un club con valori profondi stabiliti più di cento anni fa e che continuano a guidarci ancora oggi. Ogni giorno.Siamo nati dalla visione di intellettuali, studenti, stranieri e artisti riuniti al ristorante l’Orologio di Milano. Condividevano un’idea moderna e innovativa per quel tempo: che Milano meritasse un palcoscenico internazionale, e una squadra internazionale.E così il 9 marzo 1908 nacque l’F.C. Internazionale Milano. Una squadra che abbraccia la diversità, in cui tutti i giocatori si riconoscono sotto un’unica bandiera: quella del talento.

In 109 anni di storia l’Inter è l’unica squadra italiana ad aver conquistato il Triplete e a non essere mai retrocessa. Da oltre un secolo i nostri valori – Unità, Integrità, e Passione – guidano ogni nostra azione e ci fanno riconoscere agli occhi del mondo.

mercoledì 8 marzo 2017

BARCELLONA, PAZZESCA RIMONTA: SEI GOL PER UN'IMPRESA STORICA

Champions League 2016-2017 – Ritorno degli Ottavi di Finale
BARCELLONA-PARIS SAINT GERMAIN 6-1
3’ Suarez – 40’ Kurzawa (aut.) – 50’ Messi (rig.) – 62’ Cavani – 88’ Neymar – 91’ Neymar (rig.) – 95’ Sergi Roberto

BARCELLONA (3-4-3) ter Stegen; Mascherano, Piquè, Umtiti; Rakitic (dal 39' s.t. Andrè Gomes), Busquets, Messi, Iniesta (dal 20' s.t. Arda Turan); Rafinha (dal 31' s.t. Sergi Roberto), Suarez, Neymar.
Panchina: Cillessen, Alcacer, Jordi Alba, Digne.
Allenatore: Luis Enrique
PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3) Trapp; Meunier (dal 48' s.t. Krychowiak), Marquinhos, Thiago Silva, Kurzawa; Verratti, Rabiot, Matuidi; Lucas (dal 10' s.t. Di Maria), Cavani, Draxler (Dal 30' s.t. Aurier).
Panchina: Areola, Kimpembe, Pastore, Ben Arfa.
Allenatore: Emery.
ARBITRO Aytekin (Germania)

Incredibile al Camp Nou. Tre settimane fa celebravamo la fine del ciclo del Barcellona e esaltavamo il Paris Saint Germain e stasera dobbiamo ribaltare totalmente le considerazioni.
Al ritorno servirà un autentico miracolo per il Barcellona e mai parola è più azzeccata visto che in 185 precedenti mai nessuno è riuscito a ribaltare un simile svantaggio.” Scrivevo dopo che il Psg aveva letteralmente asfaltato i blaugrana rifilandogli un pesante 4-0. Risultato impossibile da recuperare.
E l’impossibile è successo. Il Barcellona è riuscito nell’impresa di ribaltare il pesante passivo e di scrivere un pezzo importante della storia del calcio. Al Camp Nou la formazione allenata da Luis Enrique rifila un pesante 6-1 agli avversari con tre reti arrivate tra il minuto 88 e il minuto 95 e tra lo stupore di tutti approda ai quarti di finale.

martedì 7 marzo 2017

NAPOLI, L’IMPRESA E’ SOLO SFIORATA, MA VA BENE COSI’


Champions League 2016-2017 – Ritorno degli Ottavi di Finale
NAPOLI-REAL MADRID 1-3
24’ Mertens – 51’ Ramos – 57’ Ramos – 91’ Morata

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dall'11' s.t. Rog), Diawara, Hamsik (dal 30' s.t. Zielinski); Callejon, Mertens, Insigne (dal 25' s.t. Milik). (Rafael, Maggio,Maksimovic, Jorginho). All. Sarri.
REAL MADRID (4-3-3): Navas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Modric (dal 35' s.t. Isco), Casemiro, Kroos; Bale (dal 22' s.t. Vazquez), Benzema (32' s.t. Morata), Ronaldo. (Casilla, Nacho, Danilo, James). All. Zidane.
ARBITRO: Cakir (Turchia).

