ARTICOLI RECENTI

mercoledì 26 febbraio 2014

L'AL AHLY SPODESTA IL MILAN (ma Galliani non accetta il verdetto)

E’ tempo che Galliani prenda in mano le forbici. La “simpatica” patch “il club più titolato al mondo” deve essere tolta dalle maglie.
Grazie alla vittoria della Supercoppa Africana, infatti, per 3-2 contro i tunisini dello Sfaxien, la squadra egiziana dell’Al Ahly ha scavalcato i rossoneri portandosi a quota 19 coppe alzate contro le 18 della squadra italiana (e del Boca Juniors che però ha meno manie di grandezza del club meneghino e non va in giro con patch appiccicate alle sue magliette).

Ovviamente mandare giù l’amaro boccone non è stato facile per Galliani che subito ha trovato il modo di contestare il nuovo primato degli egiziani chiedendo la verifica sulla Coppa Intercontinentale Africa-Asia, vinta nel 1988. "Sarà una competizione imperdibile, per carità. Però chiederemo lumi alla Fifa. Con tutto il rispetto per Asia e Africa. Visto che conta questa coppa intercontinentale Asia-Africa, e che il Sud America è separato dal Nord America come zona calcistica e si giocava un trofeo con l’Europa, non capisco perché non si organizzi anche una bella sfida Oceania-Nord America".

martedì 25 febbraio 2014

UN ULULATO LUNGO UN SECOLO: I LUPI COMPIONO 100 ANNI

PUNTO CNotizie dalla Lega Pro
Cosenza in festa per i cento anni della squadra rossoblù. Il 23 febbraio del 1914 venne infatti disputata la prima gara dell'allora Fortitudo Cosenza, che affrontava il Catanzaro nel derby, gara terminata col risultato di 1-1 sul terreno di gioco del Piazza D'Armi.
A distanza di un secolo, trascorsi con la squadra cosentina tra alterne fortune sportive e diversi campionati in serie B, 15 mila spettatori si sono ritrovati domenica scorsa nella gara con l'Aversa Normanna per celebrare i primi 100 anni del club silano.

Tante le emozioni a conclusione di una giornata che passerà alla storia del calcio cosentino. Il popolo rossoblu si è ritrovato unito nei suoi colori riempiendo di gioia ed entusiasmo lo stadio San Vito. Una passione mai sopita e che va al di là del tempo e delle avversità in nome della propria squadra del cuore e dei suoi colori. Passione, fede, amicizia. Queste le parole che hanno fatto da cornice all’evento del centenario ed ai relativi festeggiamenti. La banda che fa il giro del campo e lo spettacolo di teatro dei personaggi storici di Cosenza nella loro ideale partita del secolo dove segna un bimbo di nome Denis.

lunedì 24 febbraio 2014

DA MAZZARRI AGLI ARBITRI, LE SOLITE COLPE

Di questi tempi fare le analisi del giorno dopo delle partite dell’Inter è abbastanza semplice. In fondo le cose da dire sono perlopiù sempre le stesse. Le scelte errate di Mazzarri, alcuni giocatori che sono titolari fissi nonostante siano impresentabili, i giovani di belle speranze che marciscono in panchina o vengono buttati nella mischia a 5 minuti dalla fine, i soliti torti arbitrali che ormai sono diventati una malinconica abitudine. Mescolate il tutto e avrete l’articolo del lunedì. Ogni tanto c’è spazio per un pizzico di euforia e di ottimismo dettati da una bella vittoria o una prestazione convincente ma la settimana dopo siamo punto e daccapo.

Come stavolta per esempio. La buona prestazione di Firenze ci aveva caricato. Avevamo visto una delle migliori Inter della stagione e ci eravamo illusi che si potesse cambiare rotta, che avessimo finalmente trovato la quadratura del cerchio. Ma l’Inter di Firenze è stata un’eccezione. Una piacevole eccezione nella mediocrità che sta facendo da filo conduttore a questa nostra stagione.

domenica 23 febbraio 2014

E ANCHE OGGI HANNO VINTO GRAZIE ALL'ARBITRO...

Così son tutti bravi a vincere. Forse aveva ragione Nerazzurro che in questo articolo commentava “Il guaio é che noi siamo dalla parte del Toro ma l'arbitro é dalla parte della zebra. Ed é quello che veramente conta.
La Juventus porta a casa il derby ma ancora una volta ad essere decisivo è l’arbitro. Il signor Rizzoli nel primo tempo grazia Vidal che, già ammonito, fa un fallo di mano al limite dell’area. “Stranamente” l’arbitro vede il tocco, assegna la punizione ma non ammonisce il cileno spedendolo in anticipo sotto la doccia.
Ma il capolavoro arriva nella ripresa. Pirlo sgambetta in piena area El Kaddouri ma, Rizzoli, con un autentico colpo di genio, sorvola sostenendo che il giocatore granata si sia buttato. Anzi addirittura il centrocampista del Toro viene anche ammonito per proteste.

Tra l’altro, come faceva notare qualcuno, Pirlo era pure diffidato quindi se l’arbitro avesse assegnato il rigore e ammonito il giocatore, questi avrebbe saltato Milan-Juventus di domenica prossima (che dite? Solo coincidenza?)

