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lunedì 30 aprile 2012

L'EFFETTO-STRAMACCIONI SULLA CORSA AL TERZO POSTO

Se la lotta scudetto è ormai decisa (difficile pensare che la Juventus, considerando anche l’agevole calendario, butti via il vantaggio di tre punti) e quella per la salvezza è un duello Genoa-Lecce su cui peserà il verdetto del campo e quello del processo per il calcio scommesse, è la corsa per il terzo posto quella che promette più emozioni e colpi di scena.
Inter, Lazio, Napoli e Udinese (in rigoroso ordine alfabetico) sono appaiate a 55 punti e nei 270 minuti finali si giocheranno le proprie chance di conquistare il gradino più basso del podio che vorrebbe dire Champions League.
Quando un mese fa Stramaccioni prese in mano le redini dell’Inter, la squadra nerazzurra era ottava in classifica, a 10 punti dalla Lazio terza, a 7 punti da Napoli e Udinese, a 3 dalla Roma e ad uno del Catania che addirittura ci aveva superato. In sei gare abbiamo recuperato 10 punti alla Lazio, 9 al Catania, 7 a Napoli, Udinese e Roma. Merito della cura Stramaccioni bravo a ridare fiducia a questo gruppo. Aldilà dei risultati (14 punti in sei gare sono un bottino niente male per un esordiente assoluto in Serie A), bisogna rendere merito al tecnico romano che nonostante la giovane età ha saputo imporre il proprio credo.

domenica 29 aprile 2012

INTER, VITTORIA CON VISTA CHAMPIONS

Serie A 2011-2012 – 35^ Giornata
INTER - CESENA 2 - 1
57' Ceccarelli - 59' OBI – 72’ ZARATE

INTER (4-3-2-1) Castellazzi; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Obi; Alvarez (dal ’21’ s.t. Zarate), Sneijder (dal ’35’ s.t. Poli); Pazzini (dal ’15’ s.t. Milito)
A disp.: Orlandoni, Cordoba, Faraoni, Forlan.
All.: Stramaccioni
CESENA (5-3-1-1) Antonioli; Ceccarelli (dal ’40’ s.t. Djokovic), Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Comotto (dal ’19’ s.t. Martinho); Santana, Guana, Parolo; Mutu (dal ’30’ s.t. Lolli); Iaquinta .
A disp.: Ravaglia, Rossi, Arrigoni, Malonga.
All.: Beretta
Arbitro: Romeo

Con qualche affanno l’Inter porta a casa la vittoria contro il Cesena e vede il terzo posto. Stramaccioni rilancia Pazzini dal primo minuto al posto di Milito mentre a centrocampo Obi e Guarin affiancano Cambiasso, in porta Castellazzi sostituisce Julio Cesar alle prese con un problema al gomito.
Con i romagnoli ormai retrocessi è l’Inter a dover fare la partita. I nerazzurri sono padroni del campo, fanno girare palla, costruiscono molto ma sono imprecisi nei metri finali. E nelle rare occasioni in cui inquadrano la porta trovano in Antonioli un avversario insuperabile. Nonostante gli sforzi i nerazzurri non riescono a sbloccare la gara nel primo tempo.
Ad inizio ripresa arriva la doccia fredda, contropiede del Cesena che coglie impreparata la difesa nerazzurra e Ceccarelli infila Castellazzi. A sorpresa è il Cesena a trovarsi in vantaggio. Vantaggio che però dura solo due minuti. Sul tiro di Obi c’è la deviazione decisiva di Von Bergen che spiazza Antonioli. Ristabilita la parità, l’Inter prova a trovare il colpo vincente.

sabato 28 aprile 2012

Palla Al Centro. MANCHESTER, IL DERBY VALE IL TITOLO

PALLA AL CENTRO Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Sfida scudetto e corsa Champions League che entrano nel vivo. A Manchester il derby vale il titolo. Zenit, Ajax e Porto pronte alla festa per il titolo, ormai ad un passo.

aTutti I Risultati in TEMPO REALE`
Serie A – 35^ Giornata Risultati LIVE
Continua la sfida a distanza fra Juventus e Milan attese dalle trasferte di Novara e Siena. Entra nel vivo la corsa di Champions League con gli scontri diretti tra Roma-Napoli e Udinese-Lazio che potrebbero favorire l’Inter che ospita il Cesena.
Sabato 28 aprile ore 18
CAGLIARI-CHIEVO
PALERMO-CATANIA
Sabato 28 aprile ore 20:45
ROMA-NAPOLI
Domenica 29 aprile ore 12:30
BOLOGNA-GENOA

venerdì 27 aprile 2012

GUARDIOLA-BARCELLONA: E' DIVORZIO. E ORA MORATTI SPERA

"Pep Guardiola non sarà più l'allenatore del Barcellona per la prossima stagione". Ad annunciarlo è il presidente blaugrana Sandro Rosell alle 13.38 nel cuore del Camp Nou, mentre Guardiola alla sua destra, scuro in volto, aspetta il suo turno per esporre le sue intenzioni.
"Lascio perché sono stanco - ha detto Pep - Non credo di aver voglia di allenare subito".
"Non è una sensazione facile per me, ma proverò comunque a spiegare come mi sento - le prime parole di un Guardiola visibilmente emozionato - Mi spiace per l'incertezza e per aver creato qualche problema alle persone che stimo. A ottobre e a dicembre avevo già parlato con il presidente e con la direzione della mia possibile decisione. Ma non potevo comunicarlo ai giocatori, c'erano ancora tante competizioni importanti e c'era tanto da fare. Ho potuto prendere questa decisione con calma, non avrei mai voluto creare problemi all'ambiente: quattro anni sono un'eternità, questa è sempre stata casa mia. Sono stato un giocatore del Barcellona prima di diventare allenatore. Sono stanco, è il momento di lasciare. Ma sono contento e orgoglioso di quanto fatto. Non credo di aver voglia di ricominciare subito ad allenare. Come hanno reagito i giocatori? Mi hanno trattato malissimo..."

