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sabato 31 ottobre 2015

IL MORSO DEL PITBULL STENDE LA LUPA: INTER IN TESTA

Serie A 2015-2016 – 11^ Giornata
 INTER  -  ROMA    -  
31’  Medel 

INTER (4-3-3) Handanovic; D’Ambrosio (dal 33’ s.t. Ranocchia), Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Medel (dal 6’ s.t. Kondogbia), Guarin; Perisic, Jovetic (dal 20’ Palacio), Ljajic
A Disposizione: Carrizo, Jesus, Telles, Montoya, Santon, Gnoukouri, Icardi, Biabiany, Manaj).
All. Mancini.
ROMA (4-3-3) Szczesny; Maicon, Manolas, Rudiger, Digne; Florenzi (dal 18’ s.t. Iago Falque), Nainggolan, Pjanic; Gervinho (dal 38’ s.t. Iturbe), Dzeko (dal 32’ s.t. Vainqueur), Salah.
A Disposizione: De Sanctis, Castan, De Rossi, Ponce, Gyomber, Emerson, Torosidis, Ucan, Sadiq.
All. Garcia.
ARBITRO Rizzoli (Bologna)

La partita che non ti aspetti (o perlomeno io non mi aspettavo) e soprattutto il matchwinner meno atteso. L’Inter gioca ad armi alla pari con la Roma e riesce a portare a casa i tre punti che la proiettano in testa alla classifica (in solitaria fino a domani a pranzo, a pari punti con Napoli e Fiorentina se partenopei e viola dovessero vincere). A decidere il match è stato Gary Medel alla mezzora del primo tempo.
Mancini stravolge nuovamente la formazione. Sulle fasce difensive a sorpresa giocano D’Ambrosio e Nagatomo e non Santon e Juan Jesus. Ma la vera sorpresa è in attacco dove Icardi viene lasciato fuori e giocano Jovetic, Perisic e Liajic.
E' la Roma a partire forte e a mettere sotto pressione l'Inter. La prima occasione è di Dzeko il cui colpo di testa viene respinto da Handanovic. Sul capovolgimento di fronte è Brozovic a provarci.

UN EVEREST DA SCALARE (sano realismo aspettando Inter-Roma)

Se penso a Inter-Roma di questa sera la prima immagine che mi viene in mente è una montagna insormontabile, quasi impossibile da scalare. Qualcuno mi accuserà di essere pessimista, io mi reputo solo realista.
Vista l’Inter delle ultime gare e vista la Roma delle ultime gare è difficile rimanere ottimisti e pensare di potercela giocare alla pari. Si fa fatica ad immaginare un’Inter che affronta ad armi pari i giallorossi, un’Inter che impone il proprio gioco, che riesce ad arginare l’onda romanista. Ciò non vuol dire che partiamo già spacciati, che è inutile giocarla perché tanto perdiamo di sicuro.
Possiamo anche vincerla, questo non si esclude. Ma perché ciò avvenga è indispensabile che l’Inter giochi la miglior partita della stagione (anzi, diciamo delle ultime 3-4 stagioni), oppure che si verifichi un episodio decisivo che orienti la sfida dalla nostra parte, tipo un gol dopo pochi minuti (volevo scrivere anche un rigore o un’espulsione a favore, ma questo è un blog di calcio e non di fantascienza).

venerdì 30 ottobre 2015

Palla Al Centro. UN WEEKEND… DA PAURA!!!

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Il weekend di Halloween ci offre un menu tutto da g ustare. Si parte sabato pomeriggio con il derby della Mole Juventus-Torino con i granata che guardano dall’alto in basso i più quotati cugini, sabato sera supersfida al vertice tra Inter-Roma, mentre domenica sera Lazio-Milan promette sicuramente emozioni.
In Inghilterra da non perdere Chelsea-Liverpool con Mourinho che, in caso di ulteriore sconfitta dei Blues, sarebbe a serio rischio esonero. Da seguire anche Villareal-Siviglia in Spagna e Wolfsburg-Leverkusen in Germania.
Occhio infine alle sfide al vertice in Croazia, Repubblica Ceca e Scozia.


 SERIE A (Italia) – 11^ Giornata 
Sabato 31 Ottobre ore 18
JUVENTUS-TORINO
Nei 70 precedenti tra Juventus e Torino, con i bianconeri in casa, la tendenza è nettamente favorevole alla Vecchia Signora, che ha vinto in 36 occasioni, ottenendo 18 pareggi. Nelle restanti 16 partite, infine, è stata la squadra ospite a ottenere l’intera posta.
L’ultima vittoria degli uomini oggi guidati da Ventura, sul campo della Juventus, risale all’ormai lontana stagione 1994-95, quando il risultato finale fu di 1-2, con doppietta di Rizzitelli per i granata e l’autorete di Maltagliati in favore dei bianconeri.

Sabato 31 Ottobre ore 20:45
INTER-ROMA
Negli 82 precedenti tra Inter-Roma (che alla fine del decennio scorso, hanno praticamente monopolizzato la lotta scudetto) allo Stadio Giuseppe Meazza, i nerazzurri hanno ottenuto i tre punti in 43 occasioni; i pareggi sono 25, mentre le vittorie esterne dei capitolini soltanto 14. L’ultima gioia nerazzurra risale alla stagione scorsa quando Mauro Icardi, a pochi minuti dallo scadere, fissò il punteggio sul definitivo 2-1. La stagione precedente ci fu l’ultima vittoria giallorossa per 3-0 (doppietta di Totti e gol di Florenzi).

giovedì 29 ottobre 2015

EVENTO STORICO A REGGIO EMILIA: ESPULSO CHIELLINI !!!

