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giovedì 31 marzo 2016

KIRALY, UN UOMO IN TUTA GRIGIA AGLI EUROPEI

Nell'Ungheria che torna a disputare un Campionato Europeo 44 anni dopo l'ultima volta, l'immagine più emblematica è sicuramente quella dell'omone posizionato tra i pali con addosso una curiosa tuta grigia: Gabor Kiraly, che proprio domani compirà 40 anni.
Nonostante l’età, di appendere scarpette, guanti e… pantaloni al chiodo, non vuole affatto saperne. In estate ha deciso di lasciare il Fulham per rimettersi in gioco e tornare in patria per vestire la maglia dell'Haladas, allo scopo di giocare con maggiore continuità e provare a conquistare un posto agli Europei.
In un calcio i cui protagonisti (e rispettivi sponsor tecnici) continuano a correre su scarpette ultramoderne e dai colori variopinti e spesso discutibili, il "pigiamone" di Király è una sorta di tuffo nel passato. Lo abbiamo conosciuto così, alla fine degli anni '90, quando indossava la maglia dell'Hertha Berlino. Lo guardavamo quasi come un extraterrestre, domandandoci se quella sua bizzarra scelta fosse frutto delle basse temperature teutoniche o di una alquanto curiosa preferenza.

mercoledì 30 marzo 2016

RAPPORTI INTERROTTI CON MEDIASET, NAPOLI: E' GUERRA ALLA DISINFORMAZIONE

"Il Napoli è esterrefatto per il servizio di Paolo Bargiggia andato in onda su Mediaset che racconta una serie di falsità riguardanti il rapporto di lavoro tra Gonzalo Higuain e la SSCN. Un servizio privo di veridicità e confezionato senza rispettare alcuna regola giornalistica, su tutte il controllo delle fonti.
Non esiste, infatti, alcuna fonte che possa confermare quello che Bargiggia dice, e cioè il falso. In particolare che Higuain ha comunicato al Napoli di non voler rinnovare il contratto, che Aurelio De Laurentiis ne ha preso atto con rammarico, che il Napoli sta già cercando un suo sostituto e che si accontenterà di una cifra nettamente inferiore alla clausola, cioè lo svenderà.

Mediaset è stata un’azienda importante e rivoluzionaria nel contesto giornalistico italiano: tempi, purtroppo, lontani. Tale approssimazione obbliga, pertanto, il Napoli a interrompere, a partire da subito, i rapporti giornalistici con le reti sportive Mediaset, alle quali, perciò, i nostri tesserati non rilasceranno più interviste, nemmeno allo stadio, a prescindere da qualsiasi accordo commerciale.

martedì 29 marzo 2016

IMBARAZZANTE ITALIETTA: LA GERMANIA LA PRENDE A SBERLE

Amichevole
GERMANIA-ITALIA 4-1
24' Kroos - 45' Gotze - 59' Hector - 74' Ozil (rig.) - 83' El Shaarawy

ITALIA (3-4-3): Buffon; Darmian, Bonucci (dal 19’ s.t. Ranocchia), Acerbi; Florenzi (dal 16’ s.t. De Silvestri), Montolivo, T.Motta (dal 23’ s.t. Parolo), Giaccherini (dal 23’ s.t. El Shaarawy); Bernardeschi, Zaza (dal 33’ s.t. Antonelli), Insigne (dal 23’ s.t. Okaka). (Sirigu, Perin, Astori, Rugani, De Sciglio, Jorginho, Soriano, Candreva, Eder, Pellè). All.: Conte.
GERMANIA (3-4-3): Ter Stegen; Rudiger, Mustafi, Hummels; Rudy, Ozil, Kroos (dal 45’ s.t. Kramer), Hector (dal 40’ s.t. Ginter); Muller (dal 23’ s.t. Can), Ozil, Draxler (dal 40’ s.t. Volland); Götze (dal 16’ s.t. Reus). (Leno, Trapp, Tah, Bellarabi, Schurrle, Podolski, Gomez). All.: Löw.
ARBITRO: Drachta (Aut).

Dopo la convincente prestazione offerta contro la Spagna, la Nazionale Azzurra viene letteralmente presa a pallate dalla Germania (riempita di seconde linee) che infila quattro volte Buffon (otto gol presi in due partite in terra tedesca nell’arco di 15 giorni, non male per uno che in terra italica ha appena ottenuto il record d’imbattibilità: a questo punto viene il sospetto che sia più per demeriti altrui che per meriti suoi).
Conte conferma il 3-4-3 che ha ben figurato contro la Spagna: nessuna sorpresa, con Darmian nel pacchetto arretrato e davanti il tridente offensivo composto da Zaza, Insigne e Bernardeschi.

Nonostante sia la Germania l’unica a collezionare occasioni da rete è un’Italia aggressiva e dalle idee chiare. Ma i teutonici sono ben altra squadra rispetto alla Spagna affrontata giovedì e al ventiquattresimo passano in vantaggio.

sabato 26 marzo 2016

venerdì 25 marzo 2016

ADDIO A CRUIJFF, IL PELE' BIANCO CHE CAMBIO' IL CALCIO

Una triste notizia getta nello sconforto tutto il mondo del calcio. Johan Cruyff è morto all'età di 68 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro ai polmoni. Era da tempo ammalato e si è spento quest'oggi a Barcellona, tra l'affetto di tutta la sua famiglia.
Leggenda del calcio olandese, del Barcellona e del calcio mondiale, Cruyff (che il grande Gianni Brera ribattezzò “Il Pelé Bianco”) è stato l'interprete numero uno del calcio totale nell'Ajax e nell'Olanda degli Anni 70 e nel Barcellona dove ha giocato e allenato fino al '96.
Il campione olandese è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi: premiato tre volte con il Pallone d’Oro, vinse tra l’altro tre Coppe dei Campioni e una finale Intercontinentale. Con Pelé e Maradona compone il trio dei più grandi di sempre del calcio fra gli anni Sessanta e Ottanta.