giovedì 26 aprile 2012

DA PEP A MOU, STORIA DI UN TRIPLETE PERSONALE

Barcellona eliminato, Inter vittoriosa a Udine, Real Madrid eliminato. Se martedì pomeriggio mi avessero detto che si sarebbero verificato questi tre eventi contemporaneamente non ci avrei creduto. Se fossero arrivate anche le vittorie di Cesena e Genoa sarebbe stato perfetto, ma a quel punto sarebbe stato chiedere troppo.
Tutto è iniziato martedì. Il Barcellona a pochi secondi dalla fine del primo tempo aveva la qualificazione in mano. Poi è arrivato il gol di Ramires, un secondo tempo di barricate da parte del Chelsea che ha fatto storcere il naso agli esteti del calcio e l’eliminazione del Barcellona.
Una precisazione. Io sono simpatizzante del Barcellona, ho visitato la città catalana 15 anni fa e conto anche di tornarci prima o poi. Però questo dominio blaugrana mi aveva stancato e annoiato, questa deificazione (si può dire deificazione?) di Messi mi irrita (la Pulce è un grandissimo giocatore ma i fuoriclasse sono altri) e la trovo esagerata. Quindi l’eliminazione del Barca non mi dispiace affatto.

mercoledì 25 aprile 2012

APOTEOSI BAYERN, E' FINALE !!!

Champions League 2011-2012 – Ritorno della Semifinale
REAL MADRID-BAYERN 3-4 d.c.r. (2-1 al 120') 6’ Ronaldo (rig.) – 14’ Ronaldo – 27’ Robben (rig.)
SEQUENZA RIGORI: Alaba (gol), Ronaldo (parato), Gomez (gol), Kakà (parato), Kroos (parato), Xabi Alonso (gol), Lahm (parato), Ramos (fuori), Schweinsteiger (gol).

Dopo 120 minuti tiratissimi e 10 rigori in cui i veri protagonisti sono stati i portieri, il Bayern Monaco riesce a spuntarla sul Real Madrid e a conquistare la finale che disputerà in casa e che Rudy, se manterrà le promesse, andrà a piedi fino a Monaco di Baviera per seguire (e magari ci farà anche un accurato reportage).
Eppure la partita si era messa bene per il Real Madrid che dopo 6 minuti trovava già il gol qualificazione. Su tiro al volo di Benzema, Alaba in caduta toccava la palla col braccio. Rigore. Dal dischetto Cristiano Ronaldo segnava l’1-0 che significa qualificazione. Qualificazione che era quasi in cassaforte al minuto 14 quando lo stesso Cristiano Ronaldo segnava il raddoppio. 2-0, risultato e qualificazione praticamente in tasca. Ma, come ieri sera, anche stasera una partita in discesa per i padroni di casa diventa all’improvviso in salita. Al minuto 27 infatti su cross di Lahm, Gomez veniva atterrato in area da Pepe. Rigore per i tedeschi. Dal dischetto Robben segnava il 2-1. La partita, che fino a quel momento era saldamente in mano del Real Madrid, cambia totalmente volto.

SNEIJDER RILANCIA LE SPERANZE DI TERZO POSTO

Serie A 2011-2012 – 33^ Giornata (recupero)
UDINESE -INTER 1 - 3
6' Danilo - 10' SNEIJDER - 28' SNEIJDER - 37' ALVAREZ

UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta (15' st Pereyra), Pinzi, Pazienza (32' st Torje), Asamoah, Armero (15' st Pasquale); Floro Flores, Di Natale.
A disposizione: Padelli, Barreto, Abdi, Ekstrand.
All.: Guidolin
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Stankovic, Cambiasso; Alvarez (21' st Obi), Sneijder (41' st Poli); Milito (40' st Zarate).
A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Pazzini, Faraoni.
All.: Stramaccioni
Arbitro: Banti

Prestazione di carattere dell’Inter che a Udine si impone contro la squadra di casa e dà un forte segnale in chiave corsa al terzo posto.
Stramaccioni deve fare a meno di Chivu e Zanetti (incredibile ma vero) e lascia a casa anche Forlan (era ora…). L’Inter si schiera con l’inedito 4-3-2-1, Maicon, Lucio, Ranocchia e Nagatomo in difesa, Guarin (preferito ad Obi e Poli) a centrocampo con Cambiasso e Stankovic (promosso capitano) mentre in attacco escluso a sorpresa Zarate con Alvarez e Sneijder che giocano dietro a Milito.
Partenza da brivido per i nerazzurri. Dopo 5 minuti, rabona di Di Natale, Armero anticipa Maicon e dà palla a Danilo che dal limite tira in porta, il pallone sbatte sul palo alla destra di Julio Cesar e si insacca in rete. 1-0 per l’Udinese. L’Inter però riesce a trovare il pareggio in pochi minuti. Milito per Sneijder che dal limite fa partire in tiro non irresistibile su cui Handanovic goffamente non arriva: 1-1. L’Inter acquista sicurezza e prima della mezzora trova il gol del vantaggio.

martedì 24 aprile 2012

EROICO CHELSEA (come l'Inter), BARCA KO: E’ FINALE

Champions League 2011-2012 – Ritorno della Semifinale
BARCELLONA-CHELSEA 2-2 35' Busquets - 43' Iniesta – 46'pt Ramires – 92’ Torres
Come quel mercoledì di due anni fa. Il Barcellona in casa che deve recuperare il risultato, la squadra avversaria che fa le barricate, poi l’espulsione per la squadra avversaria che sembra possa aprire le porte al trionfo Barcellona. E invece in 10 contro 11 la squadra avversaria porta a casa la pellaccia e approda in finale.
Due anni fa la squadra avversaria si chiamava Inter, questa volta si chiama Chelsea ma il risultato non cambia. La partita si mette benone per il Barcellona negli ultimi 10 minuti del primo tempo. Al 35esimo Busquets infila l’1-0, al 37esimo Terry viene espulso per una ginocchiata nella schiena a Sanchez a palla lontana, al 43esimo Iniesta segna il raddoppio. Per il Chelsea è notte fonda, il Barcellona è avviato ad una vittoria di goleada ma nel recupero del primo tempo…
(ve lo racconto come l’ho vissuto io dal salotto di casa). Il telecronista dice “Partita ancora aperta, con un gol il Chelsea sarebbe qualificato”. Io guardo i miei amici di divano e dico “See, buonanotte. In dieci contro il Barcellona quando lo fai un gol?” “Praticamente impossibile” mi fa eco Juan.