UN MOMENTO STORICO DA CONSEGNARE AI POSTERI
MERCOLEDI’ 28 OTTOBRE 2015 ORE 21.24
Segnatevi questa data. Scrivetela a caratteri cubitali perché un giorno potrete raccontarlo ai vostri figli o ai vostri nipoti.
C’è chi racconta di aver visto un ufo, chi di aver assistito alle lacrime di una Madonna, chi ad un eclissi lunare. Voi potrete raccontare un evento altrettanto miracoloso e altrettanto “alieno”. Ebbene sì, perché oggi (anzi ieri, visto che abbiamo superato la mezzanotte) all’ora indicata all’inizio, al Mapei Stadium di Reggio Emilia… (rullo di tamburi…)
E’ STATO ESPULSO GIORGIO CHIELLINI !!!
No, non sto scherzando. Non è una burla, Carnevale è lontano e il pesce d’aprile è passato da parecchi mesi. Andate a rileggere il tabellino della sfida tra Sassuolo e Juventus (per la cronaca finita 1-0 con gol di Sansone e quarta sconfitta stagionale per i bianconeri) e scoprirete che l’arbitro Gervasoni ha avuto l’ardua idea di espellere il difensore bianconero.

mercoledì 28 ottobre 2015

E NON C’E’ NIENTE DA CAPIRE (brutti ma in vetta)

Giochiamo male, segniamo pochissimo (10 gol in 10 giornate una media di un gol a partita), creiamo pochi pericoli, regaliamo un tempo agli avversari. Però siamo primi in classifica (anzi secondi perché la Roma sta vincendo in casa con l’Udinese).
Sembra un paradosso, ma è così. Anzi più che un paradosso è un grande mistero. Perché a vederla giocare questa Inter viene voglia di suicidarsi mangiando tonnellate di carne rossa. Almeno la metà delle squadre che partecipano al campionato di Serie A giocano meglio di noi. Però, Roma esclusa, sono tutte sotto di noi o al massimo a pari punti (e scusate se è poco).

Come se non bastasse bisogna sottolineare che in 10 giornate abbiamo già subito 3 espulsioni e 2-3 rigori netti a favore che l’arbitro di turno si è guardato bene dal concedere. Insomma come è possibile che questa squadra sia nei primi posti in classifica rimane un grandissimo mistero. Ma, piaccia o non piaccia, nel calcio spesso contano i numeri. E i numeri sono dalla nostra parte, nonostante si continui a denigrare questa squadra e nonostante gli stessi tifosi nerazzurri la critichino aspramente.

martedì 27 ottobre 2015

DECIDE ICARDI, L'INTER RITROVA VITTORIA E VETTA

Serie A 2015-2016 – 10^ Giornata
BOLOGNA - INTER 0 - 1
67’ ICARDI

BOLOGNA (4-3-3): Da Costa; Ferrari, Gastaldello, Rossettini, Masina; Taider, Diawara, Rizzo (dal 36' s.t. Destro); Mounier; Mancosu (dal 36' s.t. Falco), Giaccherini (dal 26' s.t. Brienza).
A Disposizione: Stojanovic, Sarr, Oikonomou, Morleo, Pulgar, Crisetig, Mbaye, Acquafresca, Brighi.
All. Rossi
INTER: Handanovic; Santon, Miranda, Ranocchia, Juan Jesus; Brozovic, Melo, Kondogbia; Ljajic (dal 43' s.t. Palacio), Icardi (dal 37' s.t. Biabiany), Perisic (dal 29' s.t. Guarin).
A Disposizione: Carrizo, Berni, Jovetic, Telles, Montoya, Medel, Gnoukouri, Nagatomo, Manaj.
All. Mancini
ARBITRO: Banti di Livorno.

Nonostante il gioco stenti a decollare e nonostante un arbitraggio non impeccabile, l’Inter ritrova la vittoria dopo oltre un mese grazie al gol partita di Maurito Icardi. servito egregiamente da Ljajic, a metà ripresa quando Banti aveva già provveduto a far rimanere i nerazzurri in inferiorità numerica.
Mancini mescola le carte rispetto a Palermo. Santon e Juan Jesus esterni difensivi con Ranocchia, che sostituisce lo squalificato Murillo, a far coppia con Miranda al centro della difesa. Felipe Melo, Kondogbia e Brozovic a centrocampo, mentre in avanti Ljajic gioca in tandem con Icardi e Perisic. Solo panchina per Medel e Jovetic.

Il primo tempo è abbastanza avaro di emozioni. Il Bologna è ben messo in campo e fa girare la palla, ma a parte qualche brivido non impensierisce mai Handanovic. Dall’altro lato l’Inter è poco presente. Sembra quasi che rinuncia a giocare, i giocatori in campo appaiono annoiati e infastiditi dal fatto di dover scendere in campo anche di martedì.

lunedì 26 ottobre 2015

VERSO BOLOGNA PER RITROVARE LA RETTA VIA (della vittoria)

Un pari qua, un pari là e intanto è un mese che non vinciamo in campionato. Un mese che ha un po’ ridimensionato le nostre aspettative e dato una forma più reale a quella che sarà la nostra stagione. Roma e Napoli si sono fatte sotto con prepotenza. Volenti o nolenti saranno loro due a giocarsi lo scudetto. A noi toccherà giocarci un posto in Champions con Lazio, Fiorentina e, probabilmente, Juventus. Sono convinto che prima o poi i bianconeri rientreranno in gruppo e potranno dire la loro per la qualificazione in Champions.
Quelle cinque vittorie iniziali ci avevano illuso, poi passi la serata storta contro la Fiorentina, passi il pareggio a Marassi con la Sampdoria, passi lo 0-0 con i campioni d’Italia in carica, ma quando anche a Palermo non riesci a vincere (e soprattutto convincere) allora è chiaro che bisogna rivedere un po’ progetti ed ambizioni.

Non è stata una bella Inter quella vista a Palermo. Certo il secondo tempo abbiamo creato molto, a voler essere ottimisti abbiamo anche giocato bene. Ma rimane sempre il fatto che abbiamo regalato un tempo agli avversari, così come fatto una settimana fa contro la Juventus. E una squadra che punta in alto non può certo regalare 45 minuti agli avversari.

sabato 24 ottobre 2015

E ORA RIPRENDIAMO A VINCERE

Sono 27 i precedenti totali tra Palermo e Inter. L'Inter ha portato a casa la vittoria in nove occasioni (l'ultima cinque anni fa, il 19 settembre 2010, quando una doppietta di Eto'o ribaltò l'iniziale vantaggio rosanero), mentre in altre 12 sfide è riuscita a strappare un pareggio (l'ultimo dei quali nella sfida dello scorso anno). Solo sei le vittorie rosanero (l'ultimo nell'aprile 2013 quando un gol di Ilicic decise la sfida).
In quattro occasioni la sfida si è giocata nel mese di ottobre e sono tutte finite in parità.

venerdì 23 ottobre 2015

Palla Al Centro. FIORENTINA-ROMA PER IL VERTICE, MANCHESTER: E’ GRANDE DERBY!!!