Johan Cruyff ha segnato da protagonista un'epoca del mondo del calcio con Olanda e Ajax, poi con il Barcellona, cambiando profondamente il modo stesso di intendere questo sport. Tra gli anni sessanta e settanta, il suo Ajax con in panchina Rinus Michels, e di conseguenza la Nazionale olandese, portano quello che venne definito "il calcio totale". Stravolgendo le regole, i ruoli e le idee che fino a quel momento regnavano.

giovedì 24 marzo 2016

CHE ITALIA: METTE IN DIFFICOLTÀ LA SPAGNA (ma non illudiamoci...)

Amichevole
ITALIA-SPAGNA 1-1
68’ Insigne – 71’ Aduriz

ITALIA (3-4-3): Buffon; Darmian, Bonucci, Acerbi; Florenzi (dal 44’ s.t. De Silvestri), Parolo (dal 44’ s.t. Jorginho), T.Motta, Giaccherini (dal 34’ s.t. Antonelli); Candreva (dal 15’ s.t. Bernardeschi), Pellè (dal 15’ s.t. Zaza), Eder (dal 6’ s.t. Insigne).
IN PANCHINA: Sirigu, Perin, Acerbi, Ranocchia, Rugani, Montolivo, Soriano, El Shaarawy, Bonaventura, Okaka.
ALLENATORE: Conte.
SPAGNA (4-3-3): De Gea; Juanfran (dal 34’ s.t. Jordi Alba), Piqué, Sergio Ramos (dal 1’ s.t. Nacho), Azpilicueta; Thiago Alcantara (dal 15’ s.t. Isco), San José, Fabregas; Mata (dal 1’ s.t. Koke), Aduriz (dal 25’ David Silva), Morata (dal 40’ s.t. Alcacer).
IN PANCHINA: Casillas, Sergio Rico, Gaspar, Bartra, Sergi Roberto, Nolito, Pedro.
ALLENATORE: Del Bosque.
ARBITRO: Aytekin (Ger).

Il primo dei due esami pre-Europeo viene superato con voti altissimi dall'Italia, che pareggia 1-1 con la Spagna a Udine ma per lunghi tratti mette alla frusta la formazione campione d'Europa in carica. Decisivo l'ingresso dalla panchina del tridente di scorta Bernardeschi-Zaza-Insigne, che mette costantemente in crisi la linea difensiva spagnola e favorisce la prodezza dell'attaccante del Napoli al termine di una bellissima azione di squadra. Il gol di Aduriz in occasione di una delle poche distrazioni della retroguardia azzurra non cancella una prestazione incoraggiante in vista dell'amichevole di martedì prossimo in Germania e ovviamente dell'Europeo della prossima estate.
Conte schiera un nuovo 3-4-3 con Pellè riferimento offensivo al centro del tridente: Eder e Candreve le scelte sugli esterni d'attacco, solo panchina per El Shaarawy. A centrocampo Thiago Motta affianca Parolo, mentre i due jolly Florenzi e Giaccherini operano sulle corsie esterne. Il trio di difesa è composto da Darmian, Bonucci e Astori. Buffon regolarmente tra i pali.

mercoledì 23 marzo 2016

CITTADELLA E SPAL QUASI IN B, BENEVENTO-LECCE E' DUELLO

PUNTO CNotizie dalla Lega Pro
Approfitto della pausa per le Nazionali per fare un rapido giro nelle serie minori. E in particolare nella Lega Pro, di cui non mi occupavo da un po’ di tempo. Almeno per quanto riguarda l’andamento della stagione.

Partiamo ovviamente dal Girone A. Il Cittadella è saldamente in testa con 62 punti e ha un vantaggio di 10 punti sulle inseguitrici. Difficilmente la formazione veneta si farà sfuggire l’accesso diretto alla Serie B. Dietro la capolista è lotta aperta per l’accesso ai playoff (ricordiamo che accedono ai playoff le seconde, le terze e le due migliori quarte). Il Bassano guida il gruppo a 52, segue il Pordenone a 50, l’Alessandria (protagonista della stagione fino a gennaio sia in Coppa Italia, sia in campionato dove era riuscita a tener testa al Cittadella) a 46, il Feralpi Salò a 45 e Reggiana e Padova a 44.

martedì 22 marzo 2016

BUFFON NELLA STORIA: E' RECORD D'IMBATTIBILITA'

 CLASSE A – Analisi e commenti sul Campionato Italiano 
Gianluigi Buffon da record. L’estremo difensore bianconero è diventato domenica il portiere con il più lungo record di imbattibilità nel campionato italiano (almeno per quanto riguarda la Serie A, perché a livello di campionati professionistici il record è ancora saldamente nelle mani di Emmerich Tarabocchia, portiere del Lecce, che difese la porta giallorossa in Serie C nella stagione 1974-75, raggiungendo un imbattibilità addirittura di 1791 minuti tra la 8^ e la 28^ giornata di quel campionato).
Al minuto 4 del derby Torino-Juventus, il 38enne portiere della Nazionale Azzurra ha superato Sebastiano Rossi, detentore fino ad oggi del record grazie ai 929' con la porta del Milan inviolata nel 1993/94.
Al 48esimo il rigore di Belotti ha però fermato i minuti d’imbattibilità a 974. L'ultimo a battere Buffon, in serie A, prima di Belotti è stato Antonio Cassano, al 64esimo di Sampdoria-Juventus. Nella partita con il Sassuolo di venerdì 11 marzo Buffon aveva superato Zoff (903' senza gol) nella graduatoria di imbattibilità dei portieri della Juve.

lunedì 21 marzo 2016

GIORNATA STORTA O MALAFEDE? (Rizzoli e un derby arbitrato nel peggiore dei modi)