lunedì 23 aprile 2012

GENOVA, SE IL CALCIO SI PIEGA AL VOLERE DEI FALSI TIFOSI

"Fra una settimana, quando si ripartirà, Piermario Morosini, morto a 25 anni su un campo di calcio sarà già un ricordo ed una triste emozione ormai superata."
No, non sono stato profetico. Semplicemente dopo più di 20 anni da appassionato di calcio ho iniziato a capire come vanno a finire certe situazioni e soprattutto a capire che le disgrazie si dimenticano presto e alla prima occasione si torna alla solita vita.
A distanza di una settimana dalla commozione e dal dolore per la morte di un ragazzo eccoci tornato al peggio del calcio.
Quello che è successo ieri pomeriggio a Genova con i tifosi rossoblu che hanno impedito lo svolgimento della gara per 50 minuti circa è inqualificabile. Come spesso è inqualificabile tutto ciò che fanno i soliti 20-30 deficienti che si spacciano per ultrà. E’ triste ammetterlo ma ormai il calcio è vittima di questi pseudo-tifosi che sono convinti che siano loro a decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato. E del resto l’atteggiamento delle società e dei giocatori non fa che avvalorare la loro convinzione.
Quando ieri pomeriggio comodamente sul divano ho visto i giocatori del Genoa sfilarsi ad uno ad uno le maglie e Marco Rossi raccoglierle e quasi consegnargliele avrei voluto essere lì in mezzo in campo per poter sputare ad uno ad uno negli occhi dei calciatori rossoblu.

domenica 22 aprile 2012

VUOTO ASSOLUTO, ALTRI DUE PUNTI PERSI (meritatamente)

Serie A 2011-2012 – 34^ Giornata
FIORENTINA - INTER 0 - 0

FIORENTINA (3-5-2): Boruc; Camporese, Natali, Nastasic; Cassani, Behrami (22' st Salifu), Kharja, Lazzari, Pasqual; Cerci, Ljajic (27' st Acosty).
A disposizione: Neto, Gamberini, De Silvestri, Olivera, Montolivo.
All.: Rossi.
INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu (36' st Ranocchia), Zanetti (1' st Nagatomo); Cambiasso, Poli; Forlan (9' st Sneijder), Alvarez, Zarate; Milito.
A disposizione: Castellazzi, Guarin, Stankovic, Pazzini.
All.: Stramaccioni.
Arbitro: Valeri

L’Inter butta via altri due punti in una partita che avrebbe potuto portare a casa tranquillamente. Stramaccioni schiera un’Inter offensiva con Forlan, Alvarez e Zarate dietro Milito, a centrocampo Poli affianca Cambiasso mentre in difesa si rivede Maicon sulla destra con capitan Zanetti sula sinistra e Chivu centrale al fianco di Lucio.
Dall’altro lato una Fiorentina con tante assenze (tra gli altri Jovetic, Montolivo, Amauri e Gamberini) e una coppia d’attacco Cerci e Ljajic.
Lo schieramento offensivo nerazzurro fa pensare ad una partita d’assalto e invece il primo tempo non succede nulla. Il vuoto assoluto dove prevale la noia e dà ragione a chi ha preferito il pranzo domenicale alla partita.
Ad inizio ripresa Nagatomo sostituisce Zanetti che rimane negli spogliatoi per un infortunio. Il registro non cambia con le due squadre che non ri rendono pericolose mai. Stramaccioni prova ad inserire il rientrante Sneijder per Forlan, deludente come sempre, ma serve a poco.

sabato 21 aprile 2012

E DIVENTO' "CAMP MOU"!!! IL REAL ESPUGNA BARCELLONA

BARCELLONA-REAL MADRID 1-2 17' Khedira – 71’ Sanchez - 73' Cristiano Ronaldo
Colpo di scena al Camp Nou: il Real Madrid espugna il campo del Barcellona battendo 2-1 gli storici rivali a domicilio e mette una seria ipoteca sulla lotta per la Liga, allungando a +7 sui blaugrana a quattro giornate dal termine della stagione.
Il Barcellona non riesce mai a esprimere il suo gioco per la superba prestazione degli uomini di Mourinho. I blancos passano al 17' corner di Di Maria, colpo di testa di Pepe, sulla respinta corta di Valdes Puyol tergiversa e Khedira insacca. I blaugrana riescono a trovare il pareggio con Sanchez al 71'. Grande azione di Messi, Tello incrocia, sulla parata di Casillas si avventa Adriano che la ributta dentro per il tocco vincente di Sanchez. Parità ristabilita. Che però dura solo due minuti. Ozil innesca Ronaldo che trafigge Valdes. E’ il gol che fa calare il sipario sulla Liga.
Dopo che nell’ultimo mese il Barçellona aveva rosicchiato 6 punti alla squadra di Mourinho, nella partita più importante dell’anno, i blancos riescono ad ottenere i tre punti che valgono una buona fetta di scudetto.