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio  (versione extra-light) 


 SERIE A (Italia) –9^ Giornata 
EMPOLI-GENOA
CARPI-BOLOGNA
PALERMO-INTER
SAMPDORIA-VERONA
JUVENTUS-ATALANTA
MILAN-SASSUOLO
UDINESE-FROSINONE
FIORENTINA-ROMA
LAZIO-TORINO
CHIEVO-NAPOLI

giovedì 22 ottobre 2015

L'INTER DALLA A ALLA Z. TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SUL MITO NEROAZZURRO

È uscito nel mese di ottobre, ed è già disponibile in libreria e negli e-store specializzati, L'Inter dalla A alla Z. Tutto quello che devi sapere sul mito neroazzurro (Grandi Manuali Newton pagg. 377, 9.90 euro cartaceo, 4.99 euro ebook), terzo libro del giovane giornalista e scrittore tarantino Vito Galasso, edito da Newton Compton Editori.
Il volume vuol essere una sorta di controstoria della squadra, nel racconto – rigorosamente in ordine alfabetico – di fondatori, calciatori (da Beniamino Abate a Carlo Zoppellari), dissidenti, allenatori, dirigenti, maestranze, simboli, colori, gare celebri, stracittadine, derby d'Italia, successi, sconfitte, curiosità, aneddoti, sponsor, tifosi famosi, sedi sociali, stadi, campi di allenamento, amici, nemici, donne, record, inni, canzoni, film, tifoseria e impegni sociali. In poche parole, tutto l'Inter minuto per minuto, dal lontano 9 marzo 1908, anno della fondazione, fino ai giorni nostri.

mercoledì 21 ottobre 2015

TROFEO BERLUSCONI, L'INTER VINCE LA SFIDA TRA SECONDE LINEE

Fino a qualche anno fa il Trofeo Berlusconi era la sfida più attesa del mese agosto, la partita da stadio (quasi) sempre pieno che anticipava i temi della stagione e faceva da vetrina ai colpi di mercato. Si affrontavano quasi sempre Milan e Juventus (in ben 19 occasioni, l'esordio del 1991 più 18 confronti di fila fra il 1995 e il 2012). Una partita che i tifosi delle due squadre aspettavano con impazienza, quasi come se fosse la finale di Coppa Italia o di Supercoppa.
Poi il tracollo. Complice anche il fatto che le due squadre hanno smesso di dettare legge in Italia a braccetto, prima il dominio dell’Inter con la Roma a fare da antagonista e le due squadre relegate a comparse, poi il quadriennio juventino con il Milan in crisi totale. Attualmente desta più interesse il Trofeo Moretti o il Trofeo Tim. Lo scorso anno il 5 novembre furono in appena 5.000 paganti ad assistere alla sfida tra i rossoneri e il San Lorenzo (l’anno prima invece non si è nemmeno giocato).
Quest’anno, dopo 23 anni, a giocarsi il trofeo contro il Milan è stata chiamata l’Inter. Una sfida a metà ottobre che lascia il tempo che trova (anche se l’affluenza allo stadio è stata buona, circa 15.700 spettatori).

martedì 20 ottobre 2015

ROMA, PARTITA FOLLE. COL BAYER FINISCE 4-4

Champions League 2015-2016 – Girone E. Terza Giornata
BAYER LEVERKUSEN-ROMA 4-4
3' Hernandez (rig.) - 19' Hernandez - 30' De Rossi - 38' De Rossi - 54' Pjanic – 73 Iago Falque - 83' Kampl – 85’ Mehmedi

BAYER LEVERKUSEN (4-4-2) Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kampl, Toprak (dal 34’ s.t. Yurchenko), Kramer (dal 21’ s.t. Brandt), Calhanoglu; Hernandez, Bellarabi (dall’11’ s.t. Mehmedi). (Kresic, Ramalho, Jedvaj, Boenisch). All. Schmidt
ROMA (4-3-3) Szczesny; Torosidis, Manolas, Rüdiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Florenzi (dal 45’ s.t. Iturbe), Gervinho (dal 40’ s.t. Dzeko), Salah (dal 17’ s.t. I. Falque) (De Sanctis, Castan, Iturbe, Maicon, Vainquer). All. Garcia
ARBITRO Kassai (Ung)

Non è stata una partita adatta ai deboli di cuore Bayer Leverkusen-Roma di questa sera, sfida valevole per la fase a gironi di Champions League. Otto gol, emozioni da una parte e dall’altra, due doppi vantaggi con successive doppie rimonte. Insomma se qualcuno stasera si è addormentato sul divano, di sicuro non stava guardando Bayer-Roma.
I padroni di casa sono andati sul 2-0 grazie alla doppietta del Chicharito Hernandez, ma De Rossi ha risposto con un’altra doppietta permettendo ai giallorossi di andare al riposo in parità. Una punizione di Pjanic (strepitoso sui calci piazzati) e un gol di Iago Falque avevano permesso alla Roma di mettere la vittoria in cassaforte e sperare di tornare alla vittoria in Champions League che manca da più di un anno (17 settembre 2014, Roma-Cska Mosca 5-1).Ma a sette minuti dalla fine Kampl si inventa un gol pazzesco con cui riapre la partita e due minuti più tardi Mehmedi trova il pareggio per le Aspirine.

lunedì 19 ottobre 2015

POSSIAMO DIRE LA NOSTRA (L'Inter e l'esame superato)