Sogna il Napoli e sogna Napoli. Per 50 minuti. Il gol di Mertens a metà primo tempo illude il popolo partenopeo accorso in massa per la sfida più importante dell’anno (a quanto pare già a metà pomeriggio lo stadio era stracolmo). Poi due gol in pochi minuti di Sergio Ramos, entrambi da calcio da fermo, spengono i sogni di una qualificazione che avrebbe avuto i connotati dell’impresa storica da raccontare ai nipotini.
Il Napoli è chiamato alla grande impresa e parte subito forte schiacciando i merengues nella propria metà campo. E al 24esimo trova il gol del vantaggio. Hamsik vede Mertens nello spazio, diagonale di sinistro del belga che fulmina Navas e Napoli che passa in vantaggio. La rete subita dà una breve scossa al Real: Cristiano Ronaldo dopo aver bruciato Koulibaly e superato Reina in uscita, calcia a porta vuota contro il palo. Il Napoli ha il merito di non scomporsi e nel giro di pochi minuti pareggia il conto dei pali: una leggerezza di Kroos innesca Mertens, il cui diagonale di destro sbatte contro il palo alla destra di Navas. Al riposo è meritatissimo il vantaggio dei partenopei che possono continuare a sognare di ribaltare lo svantaggio del Bernabeu.

lunedì 6 marzo 2017

GOL E RIMPIANTI, LA CORSA PER L'EUROPA CONTINUA

Che non sarebbe stata una corsa semplice lo sapevamo già. Così come eravamo e siamo ben coscienti del fatto che l’assalto al terzo posto non è dei più semplici. Aldilà della classifica, come detto in altre occasioni, bisogna ammettere che Roma e Napoli sono un gradino sopra di noi e il nostro eventuale impeccabile cammino fino a fine maggio deve incrociarsi con qualche battuta a vuoto di chi ci precede. Non una cosa semplice. Anche perché Atalanta, Lazio e Milan sono tutte lì a portata di mano.

Insomma la corsa verso l’Europa non sarà per niente facile. Pesa (e scusate se lo ripetiamo un po’ troppo spesso) l’inizio di campionato non dei migliori (lo stesso Perisic ieri ha ammesso che i primi 10 turni influiscono sulla nostra classifica) senza la quale la nostra classifica avrebbe ben altro aspetto. Con Pioli infatti abbiamo una media di 2,26 punti che estesa a tutti i 27 turni di campionato vorrebbe dire avere 61 punti, due più della Roma e a -6 dalla capolista Juventus. Ma ci andrebbe bene anche qualche punticino in meno.

domenica 5 marzo 2017

PERISIC TRASCINA LA MANITA NERAZZURRA

Serie A 2016-2017 – 27^ Giornata
CAGLIARI - INTER 1 - 5
34' PERISIC – 39’ BANEGA – 42’ Borriello – 47’ PERISIC – 67' ICARDI (rig.) – 89’ GAGLIARDINI

CAGLIARI (3-5-1-1): Gabriel; Pisacane, Bruno Alves, Capuano; Isla, Barella (33' st Dessena), Di Gennaro (17' st Sau), Ionita, Padoin; Joao Pedro; Borriello (33' st Ibarbo).
A disp.: Rafael, Colombo, Crosta, Miangue, Farias, Salamon, Murru, Tachtsidis, Deiola.
All.: Rastelli
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Medel, Ansaldi (43' st Nagatomo); Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Banega (31' st Joao Mario), Perisic (28' st Eder); Icardi.
A disp.: Carrizo, Santon, Murillo, Sainsbury, Andreolli, Gabigol, Biabiany, Palacio, Pinamonti.
All.: Pioli
ARBITRO: Di Bello

L’Inter liquida facilmente il Cagliari con una cinquina e si rilanciano in classifica superando il Milan e avvicinando l’Atalanta (prossimo avversario dei nerazzurri) che non va l’oltre lo 0-0 con la Fiorentina. Perisic (doppietta), Banega, Icardi e Gagliardini gli autori dei gol nerazzurri.
Pioli sceglie Banega dal primo minuto, solo panchina per Joao Mario. Difesa a quattro con D’Ambrosio e Ansaldi esterni e Miranda e Medel in mezzo.
L'avvio del Cagliari è veemente e hanno subito l’occasione per andare in vantaggio: imbucata perfetta per Joao Pedro che supera Handanovic con un pallonetto, decisivo Medel ad allontanare il pallone in rovesciata poco prima della linea di porta.