Palla Al Centro. BARCELLONA-REAL MADRID, LA RESA DEI CONTI

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Supersfida Barcellona-Real Madrid in Spagna. Borussia Dortmund e Zenit Pietroburgo ad un passo dal titolo. Ostacolo Roma per la Juventus. E in Andorra…
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Serie A – 34^ Giornata Risultati LIVE
C’è l’ostacolo Roma sulla strada della Juventus capolista. I giallorossi, in piena corsa per la Champions League, proveranno a fermare i bianconeri e fare un regalo al Milan. Interessante anche la corsa per il terzo posto con cinque squadre in corsa e la lotta salvezza che vede coinvolte otto squadre, incluse Cesena e Novara ormai ad un passo dal baratro.
Sabato 21 aprile ore 18:00
CHIEVO-UDINESE
PARMA-CAGLIARI
Sabato 21 aprile ore 20:45
CATANIA-ATALANTA
NAPOLI-NOVARA
Domenica 22 aprile ore 12:30
FIORENTINA-INTER

venerdì 20 aprile 2012

SI' IO C'ERO (quell'indimenticabile serata di due anni fa)



Sì, io c’ero. C’ero quando Pedro segno il gol dell’1-0 per il Barcellona e io sprofondai nel divano pensando “ecco, ora finisce in disfatta”.
Sì, io c’ero. C’ero quando Sneijder pareggiò i conti e la speranza di portare a casa un pareggio diventò più viva.

giovedì 19 aprile 2012

SCOMMESSE E MUNTARI, ATTACCO (mediatico) ALL'INTER

Figuriamoci se non sarebbe successo. Si trattava di aspettare quando sarebbe successo ma sul fatto che potesse succedere non c’erano pochi dubbi.
Siamo usciti indenni dal ciclone Calciopoli (diciamoci la verità, alla luce dei fatti anche Juventus, Milan e le altre se la sono cavata) e questo non è andato giù e allora ogni occasione è buona per tirarci in ballo.
Prima con un fantomatico Calciopoli-bis ora con il calcio scommesse. Pare infatti che tra le parttie incriminate ci sia anche Napoli-Inter della scorsa stagione. Giusto per rinfrescare la memoria ai più distratti. Si trattava della penultima giornata, la partita finì 1-1, un pareggio che permise all’Inter di consolidare il secondo posto e al Napoli di conquistare la matematica qualificazione in Champions League. E’ stata una di quelle partite di fine stagione dove il risultato sta bene ad entrambe e c’è scarsa voglia di infierire e lottare. Partite così a fine stagione ce ne sono a bizzeffe.
In casa nerazzurra trapela una certa serenità e non potrebbe essere diversamente. Ma davvero è pensabile che i giocatori nerazzurri si siano venduti?

mercoledì 18 aprile 2012

MONOLOGO BARCELLONA, MA DROGBA BEFFA I BLAUGRANA

Champions League 2011-2012 – Andata della Semifinale
CHELSEA-BARCELLONA 1-0 46pt Drogba
Con una partita disputata prevalentemente in difesa e la bravura nel concretizzare una delle rarissime occasioni che gli capitano, il Chelsea vince l’andata della semifinale contro il Barcellona e fra una settimana in terra catalana avrà due risultati su tre a disposizione per volare a Monaco di Baviera.
Gli uomini di Di Matteo giocano chiusi in difesa lasciando al Barcellona il pallino del gioco. I blaugrana già dopo 5 minuti colpiscono una traversa con Sanchez e chiudono il primo tempo con una percentuale di possesso palla altissima: 75%. Un monologo blaugrana beffato però dal gol di Drogba in chiusura del primo tempo. E’ già il 46esimo quando Messi perde palla a centrocampo, Ramires vola via e mette al centro il pallone che Drogba spedisce alle spalle di Valdes.
Il registro non cambia nella ripresa con il Chelsea che attua un catenaccio all’italiana tutto difesa e contropiede e un Barcellona che non trova il gol del pareggio. Gli uomini di Guardiola vanno però vicino al colpaccio al 93esimo quando Pedro colpisce il palo e Busquets spara alto.

martedì 17 aprile 2012

SUPER BAYERN, DELUDENTE REAL. IL PRIMO ROUND E’ TEDESCO

Champions League 2011-2012 – Andata della Semifinale
BAYERN MONACO-REAL MADRID 2-1 17’ Ribery – 53’ Ozil – 90’ Gomez
Finalmente si ritorna a parlare di calcio giocato e lo si fa con una grande partita. Stasera Bayern Monaco e Real Madrid si sono affrontati nell’andata della prima semifinale della Champions League. Ad aver avuto la meglio sono stati i padroni di casa che hanno battuto per 2-1 gli uomini di Mourinho.
I bavaresi sono andati in vantaggio dopo 17 minuti. Calcio d’angolo. Palla ribattuta da Sergio Ramos, Ribery da dentro l'area scarica il suo destro su cui nulla può l’incolpevole Casillas.
Squadre lunghissime e una serie infinita di azioni da una parte e dall'altra che rendono la partita bellissima e da cardiopalma, giocata a mille all'ora. Due le occasioni più importanti, nel giro di un minuto: grande Neuer su Benzema e subito dopo altrettanto bravo Casillas su Gomez
Dopo otto minuti della ripresa arriva il pareggio madrileno. Ozil porta palla, serve Ronaldo che calcia fiacco su Neuer, la palla arriva a Benzema che si porta alla destra dell'area e crossare verso Ronaldo, che quasi perde il contatto con il pallone, ma recupera sulla linea e rimette al centro, dove Ozil è pronto e mette dentro senza problemi.

lunedì 16 aprile 2012

ADDIO A PETRINI, L'UNICO CAPACE DI DENUNCIARE IL MARCIO

Non verrà ricordato, né celebrato. Probabilmente neanche della sua morte si parlerà più di tanto. Hanno smesso di parlare di lui già da un po’. Da quando uscì con il suo libro “Nel fango del Dio pallone” dove raccontò senza mezzi termini tutto il marcio che circondava il mondo del calcio. E quando tocchi certi tasti sai già che ti farai molti nemici.
Carlo Petrini se ne è andato questa mattina nell’ospedale di Lucca. Era già malato da tempo, la sua vita era già stata segnata. In un’intervista di qualche anno fa dichiarò “Ho tumori al cervello, al rene e al polmone. Ho un glaucoma, sono cieco, mi hanno operato decine di volte e dovrei essere già morto da anni. Nel 2005 i medici mi diedero tre mesi di vita. E’ stato il calcio. Ne sono certo. Con le sue anfetamine in endovena da assumere prima della partita e i ritrovati sperimentali che ci facevano colare dalle labbra una bava verde e stare in piedi, ipereccitati, per tre giorni. Ci sentivamo onnipotenti. Stiamo cadendo come mosche”.
La sua carriera calcistica iniziò nel Genoa, passò poi al Milan di Nereo Rocco, al Torino dei primi anni '70 e infine al Bologna dove, nella stagione 1979-1980, lo scandalo calcioscommesse lo travolse in pieno volto. Non fu una vittima, anzi, lui era colpevole e pienamente consapevole di esserlo, per questo rimase in silenzio.