Potevamo essere qui a parlare della vittoria dell’Inter sulla Juventus dopo cinque anni, al fatto che guardavamo tutti dall’alto in basso con la Juventus ormai affossata e sempre più lontana.
Potevamo essere qui a parlare della sconfitta dell’Inter, dell’ennesima occasione persa, della Juventus che si stava facendo di nuovo sotto a -5.
E invece siamo qui a parlare di un pareggio, di una buona prestazione dell’Inter (anzi di una mezza buona prestazione visto che il secondo tempo abbiamo lasciato a desiderare), di una classifica che ci sorride appena, con una Juventus che rimane a distanza di sicurezza (non è così lontana, ma otto punti sono sempre otto punti).
Sicuramente la sfida con la Juventus rappresentava un importante esame per testare le nostre potenzialità. E, come già scrivevo ieri sera, a mio modesto parere l’esame è stato superato. Possiamo giocarcela alla pari con le dirette concorrenti per un posto in Champions League. Non credo che possiamo ritenerci da scudetto (Roma e Napoli sono una spanna davanti), ma per salire sul podio ci siamo anche noi.

domenica 18 ottobre 2015

TANTO SPETTACOLO MA NESSUN GOL: FINISCE 0-0

Serie A 2015-2016 – 8^ Giornata
INTER - JUVENTUS 0 - 0

INTER (4-4-2): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Brozovic, Medel (dal 46’ s.t. Kondogbia), Melo (dal 19’ s.t. Guarin), Perisic; Jovetic (dal 46’ s.t. Palacio), Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Berni, Biabiany, Telles, Montoya, Ranocchia, Gnoukouri, D'Ambrosio, Nagatomo, Manaj.
All. Mancini.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Zaza (dal 32’ s.t. Dybala), Morata (dal 25’ s.t. Mandzukic).
A Disposizione: Neto, Audero, Hernanes, Alex Sandro, Lemina, Padoin, Dybala, Asamoah, Rugani, Sturaro, Pereyra.
All. Allegri.
ARBITRO: Valeri di Roma.

Finisce a reti bianche la sfida tra Inter e Juventus. Niente riconquista della testa della classifica per l’Inter che gioca un ottimo primo tempo, niente rilancio per la Juventus che ha giocato meglio nella ripresa.
Una sola novità rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia. Viene rilanciato Brozovic al posto di Guarin. L’Inter si schiera in una sorta di 4-4-2 con i due croati Brozovic e Perisic sugli esterni.
Si parte subito a grandi ritmi e soprattutto con grande agonismo. Cuadrado impegna subito Handanovic, dall’altro lato Marchisio e Khedira ricorrono alle maniere forti per bloccare Jovetic guadagnandosi un’ammonizione a testa. Nell’Inter la differenza la fa proprio il montenegrino che con le sue improvvise accelerazioni e cambi di gioco mette in crisi la Juventus.

CREDERCI TANTO MA SENZA ILLUDERCI TROPPO

"Inter-Juventus non sarà mai una partita qualunque. Diffidate da chi vi dice il contrario, non credete a chi vi vorrà convincere che in fondo è una partita come tutte le altre che vale sempre tre punti. Non è mai una partita come le altre. Non lo è stato nel passato, non lo sarà mai nel futuro."
Non sapendo da dove iniziare, sono ripartito dall’incipit dell’articolo scritto venerdì sera. Probabilmente anche per ribadire ancora una volta che Inter-Juventus ha sempre un sapore particolare, diverso dalle altre sfide. Quando affronti i bianconeri vorresti sempre e solo vincere. E poco importa se si tratta della finale di Champions League o del triangolare amichevole di metà agosto (lo so, ogni volta che affrontiamo la Juventus esprimo questo concetto: a volte riconosco di essere logorroico e ripetitivo, ma nessuno è perfetto).
Mancini recupera Miranda e Jovetic (sarà un caso che senza il montenegrino non siamo riusciti a vincere?), ma perde Ljajic per un affaticamento muscolare. La formazione dovrebbe prevedere Miranda e Murillo centrali difensivi con Santon a destra e Juan Jesus (preferito ad Alex Telles) sulla sinistra.

sabato 17 ottobre 2015

Palla Al Centro. DERBY D'ITALIA E NAPOLI-FIORENTINA: A VOI !!!

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Turno molto interessante quello di Serie A con tre sfide tutte da seguire. Si parte con Torino-Milan sabato sera, domenica pomeriggio tocca a Napoli-Fiorentina e chiude il weekend la sfida tra Inter e Juventus.
In Inghilterra molta curiosità per l’esordio stagionale di Jurgen Klopp sulla panchina del Liverpool. I Reds se la vedranno col Tottenham. A sorpresa in Spagna la sfida più interessante è tra Villareal (primo) e Rayo Valleacano (terzo). Da non perdere Monaco-Lione in Francia.
In Serie B molto interessante Crotone-Livorno.


 SERIE A (Italia) – 8^ Giornata 
Sabato 17 Ottobre ore 18
ROMA-EMPOLI
Sono 10 i precedenti all’Olimpico tra Roma ed Empoli con il primo scontro datato alla stagione 1986/87 e conclusosi con il 2-1 dei giallorossi. Bilancio complessivamente favorevolissimo ai padroni di casa che hanno trionfato in ben 8 occasioni, pareggiando le restanti due partite.

Sabato 17 Ottobre ore 20:45
TORINO-MILAN
Nei 69 precedenti è regnato un sostanziale equilibrio, con i padroni di casa in vantaggio con 20 successi a 17, a fronte di 32 pareggi. L’ultimo segno 1 risale alla stagione 2001-2002 e il risultato finale fu di 1-0 (Lucarelli). La vittoria più larga della squadra di casa è il 6-2 del 1946-1947, quella della squadra in trasferta il 6-0 del 1951-1952.

venerdì 16 ottobre 2015

NON SARA’ MAI UNA PARTITA QUALUNQUE

Inter-Juventus non sarà mai una partita qualunque. Diffidate da chi vi dice il contrario, non credete a chi vi vorrà convincere che in fondo è una partita come tutte le altre che vale sempre tre punti. Non è mai una partita come le altre. Non lo è stato nel passato, non lo sarà mai nel futuro.
Due mondi troppo diversi, distanti tra loro, contrapposti da questioni calcistiche ed extra-calcistiche che non hanno fatto altro che accentuare la rivalità. Inter-Juventus è sempre stata una partita ricca di significato, di sfide infinite, di sfottò, di rivalità avvelenate. Fin dalla stagione 1960-61 quando per protesta l’Inter schierò la formazione Primavera (anche all’epoca e senza Moggi la Juventus era brava a pilotare a suo piacimento certe situazioni), fino ad arrivare ai giorni nostri, a Calciopoli, a quello scudetto che la giustizia sportiva assegnò (giustamente) all’Inter e che la Juventus vorrebbe indietro (da quando in qua viene restituita la refurtiva ai ladri?), alla retrocessione in Serie B della Juventus che trova in disaccordo entrambe le parti (i bianconeri sostengono di aver pagato solo loro per un malcostume diffuso, i nerazzurri ritengono che la punizione sia stata molto “a tarallucci e vino”).