Per sbloccare il match serve la giocata di un singolo che arriva puntuale al minuto 34: pallone perfetto di Banega che trova Perisic, bravo a sua volta ad agganciarlo e a depositarlo alle spalle di Gabriel. Il trequartista argentino è ispiratissimo, tanto da trovare anche la rete personale cinque minuti dopo su calcio di punizione che beffa l'estremo difensore cagliaritano, apparso in ritardo nell'occasione.

TRE PUNTI PER CONTINUARE LA CORSA ALL'EUROPA (noi non molliamo...)

Col senno di poi mi verrebbe da dire che la sconfitta subita una settimana fa contro la Roma era evitabile. La Lazio mercoledì in Coppa Italia e il Napoli oggi pomeriggio nell’anticipo della 27esima giornata ci hanno dimostrato che la squadra giallorossa non era imbattibile. Vabbè, poi subentrano altri elementi (la direzione arbitrale di Tagliavento, l’approccio alla gara della formazione di Spalletti, come abbiamo affrontato noi la gara e via discorrendo), ma comunque direi che avremmo potuto tranquillamente portare a casa almeno un punto.
Vabbè, pazienza. Inutile piangere sul latte versato. Con i “se” e con i “ma” non si va mai da nessuna parte (devo andare avanti per luoghi comuni?). L’importante è ripartire e continuare il nostro assalto alle zone alte della classifica. La trasferta di Cagliari, almeno sulla carta, non dovrebbe comportare particolari problemi. Non che sia una partita facile o che gli isolani si scansino (sono altre le formazioni con cui si scansano di salito…), ma direi che è decisamente un avversario alla nostra portata (se pensiamo che il Cagliari possa metterci in difficoltà tanto vale puntare all’Europa League e non ne parliamo più).

sabato 4 marzo 2017

Palla Al Centro. ROMA-NAPOLI, OCCHI PUNTATI SUL DERBY DEL SUD

 PALLA AL CENTRO Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Se in Serie A gli occhi sono tutti puntati su Roma-Napoli, non mancano le supersfide negli altri campionati. A partire da Liverpool-Arsenal il Premier League, Dortmund-Leverkusen in Germania, Bordeax-Lione nella Ligue1. Insomma, anche questo weekend non mancheranno le emozioni.

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 per non perderti nessun gol 

 SERIE A (Italia) – 27^ Giornata 
Roma-Napoli è la sfida a cui tutti guardano con interesse. La Juventus, impegnato ad Udine, per vedere chi tra le due rivali la spunterà, Atalanta (in casa con la Fiorentina), Lazio (impegnata a Bologna) e Inter (che fa visita al Cagliari) per coltivare sogni Champions.

Sabato 4 Marzo ore 15
ROMA-NAPOLI
Le due si sono scontrate in campionato di Serie A fino a ora in ben 69 gare. La Roma ha totalizzato 32 vittorie il Napoli, invece, ha ottenuto 9 trionfi in campo ostile. I pareggi sono 28. Il Napoli non vince in casa della Roma dal 12 febbraio del 2011. In quella occasione, fu la doppietta di Cavani a decidere la gara (0-2).