domenica 15 aprile 2012

SCENDERE IN CAMPO OGGI. PER ONORARE MOROSINI

E’ stata una domenica strana, malinconicamente vuota. Senza calcio, con il lutto nel cuore. Sarebbe stata una di quelle domeniche che riempi come sempre con le partite, i commenti, le critiche, le polemiche. Poi è arrivata la morte e niente di tutto ciò ha fatto parte di questa domenica. Doveva essere una domenica di silenzio, di riflessione, di lutto per un ragazzo morto a 25 anni su un campo di calcio.
Doveva. Perché lo show must go off non è valso per tutti. Ed è stato spiacevole fare zapping oggi pomeriggio e vedere che da più parti si è parlato del nulla. Un breve ricordo di Morosini e poi via alle polemiche, l’ambulanza arrivata in ritardo, la macchina che ostruiva il passaggio, il perenne quesito riguardo l’efficienza dei controlli medici in Italia.
E a nulla sono servite le parole del medico che per prima ha soccorso Morosini e che ha sostenuto che il giocatore era già morto sul campo e quei tre minuti di ritardo dell’ambulanza non avrebbero cambiato il corso delle cose.
Sono una persona fatalista, credo nel destino e nel fatto che se una cosa deve succedere succederà. Era destino che ieri pomeriggio Morosini doveva morire sul campo. E non sarebbe stata un’ambulanza o un defibrillatore a cambiare il destino.

sabato 14 aprile 2012

CALCIO SOTTO CHOC, MOROSINI MUORE IN CAMPO

Morire sul campo in un tragico sabato pomeriggio. Questo il triste destino di Piermario Morosini, giocatore del Livorno, che oggi pomeriggio a Pescara è morto a 26 anni nel corso di Pescara-Livorno.
Un'azione offensiva del Pescara, la corsa lontano dal pallone, e poi improvviso il crollo a terra sul vertice della propria area: è la terribile scena di cui è stato protagonista al 31' Piermario Morosini, centrocampista del Livorno. Il giocatore è caduto in avanti, faccia a terra, apparentemente in preda a convulsioni, e immediatamente le due panchine e il guardalinee hanno attirato l'attenzione dell'arbitro Baratta che ha fermato il gioco. L’immediato soccorso dei medici, l’arrivo dell’ambulanza, i tentativi di rianimarlo e poi la corsa all’ospedale. Dopo un paio di ore la triste notizia: Morosini è morto.
Ho visto la terribile sequenza degli ultimi minuti di vita di Morosini solo stasera. Sono rimasto scosso, quasi senza parole. Aveva già visto più volte le scene dei suoi compagni di squadra che rientravano negli spogliatoi piangendo e dei dirigenti disperati con le lacrime agli occhi e mi avevano lasciato senza fiato.

PALLA AL CENTRO. UDINESE-INTER VALE LA CHAMPIONS

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio

SERIE A – 33^ Giornata Risultati LIVE
Sabato 14 aprile ore 18.00
MILAN-GENOA
Sabato 14 aprile ore 20.45
UDINESE-INTER
Domenica 15 aprile ore 12:30
NOVARA-LAZIO
Domenica 15 aprile ore 15
ATALANTA-CHIEVO
CESENA-JUVENTUS
LECCE-NAPOLI
PALERMO-PARMA
SIENA-BOLOGNA

venerdì 13 aprile 2012

MONTPELLIER, LA FAVOLA CHE VUOLE BEFFARE IL PSG

Terminata l’egemonia del Lione, capace di vincere sette scudetti di fila dal 2002 al 2008, la Ligue 1 ha sempre cambiato padrone nelle ultime tre stagioni. Prima l’ha spuntata il Bordeaux di Cavenaghi, poi si è imposto il Marsiglia di Deschamps e nello scorso maggio è salito sul podio il Lilla di Hazard.
Uscito di scena il Lione dei record, è mancato un protagonista in grado di confermarsi al vertice. In Francia si è ricreato quell’equilibrio che aveva contraddistinto la chiusura degli Anni Novanta, quando il titolo, tra il 1994 e il 1999, fu conquistato addirittura da sei club: Paris Saint Germain, Nantes, Auxerre, Monaco, Lens e Bordeaux. E l’alternanza, in cima alla Ligue 1, sembra destinata a proseguire anche nel torneo attuale, considerando che la rivelazione Montpellier minaccia di sbriciolare i sogni del ricco Paris Saint Germain, guidato da Ancelotti e finanziato dagli sceicchi del Qatar.
La Francia si prepara a vivere un finale emozionante che mette in contrapposizione la favola del Montpellier e i milioni del Psg, che ha centrato solo due scudetti nella sua storia, l’ultimo dei quali nel 1994 con Weah, Ginola e Raì (fratello di Socrates).