INTER, LA TERZA VITTORIA CONSECUTIVA? E' UN TABU' !!!

Serie A 2013-2014 – 25^ Giornata
INTER - CAGLIARI 1 - 1
40' Pinilla (rig.) – 52’ ROLANDO

INTER (3-5-2): Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Kuzmanovic (33' st Botta), Alvarez (22' st Kovacic), Nagatomo; Palacio, Milito (1' st Icardi).
Panchina: Carrizo, Maniero, Andreolli, Ranocchia, D'Ambrosio, Zanetti, Cambiasso, Taider.
Allenatore: Mazzarri.
CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov ; Avelar, Rossettini, Astori, Dessena; Adryan (12' st Eriksson), Ekdal, Vecino; Cossu (33' st Perico); Pinilla (26 st Nene'), Ibarbo.
Panchina: Silvestri, Del Fabro, Murru, Ibraimi, Cabrera, Sau.
Allenatore: Lopez.
ARBITRO: Russo di Nola.

La terza vittoria consecutiva rimane un tabù per l’Inter. Contro il Cagliari i nerazzurri non vanno oltre l’1-1 dopo una gara double-face (pessimo primo tempo, discreta seconda frazione). Ancora una volta Thohir esce da San Siro amareggiato per il triste spettacolo a cui è toccato assistere.

Mazzarri fedele alle sue idee (del c***o, ma pur sempre idee) conferma Milito (o perlomeno quel che resta di Milito) in attacco al fianco di Palacio, Jonathan sull’out destro (D’Ambrosio non ha ancora i minuti nelle gambe?) e Kuzmanovic in mezzo al campo (anche stavolta la macchina del mister è salva). Il primo tempo è abbastanza privo di emozioni. Ibarbo mette in crisi Juan Jesus che però lo mantiene bene, Avramov (abbastanza inoperoso come il suo dirimpettaio Handanovic) ne approfitta per prendersi un caffè al bar e scambiare quattro chiacchiere con gli avventori.

sabato 22 febbraio 2014

INTER, NON C’E’ DUE SENZA TRE?

Giusto per ricordarvi come finì nella scorsa stagione.
Un vecchio e molto noto proverbio dice “non c’è due senza tre”. Ecco, noi ci affidiamo a questo proverbio per sperare di riuscire domani pomeriggio a portare a casa la terza vittoria consecutiva. Niente di trascendentale, in fondo cosa ci vuole a mettere in fila tre vittorie consecutive? Eppure l’Inter di Mazzarri non c’è ancora riuscita e per trovare tre affermazioni consecutive dei nerazzurri bisogna risalire fino ad ottobre-novembre 2010 (la famosa striscia di sette vittorie consecutive culminata con la vittoria allo Juventus Stadium).
L’Inter proverà domani col Cagliari a dimostrare che, sì ci ricordiamo ancora come si fa a vincere tre gare una dietro l’altra.
Mazzarri rinuncerà ad Hernanes ma ritrova Alvarez e Kovacic (la cui assenza in panchina si faceva sentire…). Formazione pressoché sempre uguale. Rolando, Samuel e Juan Jesus sulla linea difensiva, Jonathan e Nagatomo esterni di centrocampo (a che è servito comprare D’Ambrosio se poi non gioca mai?) con Guarin, Kuzmanovic e Alvarez in mezzo mentre in avanti Palacio e Milito formeranno la coppia offensiva con Icardi e Botta in panchina.

Palla al Centro. DALLA PARTE DEL TORO

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Derby della Mole al centro di questo weekend. Sfide al vertice in Svizzera, Austria e Turchia.
uTutti i risultati in TEMPO REALEt
SERIE A – 25^ Giornata
Il derby di Torino è il match clou di questo turno che aprirà la Roma stasera ospitando il Bologna e chiuderà il Napoli che riceve il Genoa. L’Inter cerca conferme contro il Cagliari, la Fiorentina misura le sue ambizioni contro un buon Parma mentre il Milan fa visita alla Sampdoria. Interessante in chiave salvezza Chievo-Catania.
Sabato 22 Febbraio ore 20.45
BOLOGNA-ROMA
Sono 66 i match in archivio tra Bologna e Roma allo stadio Dall’Ara. I rossoblù hanno collezionato, tra le mura amiche, 30 vittorie, 17 sconfitte e 19 pareggi.

giovedì 20 febbraio 2014

CLAMOROSO: MOURINHO VUOLE ZANETTI AL CHELSEA !!!

La notizia è di quelle che non ti aspetti: Josè Mourinho avrebbe fatto una proposta al capitano dell'Inter Javier Zanetti per averlo con sè al Chelsea la prossima stagione. Il capitano nerazzurro, un pezzo di storia del club, aspetta ancora di conoscere definitivamente il suo futuro: dal calcio giocato a un posto in dirigenza, i dubbi sono da sciogliere e proprio in questi giorni è previsto un incontro tra Zanetti e il presidente Erick Thohir per capire come è possibile definire la stagione 2014/2015 che verrà in nerazzurro.
Ma tra tante idee, trattative e ipotesi è spuntata a sorpresa anche una chiamata da Londra. Quella di José Mourinho, mai indifferente a Zanetti e sempre in rapporti straordinari con il capitano dell'Inter.