LA GAZZETTA DELLO SPORT PRESENTA GAZZETTA FOOTBALL LEAGUE


È in partenza Gazzetta Football League by Gatorade, il primo grande campionato di calcio a 7 amatoriale realizzato da La Gazzetta dello Sport in collaborazione con la Lega Nazionale Calcio Amatoriale.
Grazie all’iscrizione al torneo si potranno sfidare centinaia di squadre provenienti da tutta Italia e realizzare il sogno di giocare la finale in una location indimenticabile.
Il campionato è suddiviso in tre fasi: una fase locale composta da più di 40 tornei distribuiti su tutta la penisola; una fase interregionale che si disputerà a maggio 2016 a cui accederanno le squadre vincitrici delle varie fase locali; una fase nazionale a giugno con le squadre vincitrici degli 8 raggruppamenti della fase interregionale. La fase finale si disputerà in una location prestigiosa e la squadra vincitrice sarà protagonista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.

Gatorade, sponsor ufficiale del campionato metterà a disposizione anche una fornitura di prodotto per tutte le squadre e le partite disputate.

giovedì 15 ottobre 2015

EURO 2016, TUTTE LE QUALIFICATE, TRA SORPRESE E DELUSIONI

Croazia e Turchia (che passa come migliore terza) al fotofinish. Fallimento incredibile e clamoroso dell’Olanda che rimane a casa e seguirà i prossimi Europei dal salotto. Questi gli ultimi verdetti delle qualificazioni ad Euro 2016.
Le 20 nazionali che accedono direttamente agli Europei del prossimo anno sono: Francia (nazione ospitante), Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Islanda, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Irlanda del Nord, Austria, Portogallo, Italia, Belgio, Galles, Romania, Albania, Russia, Slovacchia, Croazia e Turchia.
La prima Nazionale accolta agli Europei è stata l’irresistibile Inghilterra di Roy Hodgson, l’unica partecipante a punteggio pieno nella fase a gironi (10 vittorie su 10). Meno celebrato ma altrettanto brillante il cammino di Repubblica Ceca e Islanda, entrambe inserite nel gruppo A che le ha incoronate protagoniste. Risale a settembre anche il pass staccato dall’Austria, per la seconda volta alla rassegna continentale (nel 2008 organizzò il torneo in partnership con la Svizzera).

martedì 13 ottobre 2015

FLORENZI E PELLE’ EVITANO LA FIGURACCIA ALL’ITALIA

QUALIFICAZIONE EUROPEI 2016 – Girone H
ITALIA-NORVEGIA 2-1
23’ Tettey – 74’ Florenzi – 82’ Pellè

ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli (dal 27’ s.t. Candreva), Bonucci, Chiellini; Darmian, Florenzi, Montolivo (dal 23’ s.t. Bertolacci), Soriano, De Sciglio; Pellè, Eder (dal 17’ s.t. Giovinco). (Sirigu, Padelli, Astori, Ranocchia, Santon, Bonaventura, El Shaarawy, Quagliarella, Zaza). All. Conte.
NORVEGIA (4-2-3-1): Nyland; Elabdellaoui, Hovland, Forren, Alesaami; Tettey, Johansen; Skjelbred (dal 6’ s.t. Samuelsen), Henriksen, Berget (dal 33’ s.t. Ve. Berisha); Soderlund (dal 15’ s.t. King). (Jarstein, Hansen, Svensson, Strandberg, Linnes, Nordtveit, Va. Berisha, Selnaes, Odegaard). All.: Hogmo.
ARBITRO: Brych (Germania)

Ha rischiato l’Italia di finire seconda nel girone, battuta dalla Norvegia. Ci hanno pensato Florenzi e Pellé a salvare la nazionale azzurra e regalarle i tre punti e il primo posto nel girone. La Norvegia, superata in classifica dalla Croazia, proverà ad arrivare in Francia attraverso la porta dei playoff. Se anche questa Norvegia ci mette in difficoltà, non oso pensare cosa ci aspetta in terra transalpina.

Gli Azzurri, schierati da Conte con un 3-5-2 con Soriano e Florenzi centrali di centrocampo con Montolivo e la coppia offensiva Pellè-Eder, partono fortissimo e dopo meno di 2 minuti è Pellè a mettere i brividi a Nyland con un colpo di testa di poco a lato. L'attaccante del Southampton è il principale protagonista del primo tempo, nel quale si divora anche una facile occasione su cross di Montolivo e chiama il numero 1 norvegese al miracolo in chiusura.

lunedì 12 ottobre 2015

DE BIASI SCRIVE LA STORIA: L'ALBANIA SI QUALIFICA PER EURO 2016

E’ un giorno storico, e l’Albania è letteralmente impazzita per la sua nazionale di calcio. Per la prima volta nella storia si è qualificata per la fase finale di un grande torneo calcistico, ovvero Euro 2016 che si svolgerà dal 10 giugno al 10 luglio del prossimo anno.
Battendo l’Armenia a Yerevan per 3-0 grazie a un’autorete di Hovhannisyan e ai gol di Xhimshiti e di Sadiku, ha chiuso l’avventura nel girone I in seconda posizione dietro al Portogallo, e si è qualificata così agli Europei per la prima volta in assoluto.
Le aquile di Tirana non hanno mai partecipato a una grande manifestazione internazionale: Mondiale, Europeo o Confederations Cup che fosse. A giugno saranno in Francia.
Festa grande a Yerevan, direttamente a bordo campo; e infinita felicità anche lungo le vie, e nelle strade, del paese. “Nella mia carriera di soddisfazioni ne ho avute tante, ma questa le supera tutte perchè dietro abbiamo un popolo intero. È un sogno insperato. Tre anni e mezzo fa c’erano pochissimi giocatori e io ho detto loro che se avessero seguito le mie richieste e se avessimo creduto nelle nostre possibilità, avremmo ottenuto un successo importante. Qualcuno si mise a ridere, ma adesso ci viene dietro ed esulta con noi” ha confidato De Biasi, emozionato, alla fine della partita.
Secondo De Biasi, “dietro questo successo c’è il lavoro di un team: Tramezzani, Bellè, tutti coloro che hanno partecipato, tutti hanno contributo a raggiungere questo sogno”.