L’arbitraggio di Rizzoli in Torino-Juventus si può tranquillamente riassumere in questa immagine. Bonucci che poggia la sua testa su quella di Rizzoli e gli urla in faccia. In una situazione normale l’espulsione e una lunga squalifica scatterebbero in modo automatico. In una situazione normale. Ma questa non è una situazione normale. Perché il giocatore in questione indossa una maglia a righe non colorata, perché l’arbitro tiene famiglia e certi sgarri non può permetterseli, perché siamo in Italia e in Italia c’è chi incudine e c’è chi è martello. Anzi, c’è un solo martello e tutti gli altri sono incudine.
Sono antijuventino e spesso questo “sentimento popolare” (per usare una definizione tanto cara all’amico Pippo) prevale sulla logica sportiva. Ma giusto ieri pomeriggio (neanche a farlo apposta…) ho redarguito Nerazzurro e Nicola che, commentando la giornata di campionato, a priori vedevano del marcio nella designazione di Rizzoli. Vedevo nei loro discorsi un polemizzare a prescindere.

domenica 20 marzo 2016

SI’, SIAMO ANCORA IN CORSA (e con un filotto di otto vittorie…)

Siamo ancora in corsa per il terzo posto. Questa è la buona notizia che arriva dalla positiva serata dell’Olimpico. E’ parere di tutti che i cinque punti di distacco rimangono un margine consistente ma ad otto giornate dalla fine e con 24 punti ancora da conquistare credo che sia lecito sognare il terzo posto. Anche perché, conti alla mano, la matematica ci dà ancora speranze. Attualmente abbiamo 55 punti, per ipotesi, se facciamo 24 punti su 24 arriviamo a 79 punti.
Se esaminiamo la classifica finale di Serie A degli ultimi 5 anni, con 79 punti il terzo posto è garantito. Lo scorso anno alla Lazio bastarono 69 punti per accomodarsi sul gradino più basso del podio (e la Roma seconda fece 70 punti). Nella stagione 2013-2014 il Napoli terzo conquistò 78 punti, l’anno prima il Milan entrò in Champions con 72 punti (e il Napoli arrivò secondo con 78 punti). Nella stagione 2011-2012 terzo arrivò l’Udinese a cui bastarono 64 punti, infine nella stagione 2010-2011 il Napoli conquistò i preliminari di Champions League con 70 punti (e l’Inter arrivò seconda con 76).

sabato 19 marzo 2016

INTER AD UN PASSO DAL COLPACCIO, NAINGOLLAN LA BEFFA

Serie A 2015-2016 – 30^ Giornata
ROMA - INTER 1 - 1
53’ PERISIC – 84’ Nainggolan

ROMA (4-3-3) Szczesny; Florenzi, Manolas, Rüdiger, Digne (dal 36' s.t. Emerson); Pjanic, Keita (dal 12' s.t. Dzeko), Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy (dal 48' s.t. De Rossi).
A Disposizione: De Sanctis, Zukanovic, Maicon, Torosidis, Uçan, Vainqueur, Iago, Strootman, Totti.
All. Spalletti.
INTER (4-2-3-1) Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Medel, Brozovic; Biabiany (dal 37' s.t. Manaj), Ljajic (dal 41' s.t. Melo), Perisic; Eder.
A Disposizione: Carrizo, Berni, Juan Jesus, Santon, Telles, Gnoukouri.
All. Mancini.
ARBITRO Orsato di Schio.

L’Inter sfiora il colpaccio all’Olimpico grazie ad un gol di PErisic ad inizio ripresa, ma Naingollan a pochi minuti dal triplice fischio finale trova il pareggio con un’azione abbastanza fortuita. Il distacco dal terzo posto rimane immutato, ma è pur sempre un margine di spessore.
Mancini perde all’ultimo Kondogbia, ma c’è Brozovic che gioca in mezzo al campo insieme a Medel. Confermato il resto della formazione ipotizzata alla vigilia.
La partenza è totalmente giallorossa. Per i primi 15 minuti i padroni di casa fanno quello che vogliono mentre l’Inter soffre e a fatica contiene gli attacchi avversari.

Perotti al 4’ ci prova da fuori area, ma il tiro va alto sopra la traversa. Bella giocata sempre di Perotti al 10’, serve nel corridoio El Shaarawy che centra rasoterra, Nagatomo in scivolata mette in angolo.

TUTTO IN UNA SERA: ROMA "SLIDING DOORS" NERAZZURRO

Ci giochiamo tutto in 90 minuti. Sembra assurdo, ma nei fatti purtroppo è così. Ci giochiamo una gran parte della stagione nella partita di questa sera contro la Roma. Il distacco dai giallorossi, che attualmente occupano quel terzo posto che è il nostro obiettivo, è di cinque punti. Se perdiamo scivoliamo a -8 che a otto giornate dalla fine vorrebbe dire mettere una pietra tombale sulle nostre ambizioni di qualificazione Champions. Non sarebbe da buttare nemmeno il pareggio, ma cinque punti a otto giornate dalla fine rimane un distacco abbastanza consistente (e tutt’altro che facilmente recuperabile). Dunque non ci rimane che vincere per arrivare a due punti dai diretti rivali e a quel punto giocarcela alla pari con la squadra di Spalletti (fermo restando che, come ha dichiarato anche Brozovic in settimana, se vinciamo all’Olimpico e poi non vinciamo le restanti otto gare non serve a nulla). Detto così sembra abbastanza facile, ma c’è un piccolo particolare non trascurabile: la Roma è reduce da sette vittorie consecutive ed è in un momento di forma strepitosa.

venerdì 18 marzo 2016

Palla Al Centro. ROMA-INTER, SCONTRO PER IL TERZO POSTO. TORINO E MANCHESTER: C’E’ IL DERBY

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Roma-Inter e il derby della Mole Torino-Juventus sono le sfide su cui puntare i riflettori nel weekend di Serie A. Da seguire il derby di Manchester in Inghilterra. Real Madrid-Siviglia e Barcellona-Villareal catalizzano l’attenzione della Liga mentre in Francia va in scena Psg-Monaco.