L'idea nasce proprio da Mou e dal Chelsea, una tentazione che da tempo è nelle idee dello Special One. Portare Javier Zanetti a Stamford Bridge con un'idea di contratto perfetta per accontentare l'argentino: una stagione da giocatore, la prossima, in Premier League dove le leggende come Zanetti sono apprezzatissime; poi, un posto in dirigenza come braccio destro di José Mourinho in persona e uomo addetto al mercato dei Blues per conto del portoghese che con Javier conquistò l'indimenticato Triplete nerazzurro nel 2010.

mercoledì 19 febbraio 2014

MILAN CHE BEFFA, DIEGO COSTA GELA SAN SIRO

Champions League 2013-2014 – Andata degli Ottavi di Finale
MILAN-ATLETICO MADRID 0-1
83’ Diego Costa
MILAN (4-2-3-1): Abbiati, De Sciglio (dal 26’ p.t. Abate), Bonera, Rami, Emanuelson; Essien, De Jong; Taarabt, Kakà, Poli (dal 40’ s.t. Constant); Balotelli (dal 33’ st Pazzini). (Amelia, Mexes, Zaccardo, Petagna). All.: Seedorf.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Insua; Arda Turan (dal 29' s.t. Cristian Rodriguez), Mario Suarez, Gabi, Koke; Raul Garcia (dal 35' s.t. Adrian Lopez), Diego Costa. (Aranzubia, Aldeweireld, Sosa, Diego, Villa). All. Simeone
ARBITRO: Proença (Portogallo)

Serata amara per il Milan di Seedorf che esce da San Siro con una sconfitta, per uno a zero, con la rete siglata da Diego Costa che al minuto 83' ha gelato i rossoneri e un incredulo pubblico di San Siro che sognava la vittoria o quantomeno il pareggio viste le svariate occasioni da rete soprattutto nel primo con Kakà e Poli che hanno colpito una traversa e un palo e sfiorato gol a ripetizione. Ma il calcio è beffardo e a sette minuti dal termine da palla inattiva il Diavolo viene inforcato da Diego Costa che era stato sornione per tutta la partita

L’Atletico parte con il marchio di fabbrica: pressing ad alta velocità e palleggio. Un messaggio al Milan che al via viene messo alle strette. Ma il Milan attacca e si ricompatta, con spirito di sacrificio. Dopo 10 minuti Balotelli calcia a lato su punizione da una trentina di metri, inaugurando uno dei momenti più spettacolari e sfortunati della gara.

TRUFFA IN VENEZUELA, FALSI PROVINI PER IL PESCARA

Una vera e propria struttura, completamente falsa, che organizzava provini per il Pescara in Sudamerica. Una maxi truffa di cui era incolpevole vittima il Pescara, tornata in auge dopo la straordinaria stagione di Zeman, la promozione in A, i passaggi di Insigne, Verratti, Immobile e compagnia, e soprattutto tante famiglie del Venezuela che si affidavano a questi millantatori per inseguire il sogno del calcio italiano.
Grazie ad un giornalista venezuelano, il Pescara è venuto a conoscenza di questa truffa portata avanti negli ultimi mesi da un gruppo che prometteva a diverse società locali, ai giovani e alle loro famiglie un sicuro passaggio in Italia, alla corte di Daniele Sebastiani, patron degli abruzzesi.
"C'è una manovra truffaldina in atto" spiega il Pescara sul proprio sito ufficiale. "Sono centinaia le persone che sono state raggirate abbagliate dal miraggio di poter esportare giovani talenti (pagando…) in Italia per giocare con la nostra società". Tantissime famiglie raggirate e piccoli club imbrogliati dal gruppo di cui si conosce ancora ben poco.

lunedì 17 febbraio 2014

CONTE ATTACCA CAPELLO (e sconfessa la Juventus su Calciopoli)

Stiamo facendo una stagione eccezionale per i risultati: a qualcuno da fastidio che il ruolino di marcia di questa Juve sia superiore.Ognuno può dire quello che vuole, stranamente Capello viene a mettere il becco in casa di altri. Ha vinto due scudetti, ma nessuno si ricorda di cose emblematiche: io mi ricordo gli scudetti di Lippi e di Trapattoni, non ricordo la Juventus di Capello. Ci si ricorda solo perché quei due scudetti sono stati revocati. Non mi ha impressionato in quei due anni: aveva la Juventus più forte però a livello di gioco non mi ha impressionato, quindi mi guarderei bene prima di dire delle fesserie”.
Tuoni, fulmini e saette. “Ma come si permette? Ma cosa sta dicendo?”. Si saranno chiesti sbalorditi sul fronte bianconero. In effetti le affermazioni di Conte (che successivamente ha corretto il tiro) sono abbastanza pesanti. Credo che le parole di Conte siano un autogol abbastanza clamoroso perché stridono fortemente con ciò che da sempre sostiene la società. Non credo che Agnelli o Marotta, o Nedved che di quella squadra faceva parte, abbiano gradito le esternazioni di Conte. Anzi, non ho difficoltà ad immaginare come il tecnico bianconero sia stato richiamato all’ordine.