domenica 11 ottobre 2015

"ALL'INTER CI ALLENAVAMO 10 CONTRO 11". MOURINHO E L'ANNO DEL TRIPLETE

Ci allenavamo 10 contro 11 per essere pronti in caso di espulsione. Ho sempre avuto la sensazione che gli arbitri commettessero errori a catena a nostro sfavore”.
José Mourinho non ha mai avuto peli sulla lingua. Ha sempre detto le cose come stavano. Forse per questo in Italia non gode di molta simpatia (e in questo periodo non si contano le bottiglie di spumante stappate per festeggiare ogni partita negativa del suo Chelsea).
A far discutere questa volta sono alcuni estratti della sua autobiografia che il quotidiano portoghese Globoesporte ha pubblicato in anteprima.
In particolare c’è un passaggio che ben riassume gli ultimi mesi frenetici del campionato 2009-2010 "Quanto più ci concentravamo sulla Champions League - ricorda Mourinho - quante più difficoltà poi incontravamo in campionato. Abbiamo patito alcune sconfitte, c'era una Roma molto forte, ma ho avuto sempre la sensazione che gli arbitri facessero contro di noi errori a catena. Ad un certo punto ho iniziato ad allenare la squadra a giocare in 10 contro 11, per essere pronti nel caso in cui avessimo perso un uomo per espulsione. Ma mi sono dimenticato di fare gli allenamenti in 9 contro 11, come contro la Sampdoria quando furono espulsi due dei nostri".

sabato 10 ottobre 2015

E' FATTA, L’ITALIA STACCA IL PASS EUROPEO (ma non è oro...)

QUALIFICAZIONE EUROPEI 2016 – Girone H
AZERBAIGIAN-ITALIA 1-3
11’ Eder – 31’ Nazarov – 43’ El Shaarawy – 65’ Darmian

AZERBAIGIAN (4-1-4-1) K.Aghayev; Medvedev, Guseynov, R.F. Sadygov, Dashdemirov; Garayev; Ismaylov (dal 45’ s.t. Mirzabekov), Eddy (dal 20’ s.t. R.A. Sadygov), Amirguliyev, Nazarov; Gurbanov (dal 30’ s.t. Erat). (A.Mammadov, Nazirov, Guliyev, Abishov, Pashayev, Hajiyev, Jafarov, E.Mammadov). All. Prosinecki
ITALIA (4-2-4) Buffon; Darmian, Bonucci, Chiellini, De Sciglio; Verratti, Parolo; Candreva (dal 43’ s.t. Soriano), Pellè, Eder (dal 33’ s.t. Giovinco), El Shaarawy (dal 29’ s.t. Florenzi). (Sirigu, Padelli, Barzagli, Santon, Bertolacci, Bonaventura, Montolivo, Zaza, Quagliarella). All. Conte
ARBITRO Collum (Sco)

E’ fatta. L’Italia batte 3-1 l’Azerbaigian e stacca il biglietto per gli Europei che si svolgeranno il prossimo giugno in Francia.
Conte schiera un 4-4-2 con la coppia d'attacco Pellè-Eder, Candreva sulla fascia destra ed El Shaarawy a sinistra. In mezzo al campo Parolo affianca Verratti, che prende il posto di Pirlo, fermato da una contrattura muscolare nella rifinitura. In difesa, davanti a capitan Buffon, la coppia centrale Bonucci-Chiellini con Darmian e De Sciglio terzini.
L’Italia parte subito aggressiva e dopo 11 minuti passa in vantaggio. Llancio di Verratti, Eder, tenuto in gioco da Medvedev, si ritrova davanti a Agayev e lo supera con un tocco di esterno destro.


Gli azzurri hanno subito l’occasione per raddoppiare: Agayev alza sopra la traversa il tiro di Pellé. L’Italia abbassa il ritmo e i padroni di casa ne approfittano. Duplice errore, prima di Chiellini e poi di Bonucci e alla mezzora Nazarov si trova praticamente solo davanti a Buffon e pareggia senza problemi.

venerdì 9 ottobre 2015

FIFA, SOSPESI BLATTER E PLATINI (ma il futuro della Fifa sarà ancora nelle loro mani)

Joseph Blatter, Michel Platini e Jerome Valcke sospesi per 90 giorni. Questa la decisione del Comitato Etico della Fifa che, in un comunicato, fa sapere che la sanzione potrà essere prorogata di altri 45 giorni. L'ex vicepresidente della Fifa, Chung Mong-Joon, è stato invece squalificato per sei anni e al pagamento di una multa di 100.000 franchi svizzeri. Le sanzioni entrano in vigore immediatamente e le persone sanzionate "sono bandite da tutte le attività calcistiche a livello nazionale e internazionale".
Blatter, 79 anni, in sella dal 1998 dopo essere stato Segretario generale fin dal 1981, ha reagito attraverso un comunicato del suo avvocato, Richard Cullen, nel quale denuncia che "il Comitato etico non ha rispettato le sue stesse regole", basando la sua decisione "su una incomprensione delle azioni del procuratore generale svizzero". Il numero uno del calcio si è detto deluso perché "sia il codice etico sia il codice disciplinare prevedono una possibilità (per l’accusato, ndr) di essere ascoltato", e annuncia di "non vedere l’ora di poter presentare le prove che dimostreranno di non aver compiuto alcuna mala condotta, né criminale, né altro".

giovedì 8 ottobre 2015

QUALIFICAZIONE AD EURO 2016, GLI ULTIMI DECISIVI 180 MINUTI

Cinque squadre già qualificate, venticinque in lotta per un posto tra le prime due, dodici sicure di arrivare almeno agli spareggi, sette che puntano solamente al terzo posto utile per raggiungere agli spareggi, diciassette già eliminate. Sono tanti i verdetti da stabilire in questi ultimi due turni di qualificazione ai prossimi Europei e ancora molte squadre, alcune di blasone, non conoscono il proprio avvenire, a dispetto della formula salvagrandi che avrebbe dovuto togliere appeal in questo senso.