giovedì 12 aprile 2012

I TANTI PUNTI PERSI E IL TERZO POSTO CHE NON VOGLIO

"Dopo queste partite, guardando la classifica mi girano le scatole. Con qualche punto in più potevamo essere in tutt'altra situazione. I sei punti regalati a Novara e Bologna in casa, i pareggi casalinghi con Palermo e Atalanta fino ai due punti persi col Cagliari sabato scorso. Bastava poco per essere altrove."
Bastava poco per essere altrove. Brother non ha tutti i torti e guardando la classifica in molti fanno lo stesso pensiero.
Noi possiamo conquistare il terzo posto...
Perché purtroppo di punti, soprattutto nel girone di ritorno, ne abbiamo buttati via parecchio. 11 quelli contati da Brother a cui ne aggiungerei altri 2-3. Per esempio a Lecce avremmo potuto strappare almeno un pareggio e col Catania in casa avremmo potuto fare altre tre punti. Totale 14 punti che sommati ai 48 che abbiamo sarebbero 62. A cinque punti dalla Juventus. Vabbè, ok sono stato troppo ottimista. Pretendo un passo da Inter 2006-07, no è troppo.
Ok, azzero tutto. Facciamo un altro tipo di calcolo. Dei 14 punti detti sopra, ipotizziamo di averne fatti la metà. Saremmo a 55, un punto in più della Lazio terza. Anche solo 5 di quei punti persi sarebbero stati sufficienti per essere in piena lotta per il terzo posto e di avere più chance, e di poterci permettere anche qualche passo falso (tipo pareggiare sabato a Udine).
E invece di punti ne abbiamo buttati a iosa e non escluderei che nelle restanti sei gare non butteremo via altri punti. Vabbè, la stagione è andata così. Certe stagioni gira tutto bene, altre un po’ meno. Sia nel primo che nel secondo caso ci metti molto del tuo, il resto lo aggiungono gli altri, buona sorte inclusa.

mercoledì 11 aprile 2012

DOPPIO MILITO, L’ILLUSIONE TERZO POSTO CONTINUA

Serie A 2011-2012 – 32^ Giornata
INTER - SIENA 2 - 1
6' D'Agostino - 42' MILITO - 81’ MILITO (rig.)

INTER (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel (38' pt Nagatomo), Chivu; Cambiasso, Stankovic, Obi (23' st Poli); Alvarez (32' st PazzinI), Milito, Zarate.
A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Guarin, Forlan.
All.: Stramaccioni
SIENA (4-4-2): Pegolo; Vitiello (29' st Contini), Terzi, Pesoli, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Bolzoni (17' st Gazzi), Brienza; D'Agostino (17' st Gonzalez); Destro.
A disposizione: Brkic, Belmonte, Grossi, Sestu.
All.: Sannino
ARBITRO: Romeo di Verona.


L’Inter vince a fatica contro il Siena e, complice le sconfitte di Lazio, Udinese e Napoli, continua a coltivare l’illusione di poter conquistare il terzo posto.
Stramaccioni continua a dar fiducia ai senatori. Il tecnico nerazzurro però dà segni di miglioramento e finalmente si decide a mettere da parte Forlan per schierare Alvarez. Saldamente al loro posto invece Stankovic, Cambiasso e Chivu.
Il Siena non ha mai vinto a San Siro ma questa potrebbe essere la volta buona. Dopo 6 minuti, Julio Cesar compie due miracoli su Destro e Brienza ma poi deve piegarsi al tiro di D’Agostino.
La reazione dell’Inter arriva, con calma, ma arriva. E al 40esimo arriva addirittura il pareggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo pasticcio della difesa toscana e palla a Milito che di testa riequilibra il match.
Ripresa che si gioca sulla stessa lunghezza d’onda. Inter che attacca a testa bassa ma senza logica e idee. Per fortuna al 80esimo Mannini strattona Nagatomo in area. Calcio di rigore netto. Dal dischetto Milito fa 20 gol in stagione (che spreco…) e regala all’Inter tre punti.

martedì 10 aprile 2012

PALLA AL CENTRO. IL MILAN TENTA IL CONTROSORPASSO

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
SERIE A – 32^ Giornata
Martedì 10 aprile ore 20.45
CHIEVO VERONA-MILAN 
La prossima tra Chievo e Milan sarà la 20ª sfida in Serie A: solo due le vittorie del Chievo (entrambe al Bentegodi), tre i pareggi e 14 le vittorie rossonere. Gli ultimi 10 incontri di campionato hanno visto sempre il Milan vincitore.

Mercoledì 11 aprile ore 20.45
CATANIA-LECCE
Solo cinque i precedenti in Serie A tra Catania e Lecce: bilancio in perfetto equilibrio con due vittorie a testa e un pareggio. Le ultime due sfide di campionato sono state vinte dal Catania (3-2 in casa con doppietta di Lodi, e 1-0 fuori nell’andata dello scorso novembre).
FIORENTINA-PALERMO
50ª sfida tra Fiorentina e Palermo: nei precedenti, il bilancio sorride ai viola che hanno vinto 27 volte, 14 successi per il Palermo, otto i pareggi. Il Palermo ha vinto quattro delle ultime sei sfide di campionato contro la Fiorentina, due i successi viola.
GENOA-CESENA

I precedenti in Serie A tra Genoa e Cesena sono 15: il risultato più frequente è stato finora il pareggio, sette volte; cinque le vittorie dei rossoblu e tre quelle del Cesena. Il Genoa non vince da 10 giornate, ed è reduce da tre pareggi interni consecutivi.

sabato 7 aprile 2012

BUONA PASQUA A TUTTI !!!

DE RERUM CALCIORUM
AUGURA
BUONA PASQUA A TUTTI VOI !!!!

SOLITI LIMITI, SI INCEPPA LA STRAMA-INTER

Serie A 2011-2012 – 31^ Giornata
CAGLIARI - INTER 2 - 2
5' Astori - 6' MILITO – 61’ Pinilla – 64’ CAMBIASSO

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Ekdal (38' st Perico), Conti, Nainggolan; Cossu (41' st Nenè); Thiago Ribeiro (26' st Ibarbo), Pinilla.
A disposizione: Avramov, Ariaudo, Bovi, Larrivey.
All.: Ficcadenti.
Inter (4-3-3): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Chivu; Guarin (11' st Poli), Stankovic (38' st Obi), Cambiasso; Zarate, Milito, Forlan (32' st Pazzini).
A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Nagatomo, Palombo.
All.: Stramaccioni.
Arbitro: Guida