domenica 16 febbraio 2014

ECCO L'INTER CHE VORREMMO SEMPRE VEDERE

Mettiamo il caso che l’arbitro avesse annullato il gol di Icardi e sarebbe finita 1-1 oppure mettiamo il caso che l’arbitro avesse annullato il gol di Icardi e che nel finale Gomez l’avesse buttata dentro e avremmo perso 2-1. Che giudizio avremmo dato all’Inter vista ieri sera?
 Ecco vorrei partire da questo punto che ritengo importante e allo stesso modo interessante. Indipendentemente dal risultato l’Inter che ha espugnato Firenze ha superato a pieni voti l’esame. Se contro il Sassuolo avevamo vinto ma non convinto, ieri sera direi che abbiamo ampiamente convinto al di là del risultato che ci ha sorriso. Non sto certo scoprendo l’acqua calda se dico che la prestazione spesso ha più importanza del risultato. Una vittoria può arrivare anche per una serie di circostanze fortuite (vedi appunto contro il Sassuolo), ma se invece giochi bene, fai una prestazione convincente, dimostri di avere idee e schemi di gioco, può perdere una volta ma la partita successiva quasi sicuramente torni a casa col bottino pieno.

sabato 15 febbraio 2014

BISTECCA FIORENTINA? NO, TAGLIATA ARGENTINA

Serie A 2013-2014 – 24^ Giornata 
FIORENTINA - INTER 1 - 2
34' PALACIO - 46' Cuadrado - 65' ICARDI

FIORENTINA (3-5-2): Neto; Diakité, Rodigruez (dal 17’ s.t. Tomovic), Compper; Cuadrado (dal 35’ s.t. Matri), M. Fernandez, Pizarro, Aquilani, Vargas; Ilicic (dal 23’ s.t. Gomez), Joaquin.
Panchina: Rosati, Lupatelli, Roncaglia, Pasqual, Bakic, Anderson, Matos, Wolski.
All. Montella.
INTER (3-5-2): Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Guarin (dal 27’ s.t. Taider), Kuzmanovic, Hernanes, Nagatomo (dal 42’ s.t. D’Ambrosio); Palacio, Milito (dal 10’ s.t. Icardi).
Panchina: Carrizzo, Castellazzi, Campagnaro, Andreolli, Cambiasso, Zanetti, Mudingayi, Ranocchia, Botta.
All. Mazzarri.
ARBITRO Damato di Barletta.

L’Inter che non ti aspetti. I nerazzurri tornano da Firenze con i tre punti e soprattutto con una prestazione quasi perfetta.
Mazzarri non si schioda dalla solita formazione confermando sempre Jonathan sulla destra, Kuzmanovic in mezzo al campo e Milito a fare coppia con Palacio.
L'Inter parte forte (direi quasi a sorpresa) e si rende subito pericolosa con Palacio e Milito. Il Trenza prende la mira e centra un palo clamoroso al 13esimo con un preciso diagonale. Dopo appena un minuto il Principe scalda i guantoni di Neto, che salva i suoi con un buon riflesso. La pressione nerazzurra aumenta con il passare dei minuti e la squadra di Montella concede diversi spazi in ripartenza.
Milito ci prova ancora con un bel guizzo in area, ma trova soltanto l'esterno della rete. La rete del vantaggio arriva al 34esimo con Palacio, che ritrova la via del goal finalizzando un bell'assist di Guarin con buona freddezza davanti a Neto. La squadra viola cresce a pochi minuti dall'intervallo e si rende pericolosa con il sinistro di Vargas, respinto bene in angolo da Handanovic.

ENNESIMA DEBACLE O DEFINITIVO RILANCIO?

Belfodil, Kovacic e Icardi me li sono trovati, ma non è questo il problema. L’allenatore deve valorizzare la propria rosa coi giovani e coi meno giovani. Ma, in una piazza come l’Inter, i giovani devono imparare a capire che c’è una pressione e una responsabilità diversa. Guardate la Juventus che ha vinto gli ultimi due scudetti: quanti giovani ha fatto giocare? Bisogna considerare poi che ci sono i valori: ci sono giovani fuoriclasse già abituati a certi valori e altri che vanno formati”.
Ecco, ripartiamo da qui. Dalle “belle” parole che il nostro tecnico ha avuto nei confronti dei giovani in questa settimana. Ripartiamo da qui perché credo che questo passaggio più di ogni cosa detta o fatta negli ultimi mesi dal tecnico livornese, rende l’idea di chi ci siamo messi in casa. E se pensiamo che la politica di Thohir è (anzi, direi sarebbe) quella di puntare sui giovani credo che nessuno più di Mazzarri sia l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. Del resto, non dimentichiamoci che dopo la pessima figuraccia rimediata allo Juventus Stadium il buon Walter ebbe la faccia tosta di addossare le colpe a Kovacic.