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 SERIE A (Italia) – 30^ Giornata 
Menù ricchissimo questo weekend con il doppio scontro Roma-Milano. Roma e Inter si giocano una buona fetta di terzo posto, mentre Milan e Lazio provano ad alimentare le residue speranze di centrare l’Europa League. La capolista Juventus, reduce dalla cocente eliminazione in Champions League, è attesa dall’insidioso derby della Mole (anche se il Torino non è in un momento di forma) mentre il Napoli ospita il Genoa. Nelle retrovie scontro salvezza tra Verona e Carpi.

DORTMUND-LIVERPOOL: SFIDA DA FINALE. SIVIGLIA, DERBY PORTAFORTUNA

La corsa alla finale di Basilea entra nel vivo con il sorteggio dei quarti di finale di Europa League. Nessuna italiana in corsa, dopo le eliminazioni di Napoli, Fiorentina e (ieri sera) Lazio, ma il fascino non manca, in una delle edizioni più prestigiose di sempre.
L’urna regala subito un Borussia Dortmund-Liverpool che sa tanto di finale anticipata e che rappresenta la sfida del cuore per Jurgen Klopp, tecnico dei Reds consacratosi sulla panchina giallonera.
Per il resto, nuovo derby iberico per l'Athletic Bilbao che, dopo aver eliminato il Valencia, se la vedrà con i bi-campioni in carica del Siviglia: ancora tanto profumo di Liga in Europa League. Per le due squadre si tratta del primo confronto in campo europeo.

Completano il quadro dei quarti di finale l'incrocio tra Villarreal (che ha eliminato il Napoli ai sedicesimi) e Sparta Praga (fresco carnefice della Lazio) e quello tra Braga e Shakhtar.

CHAMPIONS LEAGUE: BARCA-ATLETICO: E' ANCORA DERBY

Sono rimaste in otto: tre spagnole, due tedesche, una francese, una inglese e una portoghese. Stamattina a Nyon sono stati sorteggiati gli abbinamenti per i quarti di Champions League che vedranno scendere in campo le migliori otto squadre d'Europa. Il sorteggio non prevedeva teste di serie e anche le squadre dello stesso Paese potevano affrontarsi tra loro.
Il rischio era di ritrovarsi con sfide di scarso interesse (Benfica-Wolfsburg) o supersfide (Bayern-Barcellona). E invece le palline svizzere hanno regalato quattro confronti tutto sommato equilibrati e interessanti.
Urna particolarmente fortunata, stavolta, per Real Madrid e Bayern Monaco che dopo aver eliminato rispettivamente Roma e Juventus se la vedranno infatti contro Wolfsburg e Benfica. Si annuncia invece molto combattuto il derby spagnolo che opporrà il Barcellona campione d'Europa in carica all'Atletico Madrid di Simeone, arrivato ai quarti dopo la lotteria dei rigori contro il PSV.

Infine a completare il quadro sarà la sfida tutta made in Qatar che vedrà di fronte il PSG di Al-Khelaifi e Ibrahimovich e il Manchester City dell'altro sceicco Mansour.

giovedì 17 marzo 2016

FUORI ANCHE LA LAZIO!!! ITALIANE IN EUROPA: E’ DISASTRO TOTALE!!!

Europa League 2015-2016 – Ritorno degli Ottavi di Finale
LAZIO-SPARTA PRAGA 0-3
10’ Dockal – 12’ Krejci - 44’ Julis

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko (dal 22' s.t. Mauricio), Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (dal 13' s.t. Felipe Anderson), Keita; Klose (dal 13' s.t. Matri). (Berisha, Gentiletti, Cataldi, Onazi). All. Pioli.
SPARTA PRAGA (3-4-1-2): Bicik; Holek, Brabec, Costa; Zahustel, Vacha (dal 25' s.t. Matejoski), Marececk, Frydek; Dockal; Julis (dal 13' s.t. Konatè), Krejci (dal 38' s.t. Fatai). (Miller, Mazuch, Jiracek, Lafata). All. Scasny.
ARBITRO: Buquet (Fra)

Anche l’ultima rappresentate italiana rimasta saluta l’Europa. Dopo la Juventus ieri sera,è toccato alla Lazio questa sera essere eliminata dall’Europa League. I biancocelesti devono arrendersi allo Sparta Praga che dopo l’1-1 all’andata a sorpresa vince 3-0 all’Olimpico.
Partita praticamente chiusa dopo meno di un quarto d’ora. L’uno-due ceco (a segno al 10' con Dockal e al 12' con Krejci) di fatto chiude il match con largo anticipo e la rete in chiusura di primo tempo di Julis serve solo per aggiornare il tabellino dei marcatori.
Nel secondo tempo la Lazio accenna una timida reazione, ma non cambia nulla. Finisce nel peggiore dei modi, con gli olè del pubblico al possesso palla dello Sparta. La Lazio, era stata eliminata dalla Champions League nel turno preliminare di agosto dal Bayer Leverkusen e insieme con Sparta, Liverpool e Shaktar era una delle poche squadre ancora imbattute in Europa League. La prima sconfitta è una mazzata pesantissima che la fa uscire dalla competizione a testa bassa.

mercoledì 16 marzo 2016

ILLUSIONE JUVE, POI L’ELIMINAZIONE (ma a testa alta, sia chiaro…)

Champions League 2015-2016 – Ritorno degli Ottavi di Finale
BAYERN-JUVENTUS 4-2 d.t.s.(2-2 dopo tempi regolamentari)
5’ Pogba – 28’ Cuadrado – 73’ Lewandowski – 90’ Müller – 108’ Thiago Alcantara – 109’ Coman

BAYERN (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Kimmich, Benatia (dal 1’ s.t. Bernat), Alaba; Xabi Alonso (dal 15’ s.t. Coman); Douglas, Müller, Vidal, Ribery (dal 10’ p.t.s. Thiago Alaantara); Lewandowski (Ulreich, Rode, Rafinha, Gotze). All. Guardiola.
JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Evra; Cuadrado (dal 43’ s.t. Pereyra), Khedira (dal 23’ s.t. Sturaro), Hernanes, Alex Sandro; Pogba; Morata (dal 26’ s.t. Mandzukic) (Neto, Rugani, Asamoah, Zaza). All. Allegri.
ARBITRO: Eriksson (Sve).