Sono già in Francia, Islanda, Repubblica Ceca, Austria, Inghilterra e ovviamente i padroni di casa. Per Belgio e Galles è praticamente una formalità, visto che entrambe devono ancora giocare contro Andorra, avversario ideale per strappare i punti necessari alla matematica. Sta preparando i biglietti aerei anche la Spagna, attesa da un match molto agevole contro il Lussemburgo. Tutto sommato è abbordabile anche il destino azzurro: basta vincere contro l’Azerbaigian per volare in Francia.

mercoledì 7 ottobre 2015

FIGC AL CONTRATTACCO, CHIEDE RISARCIMENTO ALLA JUVENTUS

Chi di richiesta di risarcimento ferisce, di richiesta di risarcimento perisce. Come ricorderete tutti, nel novembre 2011 la Juventus (che all’epoca non vinceva e doveva sfogare in qualche modo la propria frustrazione per i fallimenti) propose al Tar una richiesta di risarcimento esorbitante nei riguardi della Federcalcio, ben 443 milioni di euro come "risarcimento del danno ingiusto subito dall’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla FIGC nell’estate del 2006 e del 2011".
Richiesta che non è mai stata seriamente presa in considerazione (in effetti era abbastanza astrusa e priva di fondamento, ‘na strunzata, direbbero a Napoli). Ma la richiesta era lì, a portata di mano, pronta ad essere impugnata ogni qualvolta ce ne fosse stato bisogno. Un po’ come capita tra vecchi amici quando al momento opportuno ricordi all’amico debitore “ehi, ti ricordo che mi devi quelle 300 euro”.

martedì 6 ottobre 2015

SHOCK IN BULGARIA: E' FALLITO IL CSKA SOFIA

Settantasette anni di storia, 31 campionati, 19 coppe bulgare, due semifinali di Coppa dei Campioni: e poi il nulla. Il Tribunale di Sofia ha ufficializzato il fallimento del CSKA. La Juventus della Bulgaria (squadra in cui giocò anche il Pallone d'Oro Hristo Stoichkov prima di passare al Barcellona) non esiste più.
Il tribunale della capitale bulgara ha dichiarato ufficialmente il fallimento del club. Una decisione presa dopo i molti debiti assunti della società, che secondo i media locali ammonta a circa 11 milioni di euro. Il Cska ha così perso la licenza per competere nel campionato bulgaro.
L'agonia era iniziata nella stagione 2008/09 quando la UEFA aveva escluso il club, appena laureatosi campione di Bulgaria dalla Champions League.
Il Tribunale ha precisato che la decisione è retroattiva e quindi la data del fallimento è stabilita al 31 dicembre 2014.
Nel calcio i problemi di carattere finanziario non mancano mai, specialmente nei Paesi dell'est Europa, dove non gira lo stesso denaro che tiene vivo il mondo del pallone inglese, spagnolo e tedesco.

lunedì 5 ottobre 2015

CATASTROFE, FALLIMENTO, APOCALISSE: E’ CRISI INTER (o forse no...)

Incapace, incompetente, sopravvalutato
Non prendiamoci in giro. E’ evidente a tutti che siamo allo sbando, in crisi totale, catastrofe colossale. Anche quest’anno non andremo oltre l’ottavo posto.
Non fatevi ingannare dal fatto che il Milan ieri sera ha preso quattro-pappine-quattro dal Napoli a domicilio o che la Juventus ha metà punti dei nostri. E’ senza ombra di dubbio crisi Inter. Perché parliamoci chiaro, pareggiare in casa col Frosinone può starci perché hai fatto 20 tiri in porta ed è stata sfortuna se non si è vinto, pareggiare a Genova con la Sampdoria invece non è minimamente accettabile. Qui la Roma ha fatto una gran bella partita, mica come noi che abbiamo sofferto per ampi tratti e rischiato anche di perdere (ok, la Roma ha poi perso, ma vuoi mettere perdere dopo una bella prestazione?).
La verità è che ci siamo affidati ad un allenatore incapace, incompetente e sopravvalutato. Mancini non capisce niente, cambia modulo, si affida a giocatori sbagliati, si ostina a far giocare Medel centrale difensivo, punta su Guarin che non ne fa una giusta.

domenica 4 ottobre 2015

PERISIC-GOL MA SIAMO SEMPRE PIU' IMBARAZZANTI

Serie A 2015-2016 – 7^ Giornata
SAMPDORIA - INTER 1 - 1
51’ Muriel -76’ PERISIC

SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; Pereira, Moisander, Zukanovic, Mesbah; Soriano, Fernando (dal 42' s.t. Ivan), Barreto; Eder, Muriel (dal 32' s.t. Cassano), Correa (dall'11' s.t. Palombo).
A Disposizione: Puggioni, Brignoli, Rodriguez, Regini, Carbonero, Rocca.
All. Zenga.
INTER (4-3-1-2): Handanovic; Santon (dal 44' s.t. Ljajic), Medel, Murillo, Telles; Guarin, Felipe Melo, Kondogbia (dal 18' s.t. Biabiany); Perisic; Icardi, Palacio (dal 26' s.t. Manaj).
A Disposizione: Carrizo, Berni, Juan Jesus, Montoya, Ranocchia, Gnoukouri, D'Ambrosio, Nagatomo, Brozovic.
All. Mancini.
ARBITRO: Rocchi di Firenze

Niente da fare. A Genova contro la Sampdoria l’Inter non va oltre al pareggio. Ma più che due punti persi è un punto guadagnato con i blucerchiati che hanno avuto le occasioni migliori e avrebbero meritato qualcosina in più.
Mancini alla fine cambia poco o niente. Medel e Murillo sono i due centrali in difesa con Telles a sinistra, a centrocampo c’è sempre Guarin e Perisic fa sempre il trequartista dietro a Icardi e Palacio, l’unica novità rispetto alle ultime uscite.
L'avvio è di chiara marca blucerchiata, con gli squilli di Soriano ed Eder a spaventare Handanovic. Poi tocca a Correa costringere lo sloveno agli straordinari. Anche l’Inter ha qualche occasione. Palacio trova sulla sua strada Viviano e poi è Guarin, tutto solo, a divorarsi il vantaggio sparando alto un tiro.
Al minuto 38 è Correa a sbagliare un gol clamoroso. Il giovane argentino calcia, Handanovic respinge ma un rimpallo riconsegna la palla al 10 della Samp che a due metri dalla porta completamente vuota mette sul fondo. Roba da non credere. Il popolo nerazzurro sentitamente ringrazia.