Si inceppa subito l’Inter di Stramaccioni che a Trieste non va oltre il pari col Cagliari e spegne subito le rinnovate velleità di raggiungere il terzo posto.
Il tecnico nerazzurro continua a dare spazio ai senatori preferendoli ai giovani. C’è Ranocchia al posto dello squalificato Lucio e Guarin dal primo minuto al posto di Poli (perché lasciarlo in panchina se è sempre tra i migliori?).
L’inizio è da incubo. Dopo quattro minuti su calcio d’angolo Ranocchia si perde Astori che in rovesciata infila Castellazzi. La reazione nerazzurra è immediata e dopo un minuto e mezzo Milito, sempre lui, pareggia i conti. I nerazzurri nel primo tempo attaccano e si rendono pericolosi ma non trovano il gol del vantaggio.
Ripresa più equilibrata ma al 61esimo arriva la possibile svolta della partita. Conti pesca Pinilla in area che di testa colpisce male ma riesce a infilare Castellazzi. Cagliari in vantaggio. Ma l’attaccante cileno, già ammonito, va ad esultare sotto la curva dei propri tifosi e si solleva la maglia. Arriva la seconda ammonizione e la conseguente espulsione.

venerdì 6 aprile 2012

PALLA AL CENTRO. CHI TROVERA' LA SORPRESA NELL'UOVO?

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio

Serie A – 31^ Giornata Risultati Live
Sabato 7 aprile ore 15
ATALANTA-SIENA
Nella loro storia Atalanta e Siena si sono affrontate 11 volte in Serie A: bergamaschi in vantaggio per quattro vittorie a due, cinque i pareggi.
CAGLIARI-INTER
In 65 incontri in Serie A tra Cagliari e Inter, i sardi hanno vinto 10 sfide, perdendo 32 volte. Le ultime cinque sfide hanno visto vittoriosi i nerazzurri, e i sardi capaci di segnare solo due gol.
CESENA-BOLOGNA
Il prossimo tra Cesena e Bologna sarà il 20° incontro in Serie A: il risultato più frequente è il pareggio, uscito ben otto volte; sette le vittorie dei bianconeri, quattro quelle dei rossoblu.
CHIEVO-CATANIA
Il prossimo sarà il 10° confronto in Serie A tra Chievo e Catania: veneti in vantaggio per quattro vittorie a due, tre i pareggi.
LECCE-ROMA
Il prossimo sarà il 30° incontro in Serie A tra queste due squadre: bilancio nettamente a favore della squadra della Roma con 20 vittorie, una sola vittoria per i salentini.
MILAN-FIORENTINA
Sono 143 i precedenti in Serie A tra queste due squadre: bilancio a favore dei rossoneri, che hanno vinto 67 volte, 37 i successi viola, 39 i pareggi. Il pareggio nella sfida d’andata ha interrotto una serie di sette vittorie consecutive dei rossoneri.

PECORINI E LA SINDROME "3-GIORNATE-A-SAMUEL"

Il Giudice sportivo, letti gli atti ufficiali (referti dell’Arbitro, di un Assistente e del Quarto Ufficiale) relativi alla gara Soc. Ajax – F.C. Internazionale, finale del torneo The NextGen Series, disputata a Leyton (Inghilterra) il giorno 25 marzo 2012, trasmessi dalla Football Association alla F.I.G.C. in data 30 marzo 2012,
delibera
1. di sanzionare ex art. 19 n. 4 lettera d) CGS il calciatore Simone PECORINI (Internazionale) con la squalifica fino al 31 dicembre 2012 per avere, al termine della gara,
fronteggiato con atteggiamento aggressivo l’Arbitro, afferrandogli il volto con entrambe le mani e spingendolo con veemenza all’indietro;
Che il Giudice Sportivo Tosel non goda di simpatie per i colori nerazzurri è cosa ben nota (probabilmente al pari del suo predecessore ha simpatie juventin-milaniste) ma che pur di dare addosso all’Inter si sfiori l’assurdo mi sembra esagerato.
Veniamo ai fatti. Al termine della finale della NextGenSeries vinta dall’Inter ai rigori il difensore nerazzurro Simone Pecorini si avvicina all’arbitro della gara e gliene va a dire quattro in maniera tutt’altro che civile.
Gesto che, come detto, è costato al difensore interista una pesantissima sanzione. Nove mesi di squalifica comminati dal giudice sportivo a cui sono stati trasmessi gli atti di quella partita, che non era una competizione ufficiale dell'Uefa e per le cui sanzioni disciplinari sono state investite direttamente dalla Fifa le rispettive federazioni nazionali (la domanda sorge spontanea: se la Next Gen Series è un torneo non ufficiale, non riconosciuto e che, secondo i media nostrani, non conta nulla perché la sanzione deve essere così duramente afflittiva nei tornei della FIGC?).

giovedì 5 aprile 2012

CHAMPIONS LEAGUE, UN AFFARE TRA LE QUATTRO BIG EUROPEE

Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco e Chelsea. C’è il top europeo in semifinale di Champions League. Forse manca il Manchester United, degnamente sostituito dal Chelsea. L’urna di Nyon che ha deciso i quarti ha fatto sì che a giocarsi il massimo trofeo continentale saranno le migliori del continente.
A iniziare dal Barcellona che nei quarti, come noto, ha eliminato il Milan. I blaugrana ancora una volta hanno dato lezioni di calcio e aldilà del rigore della discordia hanno surclassato gli avversari sotto tutti i punti di vista. I catalani, alla quinta semifinale di fila, restano anche per questa stagione i favoriti numero uno. Quella vista contro il Milan, però, è apparsa una squadra più vicina ai comuni mortali che agli extra-terrestri, ma pur sempre di un altro pianeta. Messi e compagni rimangono i favoriti in assoluto e batterli non sarà per niente facile.
Ci proverà il Real Madrid che nei quarti si è sbarazzato facilmente della sorpresa Apoel Nicosia con un complessino 8-2 (3-0 in terra cipriota, 5-2 in casa). Per i ciprioti è stato un grosso risultato essere arrivati fino ai quarti e non hanno potuto fare altro che inchinarsi allo strapotere madrileno. Fermare Cristiano Ronaldo e soci non era per niente facile. Ed essere usciti contro un avversario così forte deve essere motivo d’orgoglio.