Un urlo di gioia strozzato in gola. Il popolo bianconero era già bello e pronto a festeggiare l’incredibile vittoria all’Allianz Arena. Al novantesimo i bianconeri erano in vantaggio per 2-1 e confermavano quello che tre settimane fa ipotizzavo Per quello che si è visto stasera, al ritorno il Bayern non dovrebbe avere nessuna difficoltà a sbarazzarsi dei vice-campioni d’Europa. Ma il calcio non è una scienza esatta e la rimonta bianconera di questa sera lo dimostra. Dovessi fare un azzardo, direi che fra tre settimane non è escluso che la Juventus vada a vincere a Monaco di Baviera. E se vi sembra una cosa così assurda, ne riparliamo il 16 marzo verso quest’ora…”
Ma appunto il calcio non è una scienza esatta e così allo scadere della partita Coman pennellava in area un pallone che Muller spingeva in rete: 2-2 e tempi supplementari. E…

Ma ripartiamo da capo. Allegri deve fare a meno degli infortunati Chiellini, Marchisio e Dybala e si presenta con un 4-5-1 con Morata unica punta.

martedì 15 marzo 2016

NAZIONALE, ORA E' UFFICIALE: CONTE LASCIA DOPO EURO 2016

Di fatto lo si sapeva già da qualche settimana. Ma oggi è arrivata l’ufficialità. Antonio Conte non sarà il commissario tecnico della Nazionale Azzurra dopo Euro 2016. 
A comunicarlo è stato lo stesso presidente federale Carlo Tavecchio "Antonio Conte mi ha comunicato che al termine del campionato Europeo la sua esperienza finirà. Sente il richiamo del campo, la quotidianità dell'allenamento e questo è comprensibile”.
Tavecchio ha poi lanciato una frecciatina all’attuale allenatore azzurro: “In futuro i Ct dovranno lasciare tracce del proprio lavoro, affinché diventi patrimonio della FIGC. La scelta del successore di Conte sarà commisurata a tempi, valore dell’impegno, ma a costi minori”.

Sul taccuino una lunga lista di nomi, Tavecchio spiega: "Valuteremo chi si offrirà e darà la disponibilità, non importa se oggi è ancora sotto contratto. Le nostre possibilità economiche saranno discrete, non stiamo parlando di pizza e fichi. Certo, dovremmo impostare un altro tipo di ragionamento anche dal punto di vista della prestazione del ct. In futuro i tecnici che si occuperanno di Nazionale devono lasciare tracce e fare patrimonio federale per chi arriverà. Inutile fare una cantera con soggetti importanti che lasciano zero tracce del passato e poi vanno in club professionistici più importanti. Parliamo di forme di inquadramento che mettano al centro la Federazione rispetto al singolo".

lunedì 14 marzo 2016

FESTA PSG, IL RULLO COMPRESSORE FRANCESE E' GIA' CAMPIONE

Bastava una vittoria, ma come sempre il Paris Saint Germain ha voluto esagerare. E così per festeggiare la conquista del titolo francese ha strapazzato il Troyes, ultimo in classifica, con la vittoria più larga della sua storia (9-0) e diventando campione di Francia con 8 turni d’anticipo. Frantumato il record del Lione nel 2007 (5 turni), superato anche il Bayern di Guardiola che due anni fa conquistò la Bundesliga il 25 marzo, a 7 giornate dalla fine.
È il sesto titolo nella storia della squadra parigina, quarto consecutivo (dopo quelli vinti nelle stagioni 1985/86 e 1993/94) e terzo dell'era Blanc. Quella del Psg è stata una cavalcata solitaria fin dall'inizio di una stagione dominata senza lasciare speranze a nessun ipotetico sfidante. Non c’è stato niente da fare né per il Monaco, secondo e staccato ormai di 25 punti, né per il Lione in fase di emersione dopo un periodo nero, né per il Marsiglia, perdutosi nel trauma post Bielsa.

domenica 13 marzo 2016

LA DOPPIA VITTORIA CHE RILANCIA LE AMBIZIONI CHAMPIONS


Adesso sembra tutto semplice, se vogliamo anche banale. Due partite in casa, sei punti. Il minimo per una squadra che punta al terzo posto e che fino a Natale era in vetta alla classifica. Ma non è tutto così facile, non è tutto così scontato. Quella stessa squadra nei primi due mesi dell’anno in casa ha perso col Sassuolo e pareggiato col Carpi. Di conseguenza non era così scontato che dal doppio impegno casalingo con Palermo e Bologna arrivassero i sei punti. Tra l’altro il Bologna quest’anno con le grandi ha sempre ben figurato vincendo contro Napoli e Milan (a San Siro) e pareggiando con Juventus, Roma e Fiorentina. Solo l’Inter è riuscita a batterla (sia all’andata che al ritorno). E pazienza se in pochi hanno sottolineato questo particolare.

Dunque, tra un festeggiamento e l’altro, diamo il giusto peso a questa doppia vittoria. Doppia vittoria che ci permette di agganciare la Fiorentina (quattro punti recuperati in due gare) e riallontanare il Milan (scivolato nuovamente a -8). Solo la Roma, tra le dirette concorrenti al terzo posto, mantiene il nostro passo.

sabato 12 marzo 2016

PERISIC-D’AMBROSIO SUONANO LA CARICA: E’ RISCOSSA INTER

Serie A 2015-2016 – 29^ Giornata
INTER - BOLOGNA 2 - 1
72’ PERISIC – 76’ D'AMBROSIO – 89’ Brienza

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Juan Jesus, Nagatomo; Brozovic, Medel; Eder (dal 44' s.t. Murillo), Ljajic (dal 26' s.t. Palacio), Perisic; Icardi (dall'11' p.t. Kondogbia).
A Disposizione: Carrizo, Berni, Alex Telles, Santon, Gnoukouri, Biabiany, Melo, Manaj .
All. Mancini.
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Mbaye (dal 13' s.t. Zuniga), Gastaldello, Maietta, Masina; Donsah (dal 32' s.t. Brienza), Diawara, Taider; Rizzo, Destro (dal 17' p.t. Floccari), Giaccherini.
A Disposizione: Da Costa, Stojanovic, Morleo, Rossettini, Pulgar, Brighi, Oikonomou, Constant.
All. Donadoni.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.