venerdì 14 febbraio 2014

Palla al Centro. FIRENZE, LEVERKUSEN, SIVIGLIA: SFIDE PER L'EUROPA

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Fiorentina-Inter è il match clou di questo turno di Serie A. In Germania sfida tra Leverkusen e Schalke, mentre in Olanda occhio al ritorno di Marco Van Basten ad Amsterdam.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 24^ Giornata
La sfida tra Fiorentina e Inter è il piatto forte del weekend. Sfida agevole per la Juventus che ospita il Chievo. Il Napoli fa visita al Sassuolo mentre la Roma ospita la Sampdoria. In ottica Europa interessante la sfida tra Verona e Torino.
Venerdì 14 Febbraio ore 20.45
MILAN-BOLOGNA
Il Bologna ha fatto visita a San Siro 66 volte: 37 successi milanisti , 12 rossoblu e 17 pareggi. Gli emiliani non vincono dal 2008, quando a regalare i tre punti ci pensarono Di Vaio e Valiani.
Sabato 15 Febbraio ore 20.45
FIORENTINA-INTER
Fiorentina e Inter si sono affrontate 75 volte all’Artemio Franchi di Firenze: in 26 occasioni sono stati i viola ad assicurarsi la massima posta in palio, per 32 volte le due squadre si sono equamente divise la posta in palio. mentre i nerazzurri hanno potuto festeggiare il successo lontano da San Siro per 17 volte, (4 nelle ultime 10 partite disputate tra le due squadre).

giovedì 13 febbraio 2014

NAPOLI-FIORENTINA: ECCO LA FINALE (inedita) DI COPPA ITALIA

Saranno Napoli e Fiorentina a contendersi la Coppa Italia 2014, la sessantasettesima della storia. L’atto finale, salvo cambiamenti, andrà in scena sabato 3 maggio a Roma. Rimane comunque in dubbio la data (l’alternativa è mercoledì 7) e molto dipenderà anche dal cammino di Napoli e Fiorentina in Europa League (il primo maggio c’è la semifinale del torneo europeo).
Il cammino del Napoli nell’edizione 2013-2014 è iniziato con il 3-1 sull’Atalanta negli ottavi, ai quarti è servito un gol di Higuain per sbarazzarsi della Lazio mentre in semifinale ha superato, non senza qualche difficoltà la Roma. Sconfitti 3-2 all’Olimpico, i partenopei sono stati bravi a ribaltare il risultato con un perentorio 3-0.
La Fiorentina invece negli ottavi ha incrociato il Chievo battendolo con un secco 2-0. Derby toscano ai quarti contro il Siena, battuto 2-1. In semifinale i viola hanno trovato l’Udinese giustiziere delle milanesi (Inter battuta 1-0 agli ottavi mentre nei quarti ha vinto 2-1 contro il Milan).

mercoledì 12 febbraio 2014

MINALA, MA CHI CI CREDE CHE ABBIA 17 ANNI?

Curiosa la vicenda che negli ultimi giorni sta vedendo coinvolto suo malgrado Joseph Milana, giovane calciatore camerunense della Primavera laziale. Ed è proprio su quel ”giovane calciatore” che si sviluppa la storia.
Il 17enne centrocampista biancoceleste domenica scorsa in occasione del derby assapora la gioia di venire convocato da Reja per il derby contro la Roma. Alla fine il giocatore va in tribuna ma rimane comunque la soddisfazione di essere stato convocato in prima squadra.

Ma l’indomani si scatena la polemica, aizzata in particolare dai media africani: impossibile che quel ragazzo abbia 17 anni. In effetti guardando una sua foto porsi il dubbio è perlomeno lecito. Il suo passaporto camerunense e la carta d'identità italiana riportano come data di nascita il 24 agosto 1996, ma rispetto ai suoi compagni di squadra ha un fisico già formato e un viso che non sembra quello di un ragazzo che ancora deve compiere 18 anni. La scintilla innescata dai media africani divampa in un attimo, complice anche il web.

martedì 11 febbraio 2014

SARA' BRANCA A PAGARE PER LE COLPE DI TUTTI?

Finalmente. Questo il pensiero di quasi tutto il popolo nerazzurro quando sabato mattina è stata data la notizia ufficiale del licenziamento di Marco Branca.
Finalmente. Come se la causa di tutti i nostri disastri negli ultimi anni fosse solo ed esclusivamente l’ormai ex Direttore Sportivo. Mettiamo in chiaro una cosa sin da subito: anche io sono soddisfatto del fatto che Branca sia stato allontanato. Negli ultimi tempi ha fatto più di un errore e credo che avesse perso un po’ la bussola (il famoso caso Forlan credo che parli da solo). Ciò non toglie che in 10 anni di Inter ha fatto anche cose positive che non vanno dimenticate. Come prendere un 24enne Cambiasso a parametro zero o l’acquisto di gente come Maicon, Julio Cesar, il doppio affare Milito-Thiago Motta, lo scambio Ibrahimovic-Eto’o più soldi e via discorrendo.