RIPRENDIAMO IL NOSTRO CAMMINO? (nonostante i mille dubbi di Mancini...)

Un incidente di percorso può capitare. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo. Perdere 4-1 in casa contro la Fiorentina è un risultato pesante, un campanello d’allarme da non sottovalutare. Ma se rientra nella categoria “incidente di percorso”, ci può anche stare. A volte, come scrivevo anche ad inizio settimana, perdere può essere salutare.
Ma Inter-Fiorentina è stato un incidente di percorso? Perdere è salutare, ma noi siamo guariti? Siamo pronti a riprendere il cammino interrotto una settimana fa?
A queste domande dovrà rispondere Sampdoria-Inter di domani pomeriggio. Una sfida che, alla luce del risultato di domenica scorsa, diventa di vitale importanza. Perché in caso di risultato negativo, i mille dubbi riguardanti questa squadra tornerebbero a galla. Sembra una stronzata, ma in effetti domani pomeriggio non possiamo permetterci di perdere. I tre punti sono fondamentali per dimostrare di essere tornati una grande squadra. E come le gradi squadre dopo una caduta ci rialziamo, ci togliamo la polvere di dosso e riprendiamo il nostro cammino.

sabato 3 ottobre 2015

Palla Al Centro. OTTO SFIDE IMPERDIBILI PER UN RICCO WEEKEND DI CALCIO

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Anche questo weekend non ci farà mancare sfide interessanti e match che promettono emozioni. In Serie A imperdibile Milan-Napoli anche se non dobbiamo dimenticarci l’atteso derby veronese.
In Inghilterra la sfida più interessante del weekend è Arsenal-Manchester United, la Spagna risponde con una doppietta che gli appassionati non potranno perdersi: il derby di Madrid tra Atletico e Real e la sfida tra Siviglia e Barcellona, rivincita della Supercoppa Europea andata in scena qualche mese fa. Chiude il menù la sfida al vertice in Germania tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund con il contorno di Psg-Marsiglia in Francia e Ajax-Psv in Olanda.


 SERIE A (Italia) – 7^ Giornata 
Sabato 3 Ottobre ore 18
CARPI-TORINO

Sabato 3 Ottobre ore 20:45
CHIEVO-VERONA

venerdì 2 ottobre 2015

NON CHIAMATELO DERBY MINORE... (intervista doppia aspettando Chievo-Verona)

Dici derby e pensi a Milan-Inter o Roma-Lazio, al massimo al derby della Lanterna o a quello di Torino. Ma nelle ultime stagioni si è fatto strada un altro derby: quello di Verona. E per dare risalto e lo spazio che merita al derby della città di Romeo e Giulietta ho deciso di fare una sorta di intervista doppia chiamando in causa una voce “clivense” e una “veronese”.
Poiché il derby sarà Chievo-Verona, la precedenza va a Paolo Lora Lamia, giornalista di Tuttochievoverona.it.
Come arriva il Chievo a questo derby, sia fisicamente che mentalmente?
Il Chievo arriva alla stracittadina in ottime condizioni fisiche, come dimostrano le prestazioni delle ultime settimane nelle quali la squadra di Maran ha dimostrato di poter mantenere un ritmo alto per quasi tutto l'arco della gara. Sul piano psicologico la squadra è motivata dal fatto che sta convincendo sia dal punto di vista del gioco che dei risultati, quindi vorrà continuare a far bene. Sarà importante scendere in campo con la mente sgombra e senza troppa tensione legata alla particolarità dell'incontro, perchè ciò può portare a commettere degli errori..

giovedì 1 ottobre 2015

FIORENTINA-LAZIO-NAPOLI: E' TRIS EUROPEO

EUROPA LEAGUE 2015-2016 – Girone I
BELENENSES-FIORENTINA 0-4
18' Bernardeschi - 46' Babacar - 83' Tonel (aut) - 90' Rossi.
BELENENSES (4-1-4-1): Ventura; Geraldes, Tonel, Brandao, Ferreira; Pinto; Sturgeon (dal 39' p.t. Dalcio), Martins (dal 33' s.t. Tiago Caeiro), Sousa, Kuca (dal 17' s.t. Fabio Nunes); Leal. (Ricardo Ribeiro, Ricardo Dias, Gonçalo Silva, João Amorim). All. Sa Pinto.
FIORENTINA (3-5-2): Sepe; Tomovic, Astori, Alonso; Rebic (dal 35' Blaszczykowski), Vecino, Suarez, Mati Fernandez, Bernardeschi (dal 14' s.t. Badelj); Rossi, Babacar (dal 32' s.t. Verdù). (Tatarusanu, Ilicic, Borja Valero, Kalinic). All. Paulo Sousa.
ARBITRO: Stavrev (Macedonia).

La Fiorentina parte subito bene, Bernardeschi la sblocca con un tap-in dopo soltanto 18 minuti. La squadra di Paulo Sousa è superiore, sta anche attraversando un grande momento di forma. E poco importa se in campo ci sono le seconde linee, il risultato è lo stesso: la vittoria. L’atteggiamento è molto offensivo, con due punte come Babacar e Rossi più due esterni d’attacco come Bernardeschi e Rebic. Proprio Babacar segna il raddoppio, appena prima del fischio dell’intervallo. Il 3-0 arriva con un autogol di Tonel, per la Fiorentina è una passeggiata. E alla fine arriva anche il gol di Giuseppe Rossi, che torna a segnare 501 giorni dopo. L’ultimo era stato il 18 maggio 2014.