Con qualche affanno di troppo l’Inter riesce a fare sua la sfida contro un Bologna ben messo in campo. Servono i gol di Perisic e D’Ambrosio e soprattutto l’ingresso di Palacio per mettere in saccoccia i tre punti. A rovinare la festa l’infortunio di Icardi dopo pochi minuti, l’ammonizione di Palacio, che era diffidato, a tempo scaduto (andremo a Roma senza Icardi e Palacio: cominciamo bene…) e l’ennesimo gol preso nel finale.
Mancini conferma la formazione che avevamo ipotizzato alla vigilia con l’unica eccezione di Juan Jesus al posto di Murillo.
Dopo pochi minuti, è l'Inter a rendersi pericolosa sugli sviluppi di una punizione. Ci prova Eder con un tiro-cross troppo potente su cui Icardi non riesce ad intervenire per pochissimo in scivolata. Nell'occasione, il capitano nerazzurro si fa male e dunque è costretto ad uscire (distorsione al ginocchio, nei prossimi giorni sapremo quanto dovrà stare fermo): al suo posto Kondogbia, con il modulo che diventa un 4-3-3.

INTER, TRE PUNTI PER CONTINUARE A SPERARE

Sono nato una domenica di gennaio di 37 anni fa. Il fatto che sia nato di domenica probabilmente giustifica la mia passione per il calcio….
Tranquilli, non ho intenzione di raccontarvi la mia vita e la mia storia. Sarebbe un racconto troppo lungo e non ho voglia di stare qui a raccontarvi cose che sicuramente non vi interessano e che finirebbero per annoiarvi.
Dunque, dicevo, sono nato una domenica di gennaio di 37 anni fa. Quella stessa domenica Franco Tancredi esordiva in Serie A con la maglia della Roma (non chiedetemi in quale partita e il risultato finale perché lo ignoro totalmente), ma soprattutto quella stessa domenica si giocava Inter-Bologna che, per la cronaca, finì 0-0 e fu l’ultima volta che la sfida fra le due squadre finì a reti bianche.
Ebbene sì, ho fatto tutto questo giro solo per introdurre Inter-Bologna che si gioca questa sera. In realtà spulciando tra i precedenti ho scoperto questa curiosità che mi interessava da vicino e mi è sembrato carino condividerla con voi (poi magari molti la reputeranno una sciocchezza, ma pazienza).

venerdì 11 marzo 2016

Palla Al Centro. SCOGLIO SASSUOLO PER LA JUVE. PSG, SARA' TITOLO?

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Molte sfide interessanti ma nessun super big match in questo fine settimana. E allora i riflettori sono tutti per il Paris Saint Germain ormai ad un passo dal poter festeggiare la conquista del titolo. In Serie A la capolista Juventus ospita il sorprendente Sassuolo, mentre il Napoli va a Palermo. Tra le sfide da seguire Siviglia-Villareal in Spagna, Herta-Schalke04 in Bundesliga. Weekend decisivo per il titolo in Belgio (a contenderselo Club Brugge e Gent).

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 SERIE A (Italia) – 29^ Giornata 
E’ la Juventus ad aprire questo turno di campionato con l’anticipo di stasera contro il Sassuolo, mentre il Napoli chiuderà il weekend andando a Palermo che in settimana ha cambiato per l’ennesima volta allenatore (Zamparini si è affidato a Walter Novellino). Turno casalingo per Inter (ospita il Bologna che sta attraversando un ottimo periodo di forma) e la Fiorentina (che riceve il Verona dell’ex Luca Toni). La Roma fa visita ad un Udinese in piena crisi mentre il Milan va a Verona contro il Chievo. Da non perdere la sfida salvezza tra le due “cenerentole” Carpi e Frosinone.

giovedì 10 marzo 2016

COME ARRIVA LA NAZIONALE ITALIANA AD EURO 2016?

Dopo la conclusione del campionato di calcio 2015-2016 di Serie A scatterà il conto alla rovescia per Euro 2016, il campionato europeo di calcio che si disputerà in Francia dal 10 giugno al 10 luglio. Tra le 24 squadre qualificate alla fase finale degli Europei c'è pure l'Italia guidata dal commissario tecnico Antonio Conte. Ma come arriverà la Nazionale Italiana ad Euro 2016? Quante chance ha la nostra Nazionale di arrivare fino in fondo alla competizione?

Euro 2016, Italia nel Gruppo E
Ebbene, per effetto del sorteggio l'Italia è stata inserita nel Gruppo E con Belgio, Irlanda e Svezia e con l'esordio nella competizione fissato per il 13 giugno del 2016, dalle ore 21, quando gli Azzurri affronteranno il Belgio. Seguiranno poi i match Italia-Svezia il 17 giugno del 2016 dalle ore 15, ed Italia-Irlanda il 22 giugno con fischio d'inizio alle ore 21.

mercoledì 9 marzo 2016

IL CROTONE DEI RECORD LANCIATO VERSO LA PROMOZIONE

 LATO BAppunti sulla Serie Cadetta  
Crotone da sogno. La squadra calabrese è ormai vicinissima ad una clamorosa promozione in serie A. Mancano ormai soltanto 12 partite alla fine del campionato e i rossoblù allenati da Ivan Juric hanno addirittura 14 punti di vantaggio sulla terza in classifica. Nelle 30 partite fin qui disputate, il Crotone è stata la squadra che ha subito di meno con appena 3 sconfitte e 23 gol subiti, mentre l’attacco (48 reti) è il secondo del torneo, dietro soltanto a quello del Cagliari. Ma in classifica il Crotone è primo con un punto di vantaggio sui sardi che nelle ultime tre partite hanno fatto un solo punto, a differenza dei 7 del Crotone lanciatissimo adesso anche verso il primo posto. In città i tifosi stanno già iniziando i preparativi per la grande festa di fine stagione, che potrebbe incredibilmente arrivare con grandissimo anticipo, addirittura ad aprile se i margini sulla zona playoff rimarranno tali.