Diciamo che fino all’apoteosi del Triplete il bilancio della “gestione” Branca era tutto sommato in positivo. E anche nell’immediato post-Mourinho non si mosse così male con l’ingaggio di Rafa Benitez come nuovo allenatore nerazzurro (indigesto ai più, ma in quel momento non c’era alternativa migliore sulla piazza) e l’acquisto di gente come Coutinho su cui si sarebbe potuto fondare un ricambio generazionale (e se qualcuno pensa ancora che il giovane brasiliano fosse un flop guardate cosa sta facendo a Liverpool).

lunedì 10 febbraio 2014

TRE PUNTI E VIA (ma quanto è lunga la strada...)

Una rondine non fa primavera. E vincere una partita non vuol dir aver risolto tutti i nostri problemi. Anche perché stiamo parlando di una vittoria arrivata al termine di una gara giocata bene ma non certo esaltante.
Aver chiuso il Sassuolo nella sua metà campo è servito a poco visto che alla fine siamo riusciti a vincere solo grazie ad un gol di un difensore (da quanto tempo non segna un centrocampista o un attaccante?) arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Certi giorni (o se preferite, certe sere) l’importante è portare a casa il bottino ed è quello che abbiamo fatto ieri sera. Servivano i tre punti. Per il morale, per la classifica, per scacciare questo alone di sventura che ci perseguitava. Servivano i tre punti e li abbiamo conquistati. Punto.

Per tutto il resto vale il discorso dei concorsi a premi: ritenta sarai più fortunato. A partire dalla formazione. Samuel, per esempio, ha giocato un’ottima gara ed è grazie a lui che abbiamo portato a casa la vittoria, ma a fine anno se ne andrà.

domenica 9 febbraio 2014

INTER, ECCO FINALMENTE I TRE PUNTI

Serie A 2013-2014 – 23^ Giornata
INTER - SASSUOLO 1 - 0
49’ SAMUEL

INTER (3-5-2): Handanovic; Rolando, Samuel (35' st Campagnaro), Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Kuzmanovic (39' st Taider), Hernanes, Nagatomo; Palacio, Milito (21' st Botta).
In panchina: Castellazzi, Carrizo, Zanetti, Andreolli, Icardi, Kovacic, Mudingayi, Ranocchia, D'Ambrosio.
Allenatore: Mazzarri
SASSUOLO (3-5-2): Pegolo; Bianco (29' st Missiroli), Cannavaro, Ariaudo; Rosi, Brighi, Marrone, Biondini (23' st Chibsah), Longhi; Floccari (35' st Floro Flores), Berardi.
In panchina: Pomini, Polito, Pucino, Antei, Zaza, Sansone, Gazzola, Farias, Ziegler.
Allenatore: Malesani
ARBITRO: Peruzzo di Schio

Dopo 49 giorni l’Inter conquista i tre punti. La tanto sospirata prima vittoria del nuovo anno arriva al termine di una gara tutto sommato buona anche se Mazzarri avrà ancora molto da lavorare.
Il tecnico livornese conferma gli uomini ipotizzati alla vigilia con Samuel in mezzo alla difesa, Kuzmanovic a centrocampo e Jonathna che vince il ballottaggio con D’Ambrosio.
Il primo tempo corre via senza particolari sussulti. Guarin si fa deviare un tiro da Pegolo mentre Hernanes, all’esordio in nerazzurro, manda di poco alto con un tiro da fuori area.
Il Sassuolo risponde con Berardi su punizione. Handanovic è chiamato ad una parata impegnativa.
I minuti finali sono incandescenti. Per due volte Palacio offre l’assist decisivo a Milito e per due volte il Principe si fa ipnotizzare da Pegolo.
Finisce qui un primo tempo che ha mostrato un’Inter abbastanza in palla, nonostante non riesca ad essere pericolosa sotto porta come dovrebbe.

L’ULTIMA CHIAMATA PER RISOLLEVARSI

Se fossimo all’aeroporto o in una stazione ferroviaria la sfida di stasera tra Inter e Sassuolo sarebbe la classica “ultima chiamata”. Avete presente? “Dlin Dlon” e poi una voce femminile annuncia che il treno o l’aereo sta partendo e i passeggeri sono pregati di affrettarsi ad imbarcarsi.
Se invece fossimo nel nostro letto in una mattina qualsiasi (non di domenica, per carità) la sfida di San Siro sarebbe l’ultimo trillo della sveglia. Quel suono oltre la quale o ti alzi per affrontare un’altra giornata di lavoro/studio oppure rischi di essere in ritardo, in clamoroso ritardo.
Se fossimo stati più prevenuti e attenti quando arriva il “dlin dlon” dell’aeroporto noi saremmo già seduti sull’aereo e non dovremmo affannosamente avviarci verso l’imbarco. Oppure quando suona la sveglia saremmo già sotto la doccia. Invece siamo in ritardo e quindi dobbiamo affrettarci se non vogliamo perdere l’aereo o arrivare tardi.
Fuor di metafora, la sfida contro il Sassuolo questa sera rappresenta sicuramente uno snodo cruciale per la nostra stagione.

sabato 8 febbraio 2014

BRANCA-INTER: E' DIVORZIO !!! (Finalmente...)