Sabato 4 Marzo ore 18
SAMPDORIA-PESCARA
I precedenti in terra blucerchiata sono 7 e il bilancio sorride ai padroni di casa: 4 vittorie, 2 pareggi e solo una sconfitta, quella maturata in Serie B sotto la guida zemaniana del Pescara. L’ultima volta che il Pescara andò in visita alla Genova blucerchiata il risultato fu pesantuccio: 6-0 per i padroni di casa

Sabato 4 Marzo ore 20.45
MILAN-CHIEVO
Il bilancio strizza nettamente l’occhio alla truppa di Vincenzo Montella, avanti nel conteggio per 23 vittorie al cospetto delle 2 affermazioni gialloblù. 7 sono, invece, le sfide terminate in parità. Sotto gli occhi dei propri sostenitori il Milan non ha mai perso contro la compagine veneta.

giovedì 2 marzo 2017

MILAN, SALTA IL CLOSING "MADE IN CHINA"

ASPETTAVA IL CLOSING DEL MILAN
E neanche stavolta il matrimonio tra il Milan e la cordata di cinesi si concretizza. Per l’ennesima volta il closing viene rimandato e la vicenda sta assumendo i contorni della barzelletta (non oso immaginare cosa sarebbe successo se una situazione del genere si sarebbe vissuta sull’altra sponda del Naviglio). Ci si avvicina a un altro rinvio, in vista del versamento di un’altra caparra di 100 milioni che porterebbe a 300 il malloppo sborsato per garantirsi l’acquisto della società rossonera.
La bandierina viene spostata ancora avanti, al 31 marzo. Avrebbe dovuto chiudersi tutto ai primi di dicembre. Niente. Doveva chiudersi tutto domani venerdì 3 marzo. Niente. La nuova scadenza che le parti si sarebbero dati è la settimana compresa tra il 31 marzo e il 7 aprile e il consorzio cinese capeggiato da Yonghong Li potrebbe mettere a disposizione i primi 20 milioni dell'ulteriore caparra nei prossimi giorni per fornire garanzie sulla solidità dell'intera operazione.

mercoledì 1 marzo 2017

LA LAZIO FA SUO IL DERBY E SI AVVICINA ALLA FINALE

COPPA ITALIA 2016-2017 – Semifinale d’Andata
LAZIO-ROMA 2-0
29’ Milinkovic – 78’ Immobile

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, De Vrij, Wallace; Basta, Parolo, Biglia, Milinkovic (dal 46' s.t. Murgia), Lukaku (dal 35' s.t. Crecco); Felipe Anderson (dal 22' s.t. Keita), Immobile. (Adamonis, Vargic, Hoedt, Spizzichino, Luis Alberto, Mohamed, Djordjevic, Lombardi). All. Inzaghi.
ROMA (3-4-2-1): Alisson; Manolas, Fazio, Rüdiger; Bruno Peres (dal 41' s.t. Totti), Paredes (dal 18' s.t. Perotti), Strootman, Emerson Palmieri; Salah (dal 24' s.t. El Shaarawy), Nainggolan; Dzeko. (Szczesny, Lobont, Vermaelen, Juan Jesus, Mario Rui, Gerson, De Rossi, Grenier). All. Spalletti.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.

A sorpresa è la Lazio ad aggiudicarsi il derby valevole per l’andata della semifinale di Coppa Italia. Un gol per tempo (Milinkovic-Savic nel primo, Immobile nel secondo) e per la Roma si allontana la finale.
Il Derby è una partita che non si può perdere e si deve solo vincere. Lo sanno bene i giocatori in campo che danno vita già dai primi minuti ad una partita spettacolare. La prima occasione è di marca giallorossa, con Emerson che pennella per Dzeko, il cui tentativo sorvola la traversa. La Lazio non resta a guardare e con Milinkovic-Savic, ben imbeccato da Lukaku, scalda i guantoni di Alisson. Il portiere brasiliano si ripete poco dopo con un volo plastico sul diagonale potente di Immobile.
La Lazio non si fa sfuggire l'occasione e alla prima occasione buona passa. Felipe Anderson chiama il passaggio in profondità e dal fondo serve l'accorrente Milinkovic-Savic, che in scivolata anticipa Fazio e fulmina Alisson. Vantaggio biancoceleste. Veemente la reazione giallorossa, che con Dzeko ha due palle gol per ristabilire la parità, ma la mira non è quella delle giornate migliori.