I COLORI DEL CIELO E DELLA NOTTE… BUON COMPLEANNO INTER !!!

Nascerà qui al ristorante L’orologio, ritrovo di artisti, e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.
(Milano, 9 marzo 1908, in occasione della nascita dell’Inter)

L’Inter è sempre sola nel senso di solitaria, staccata da tutto il resto, al confine; è sola nel senso di unica, nel modo di pensare, di agire e di rapportarsi con il mondo. Non mi stancherò mai di ripeterlo, a costo di sembrare banale: l’Inter è una creatura diversa rispetto a tutte le altre squadre. Nel nostro DNA c’è una piccola dose, o forse qualcosa di più, di sana, lucida follia; l’Inter è genio e sregolatezza, l’Inter è sofferenza, l’Inter è dolore, l’Inter è estasi. Dall’Inter ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto. Vittorie impossibili e tonfi clamorosi, partite della vita e passaggi a vuoto inimmaginabili. È così, storicamente.
(Javier Zanetti)

martedì 8 marzo 2016

SI' ALLA MOVIOLA IN CAMPO. MA SERVIRA' DAVVERO O E' FUMO NEGLI OCCHI?

Un passo storico verso la moviola in campo. L'International Board della Fifa (Ifab), in occasione della 130° assemblea generale a Cardiff, in Galles, ha dato il via libera alla sperimentazione dell’uso della tecnologia in campo per un minimo di due anni. Tale sperimentazione comincerà al più tardi nella stagione 2017/2018.
L’aspettativa non è di arrivare alla precisione del 100% nelle decisioni relative a ogni singolo episodio, ma evitare decisioni chiaramente errate in situazioni predefinite che possono decidere una partita: gol, assegnazione di un rigore, episodi da espulsione diretta e scambio di persona”, si legge in un comunicato.
In base a quanto deciso, sarà un assistente dell’arbitro ad avere accesso ai replay durante la partita, su propria iniziativa o su richiesta del direttore di gara. L’Ifab si incontrerà nelle prossime settimane con gli organizzatori delle competizioni interessate dalla sperimentazione e con i vertici della Fifa per elaborare un programma per i prossimi due anni.

lunedì 7 marzo 2016

QUEL MINIMO DI CONTINUITA' CHE FA BEN SPERARE

Okay, il Palermo non è la Juventus. Attualmente la formazione rosanero non se la passa troppo bene visto che cambia allenatori con la stessa frequenza con cui io cambi i calzini. Ma non per questo bisogna sminuire la vittoria nerazzurra. Ogni volta che vinciamo facile tutti a dire “Eh, però la squadra avversaria è in crisi”. O viceversa se perdiamo o pareggiamo tutti ad elogiare la grande forza della squadra avversaria. Per dire la Sampdoria dopo aver perso con noi ha fatto sei punti in due gare, mentre il Verona dopo la (presunta) grande prestazione offerta con noi ha perso tre partite su quattro.
Insomma, per farla breve, il Palermo non se la passa troppo bene, ma non per questo la nostra vittoria è da sminuire. Anche perché i primi 10 minuti non sono certo stati eccezionali. Poi ci ha pensato Ljajic a cambiare l’inerzia della partita. E da lì possiamo affermare che è stata una gara in discesa sebbene in chiusura di prima frazione abbiamo provato a complicarci la vita.
Dopo l’exploit di mercoledì era importante dare un segno di continuità, dimostrare che non era stato un fuoco di paglia, che finalmente la rotta era stata cambiata e che ci stavamo incamminando sulla retta via.

sabato 5 marzo 2016

INTER, IMPERATIVO RISOLLEVARSI: SE NON ORA, QUANDO?

Dopo la straordinaria prestazione di mercoledì contro la Juventus nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ci aspettiamo una pronta riscossa da parte dell'Inter. Gennaio e Febbraio sono stati due mesi poco floridi, ma ora bisogna rimboccarsi le maniche e riprendere il cammino interrotto a Natale. Da domani sera riparte la corsa al terzo posto e non possiamo più fallire. FORZA INTER !!!

PIOGGIA DI YUAN SUL CALCIO: L’EUROPA SCOPRE LA CINA

Cina calcio, l’Europa scopre la nuova frontiera del mercato: a Oriente in questa sessione non si è badato a spese, tanto da diventare la lega ad aver investito più soldi negli acquisti. Una vera e propria rivoluzione che in Cina si sta portando avanti a forza di yuan, e che rischia di cambiare la geografia del calcio mondiale. Ma è una rivoluzione che non nasce per caso.

Il campionato in Cina è nato addirittura nel 1951, diventando professionistico solo nel 1994. Dieci anni dopo, nel 2004, è arrivata la riforma che lo ha trasformato nel torneo attuale: sedici squadre (che possono cambiare città mantenendo il nome, in stile Nba) con partite da marzo a fine ottobre, con anche una pausa estiva. Il problema, però, è tecnico (il livello è sempre stato scarso, tanto che la nazionale cinese è 93ª nel ranking Fifa) ma anche di interesse, visto che il calcio (almeno quello locale) non è propriamente lo sport più seguito nel paese orientale. Come migliorare entrambi? Investendo.

venerdì 4 marzo 2016

Palla Al Centro. ROMA-FIORENTINA PER L’EUROPA, DORTMUND-BAYERN PER IL TITOLO

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Roma-Fiorentina è il big match di questo turno di Serie A, ma l’attenzione degli appassionati di calcio è tutta per Borussia Dortmund-Bayern Monaco, sfida che potrebbe riaprire i giochi in Bundesliga. I bavaresi hanno solo cinque punti di vantaggio e in caso di sconfitta sentirebbero il fiato sul collo.