F.C. Internazionale comunica che la Società ed il sig. Marco Branca hanno di comune accordo risolto il loro rapporto di lavoro.
F.C. Internazionale ha quindi affidato la responsabilità dell'Area Tecnica al Direttore Sportivo Piero Ausilio, che opererà a diretto riporto del Direttore Generale Marco Fassone.
La Società ringrazia Marco Branca per il prezioso contributo fornito, come calciatore prima e come dirigente poi, e gli formula i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera. Il sig. Marco Branca, a sua volta, ringrazia la Società per le opportunità avute in questi anni e per i prestigiosi risultati raggiunti formulando alla stessa i migliori auguri per un futuro altrettanto ricco di soddisfazioni. (Inter.it)

La notizia che tutto il popolo nerazzurro aspettava con trepidazione è finalmente arrivata in un freddo (almeno dalle mie parti) sabato di febbraio. L’Inter finalmente si è liberata di un pesante fardello come Branca (sebbene non fosse solo lui il problema dell’Inter intesa come dirigenza e come squadra).

Palla al Centro. ROMA: CHE DERBY!!! LIVERPOOL-MONACO: CHE SFIDE!!!

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Derby a Roma e Lisbona, sfide al vertice in Inghilterra e Francia. Ecco il piatto ricco del weekend.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 23^ Giornata
La sfida principale è senza ombra di dubbio il derby romano domani pomeriggio. Ma anche la sfida di stasera tra Napoli e Milan promette emozioni. La capolista Juventus va a Verona mentre l’Inter chiude la giornata ospitando il Sassuolo.

Sabato 8 Febbraio ore 18

FIORENTINA-ATALANTA

UDINESE-CHIEVO

Sabato 8 Febbraio ore 20.45

NAPOLI-MILAN

mercoledì 5 febbraio 2014

DELIRIO MOGGI "JUVE-INTER NON E' PIU' DERBY D'ITALIA" (e ne ha anche per Hernanes e Mazzarri)

“Basta un po’ di zucchero e la pillola va giù”. Cantava Mary Poppins. Ma non sempre lo zucchero è sufficiente per mandare giù certe pillole. Se non ci credete, chiedete a tal Moggi Luciano, che a distanza di sette anni ancora non si capacità del fatto che il suo bel castello mafioso è stato buttato giù e continua a sparare cazzate facendole passare per sentenze (resto del parere che la colpa non è sua ma di chi glielo permette). E ora che sua odiata Inter non se la passa troppo bene figuriamoci se non perdeva occasione per sguazzarci dentro.
Iniza col sentenziare che Juventus-Inter “non si può più chiamare derby d’Italia. Brera intese definirla così perché a quel tempo Juve e Inter erano le migliori mentre adesso c’è solo “la” migliore, la Juventus. Dell’Inter invece si sono perdute le traccie appena finita l’onda lunga di Calciopoli: oggi è a 26 punti dalla Juve, nel suo alveare normale pre-2006. Più giusto sarebbe adesso chiamare derby d’Italia Juventus-Roma o Juventus-Napoli”. Se sentite dei rumori cupi state tranquilli, è Brera che si sta rivoltando nella tomba.

martedì 4 febbraio 2014

CELLINO MADE IN ENGLAND: ACQUISTA IL LEEDS

Massimo Cellino sbarca in Inghilterra. Dopo aver visto svanire l’affare per l’acquisto del West Ham nel 2010, il patron del Cagliari ha rilevato in questi giorni il pacchetto di maggioranza del Leeds United, squadra che milita nella Championship. L’affare si è praticamente chiuso a fine gennaio, ma l'ufficializzazione è arrivata soltanto adesso, direttamente dal club inglese, dopo che è stato formalizzato il via libera della Football Leagues's Owners and Directors Test, la commissione incaricata di valutare la solidità, anche finanziaria, di chi investe nei club britannici (per pacchetti di almeno il 10%).
La Gulf Finance House, attuale azionista di maggioranza del Leeds, ha annunciato di aver ceduto il 75% delle quote societarie alla Eleonora Sport Ltd, compagnia a cui fa capo lo stesso Cellino. L’accordo è stato trovato sulla base di circa 50-60 milioni di euro da versare in due tranche: la prima in contanti, la seconda in fondi azionari, il tutto nell’arco dei prossimi due anni.
L'ambizione è quella di sostenere il Leeds finanziariamente e per portarlo in Premier League, con la convinzione che il club possa competere nel massimo campionato.

lunedì 3 febbraio 2014

SIAMO TORNATI INDIETRO DI UN ANNO (o forse peggio...)

Se l’Inter non riesce a battere Chievo e Catania in casa, come possiamo pretendere che vada a Torino a battere la Juventus? Questo il succo di un quesito che in molti si sono posti prima, durante e dopo la gara di ieri sera.
In effetti se l’ultima in classifica arriva a Milano e ci mette in difficoltà e impensabile che si riesca ad andare in casa della capolista e gli si renda la vita difficile. Molti elogiano la Juventus, giustamente, ma credo che i bianconeri abbiano sudato di più in altre gare e che ieri sera hanno ottenuto il massimo risultato col minimo sforzo. Sia chiaro, non sto sminuendo la prestazione o la vittoria dei bianconeri, ma se la Juventus avesse giocato come sa fare probabilmente, per usare un’espressione di un mio amico, avremmo dovuto usare il pallottoliere.
Ma al di là del risultato credo che la prestazione dei nostri ragazzi sia stata a dir poco penosa. Perdere a Torino ci può stare e l’avevamo messo anche in preventivo. Ciò che forse non avevamo messo in preventivo è l’aver dato l’impressione di una squadra allo sbando, senza né arte né parte. Ho quasi avuto la sensazione che Mazzarri non avesse più in mano la situazione, che come Stramaccioni un anno fa lo spogliatoio gli remi contro. Per carità queste magari sono solo semplici sensazioni di un tifoso deluso, però non si può mai sapere.

domenica 2 febbraio 2014

TUTTO COME DA COPIONE, TRAVOLTI DA UNA BELLA JUVE

Serie A 2013-2014 – 22^ Giornata
JUVENTUS - INTER 3 - 1
15' Lichtsteiner - 47' Chiellini – 56’ Vidal - 72' ROLANDO

JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli (17' st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (37' st Isla), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente (41' st Vucinic).
A disp.: Rubinho, Vannucchi, Ogbonna, Peluso, Padoin, Marchisio, Pepe, Giovinco.
All.: Conte
INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, J. Jesus; Jonathan (13' st D'Ambrosio), Kovacic (21' st Botta), Kuzmanovic (10' st Milito), Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio.
A disp.: Carrizo, Castellazzi, Ranocchia, Zanetti, Andreolli, Mudingayi, Samuel, Icardi.
All.: Mazzarri.
Arbitro: Rocchi di Firenze

Non è successo. Contro la Juventus l’Inter rimedia una sconfitta, frutto di una netta superiorità di gioco. La strada è tutta in salita per Mazzarri.
Il tecnico livornese torna all’antico, al 3-5-1-1 tanto caro. Campagnaro, Rolando e Juan Jesus in difesa, Jonathan e Nagatomo esterni di centrocampo, Taider, Kuzmanovic e Kovacic in mezzo e Alvarez dietro l’unica punta Palacio. Risultato? Partita a senso unico, Juventus padrona del campo e Inter in sofferenza. Già dopo 3 minuti Handanovic è chiamato a fare gli straordinari su Tevez, salvando due volte la propria porta.
Ma al quarto d’ora i bianconeri passano in vantaggio, cross pennellato di Pirlo, Kovacic si perde Lichsteiner che si inserisce in mezzo e lo svizzero di testa supera indisturbato Handanovic. Juventus in vantaggio. La reazione dell’Inter è pressoché nulla. Palacio là davanti è troppo isolato, Alvarez svaria da destra a sinistra senza rendersi pericoloso, Kovacic si rende poco utile, sulle fasce Jonathan e Nagatomo sono in difficoltà.

NON SUCCEDE MA SE SUCCEDE…

Sono tranquillo. Non so voi ma io sono abbastanza tranquillo. E’ una situazione nuova considerando che fra 18 ore circa si giocherà Juventus-Inter e in generale attendo con ben altri stati d’animo questa sfida.
Stavolta invece sono tranquillo. Probabilmente è la calma di chi sa che abbiamo ben poco da perdere. I grandi favoriti sono loro, il distacco abissale tra le due squadre in classifica (23 punti, mai successo che si arrivasse alla sfida di ritorno con simile distacco) non permette di fare voli pindarici. Certo la speranza e il sogno sono quelli di andare lì e fargli un mazzo così, ma, credo, siamo comunque preparati psicologicamente alla sconfitta.

Tanto più che, come se non bastasse già la differenza tecnica fra le due squadre, l’arbitro che è stato designato per dirigere la gara è una “simpatica” vecchia conoscenza per il popolo nerazzurro: tale Rocchi Gianluca da Firenze. Vi dice qualcosa questo nome? Potrei farvi un elenco dei misfatti che ha combinato questo signorino ogni qualvolta ha arbitrato l’Inter, ma mi limito a citarne solo un paio. Quel famoso derby di 4 anni fa quando i nerazzurri vinsero 2-0 nonostante fossero rimasti in 9 e quel Inter-Napoli dell’ottobre 2011 in cui gli ospiti, grazie anche alla complicità dell’arbitro Rocchi, portarono a casa il bottino pieno.

sabato 1 febbraio 2014

Palla al Centro. JUVE-INTER E CITY-CHELSEA INFIAMMANO IL WEEKEND

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Il derby d’Italia e il Monday Night in Inghilterra sono i piatti forti di un weekend che propone anche il Derby della Lanterna e la sfida al vertice in serie B.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 22^ Giornata
Grande attesa per la supersfida di domenica sera tra Juventus e Inter con la capolista super favorita. La Roma ospita il Parma mentre il Napoli va a Bergamo. Sfida in odor d’Europa tra Milan e Torino mentre Catania e Livorno si giocano tre punti preziosi per la salvezza. Il turno si chiuderà lunedì sera col derby della Lanterna rinviato su pressione delle tifoserie.
Sabato 1 Febbraio ore 18
BOLOGNA-UDINESE
Sabato 1 Febbraio ore 20.45
CAGLIARI-FIORENTINA
MILAN-TORINO