 SERIE A (Italia) – 28^ Giornata 
Riflettori puntati sull’anticipo tra Roma e Fiorentina. I giallorossi proveranno a continuare la loro striscia positiva di vittorie (finora sei) ma troveranno sulla loro strada un ostacolo duro da superare. Turno agevole per Napoli (ospita il Chievo) e Juventus (va a Bergamo). Da seguire Verona-Sampdoria e Frosinone-Udinese, sfide che sono a tutti gli effetti degli scontri salvezza.
Venerdì 4 Marzo ore 20.45
ROMA-FIORENTINA

Sabato 5 Marzo ore 18
VERONA-SAMPDORIA

Sabato 5 Marzo ore 20:45
NAPOLI-CHIEVO

giovedì 3 marzo 2016

MILLE EMOZIONI DI UNA SERA (peccato per il finale...)

Nonostante gli ultimi risultati, nonostante lo 0-3 dell’andata, nonostante qualche proposito di fare altro (“mercoledì la partita non la voglio vedere, andrò al cinema o esco con gli amici”), nonostante tutto alle 20 e 45 mi siedo sul divano. Stanco dopo una giornata di lavoro e poco convinto riguardo alla partita. Quasi quasi mi verrebbe da dire che la guardo solo per assolvere in pieno ai miei doveri di tifoso nerazzurro. Ho già imprecato quando ho letto che D’Ambrosio gioca centrale al fianco di Juan Jesus. Più che una mossa tattica mi sembra un suicidio. Non mi aspetto che ribaltiamo il risultato. Sarebbe chiedere troppo a questa Inter, sarebbe impossibile contro questa Juventus. Mi accontenterei di una reazione d’orgoglio, una prestazione degna della maglia nerazzurra. Mi basta una vittoria striminzita, al limite va bene anche un buon pareggio, uno 0-0, o magari 1-1, giusto per dire che alla fine un golletto alla Juventus siamo riusciti a segnarlo.
L’Inter parte col piede giusto. E già questo mi consola. Se non altro c’è la voglia di giocarsela alla pari contro gli avversari. E’ un’altra Inter rispetto a domenica e ce ne accorgiamo quando dopo 17 minuti Brozovic infila Neto. Dai, il golletto l’abbiamo segnato, ora manteniamo il risultato e non facciamo cazzate.

mercoledì 2 marzo 2016

ORGOGLIO INTER: PAZZA RIMONTA MA L’IMPRESA E’ SOLO SFIORATA

COPPA ITALIA 2015-2016 – Semifinale di ritorno
INTER - JUVENTUS 3 - 0 ( 5-6 dopo calci di rigore)
17’ BROZOVIC – 49’ PERISIC – 81’ BROZOVIC (rig.)
RIGORI: Barzagli (J) gol. Brozovic (I) gol. Zaza (J) gol. Palacio (I) traversa. Morata (J) gol. Manaj (I) gol. Pogba (J) gol. Nagatomo (I) gol. Bonucci J) gol

INTER (4-3-3): Carrizo; Santon, D'Ambrosio, Juan Jesus, Nagatomo; Brozovic, Medel, Kondogbia (dal 1' s.t. Biabiany); Perisic, Eder, Ljajic (dal 30' s.t. Palacio).
A Disposizione: Handanovic, Berni, Icardi, Telles, Gnoukouri, Della Giovanna, Felipe Melo, Gyamfi.
All. Mancini
JUVENTUS (4-4-2): Neto; Lichtsteiner (dal 10' s.t. Barzagli), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Cuadrado, Sturaro, Hernanes (dal 26' s.t. Lemina), Asamoah (dal 41' s.t. Pogba); Zaza, Morata.
A Disposizione: Buffon, Rubinho, Khedira, Padoin, Dybala, Pereyra, Favilli.
All. Allegri
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.

La partita che non ti aspetti. Dopo lo 0-3 dell’andata, l’Inter ribalta il risultato con una prestazione tutto cuore e orgoglio e va molto vicino a conquistare una meritata finale. Decisivo nella lotteria dei calci di rigore l’errore di Palacio. Ma l’Inter esce rinforzata da questa sfida e, si spera, da domenica ripartiamo alla grande per un finale di stagione degno del nostro blasone.
Mancini deve fare a meno degli squalificati Murillo e Miranda. Centrali di difesa sono Juan Jesus e D’Ambrosio, in un ruolo inedito, sulla fascia destra si rivede Santon, mentre dall’altro lato c’è Nagatomo. Brozovic, Medel e Kondogbia formano il terzetto di centrocampo mentre in attacco giocano Perisic, Eder e Ljajic.

Come è logico che sia è l’Inter a fare la partita, mentre la Juventus aspetta nella sua metà campo.

martedì 1 marzo 2016

SVOLTA EPOCALE (?): GLI ARBITRI PARLERANNO IN TV (almeno si spera…)

Una svolta che, sempre se verrà messa in atto, potrebbe essere sicuramente epocale: dalla stagione 2016-2017 gli arbitri dopo la partita avranno la possibilità di parlare in tv. Ad annunciarlo è stato il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, con la novità che dovrebbe partire, come già detto, nella prossima stagione: "Non è escluso che 2-3 possano parlare. Non siamo lontani, ma manca ancora un passaggio: continuare a smorzare ogni polemica. Poi potranno parlare prima che il giudice sportivo si sia espresso, ma senza interferire".
"E' un discorso in via sperimentale - ha aggiunto Nicchi all'Ansa - Se continua questo clima di serenità, in cui si parla delle partite e si eliminano finalmente le polemiche dal mondo del calcio, non è escluso anzi è probabile che dal prossimo anno due o tre arbitri vengano a parlare dopo la partita".
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