martedì 3 aprile 2012

ZERO GIOCO E MILLE SCUSE, MILAN ELIMINATO A TESTA BASSA

Champions League 2011-2012 - Ritorno dei Quarti di Finale
BARCELLONA-MILAN 3-1 11' Messi (rig.) - 32' Nocerino - 41' Messi (rig.) – 53‘ Iniesta
Come volevasi dimostrare. Il Milan gioca da Milan e torna a casa, il Barcellona gioca da Barcellona (anche se nella parte centrale del primo tempo si complica la vita) e vola in semifinale per il quinto anno consecutivo.
Il Barcellona parte forte e dopo 11 minuti è già in vantaggio. Errore di Mexes che si fa rubare palla a metà campo sugli sviluppi dell’azione Antonini atterra in area Messi. Rigore per i blaugrana ed ammonizione per il giocatore rossonero (era chiara azione da gol quindi espulsione).
Forte del vantaggio il Barcellona inizia a giochicchiare, troppi palleggi e poca concretezza. E dopo la mezzora il Milan lo punisce. Ibra serve magnificamente a destra Nocerino che sfrutta l’indecisione di Mascherano e trafigge Valdes con un diagonale chirurgico. E’ il pareggio, oggettivamente meritato, dei rossoneri.
Ma il Barcellona riprende a macinare gioco e al 41esimo trova il secondo rigore per una trattenuta di Nesta su Fabregas. L’assegnazione del penalty sembra generosa ma in effetti la trattenuta c’è. Dal dischetto Messi fa il bis. 2-1.

lunedì 2 aprile 2012

11 CONSIDERAZIONI SULLA PRIMA INTER DI STRAMACCIONI

1 – Non vincevamo in casa dal 22 gennaio. Due mesi abbondanti. Forse troppi. Con qualche punto in più avremmo potuto giocarcela per il terzo posto. E in casa abbiamo affrontato Palermo, Novara, Bologna, Catania e Atalanta. Tutte avversarie abbordabili. Con 12 punti in più saremmo terzi con 5 punti di vantaggio sulla quarta. Non male, vero?
2 – Mi è piaciuta la prestazione della squadra. I ragazzi ci hanno messo grinta, entusiasmo, voglia di giocare. La rosa rimane molto lacunosa e piena di limiti però se non altro ce la siamo giocata.
3 – Il primo tempo è stato molto simile a quello contro la Juventus. Solo che stavolta sulla nostra strada abbiamo trovato un Buffon in meno e una difesa ballerina in più.
4 – Finalmente abbiamo visto sostituzioni sensate. Guarin e Obi per Stankovic e Forlan sono scelte intelligenti e che hanno un senso. Come ha avuto un senso tenere in campo Poli per tutta la partita. Capito sor Claudio?

ADDIO LONG JOHN, GENIO E SREGOLATEZZA BIANCOCELESTE

La Lazio e il mondo del calcio in lutto: all'età di 65 anni è morto Giorgio Chinaglia. L'ex attaccante è deceduto nella sua casa in Florida dopo una crisi cardiaca. Chinaglia era già stato ricoverato e operato venerdì scorso per problemi che sembrava aver superato.
Classico centravanti, forte, potente, impetuoso, entrava in area palla al piede e segnava. Era tanto forte in mezzo al campo, quanto provocatore fuori. A San Siro, di fronte ai tifosi interisti, scalciò il compagno di squadra D'Amico, reo di non aver rincorso Sandro Mazzola. All'Olimpico, dopo un gol nel derby, andò ad esultare la Sud, curva dei romanisti. Al San Paolo, prima di Napoli-Lazio, salutò il pubblico di casa mostrando le corna.
Nato a Carrara, il 24 gennaio 1947, ad appena sei anni, la sua famiglia emigrò in Galles dove aprì un piccolo ristorante. Qui Chinaglia cominciò a giocare a calcio: nello Swansea, poi nel Cardiff, in prima divisione. In Italia tornò nel 1966/67, alla Massese in serie C. Poi due stagioni all'Internapoli, sempre in C, fino all'arrivo alla Lazio nel 1969/70, dove restò fino al 1976.
Nel 1971/72 Long John, soprannominato così dai tifosi biancocelesti proprio perché cresciuto in Galles, vinse la classifica cannonieri di serie B con 21 gol e riportò i biancocelesti in serie A. Proprio come giocatore di B, riuscì a conquistare un posto in Nazionale: esordio e gol in Bulgaria, il 21 giugno del 1972.

domenica 1 aprile 2012

GOL E BRIVIDI PER TRE PUNTI DA PAZZA INTER

Serie A 2011-2012 – 30^ Giornata
INTER - GENOA 5 - 4
13' MILITO - 27' MILITO - 38' SAMUEL - 47' Moretti - 59' Palacio (Rig.) – 74’ ZARATE – 80’ Gilardino (Rig.) - 85' MILITO (Rig.) - 89’ Gilardino (Rig.)

INTER (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu; Poli, Stankovic (dal 15’ s.t. Guarin), Cambiasso; Zarate (dal 35’ s.t. Castellazzi), Milito, Forlan (dal 30’ s.t. Obi).
A disp. Ranocchia, Nagatomo, Pazzini, Livaja.
All.: Stramaccioni
GENOA (4-3-3): Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Biondini (dal 37’ s.t. Jorquera), Veloso (dal 1’ s.t. Jankovic), Belluschi; Sculli, Gilardino, Palacio.
A disp.: Lupatelli, Bovo, Birsa, Alhassan, Zé Eduardo.
All.: Marino
Arbitro: Valeri

Stramaccioni bagna il debutto con una vittoria in perfetto stile Pazza-Inter. Nove gol e tante emozioni per un pomeriggio che il tecnico romano non scorderà facilmente.
Niente giovani, l’ex tecnico della Primavera punta sui senatori. Zanetti, Lucio, Samuel e Chivu in difesa, Cambiasso, Stankovic e Poli (unica eccezione) a centrocampo e Forlan, Milito e Zarate in attacco.
E’ un’Inter sicuramente più vogliosa e i giocatori finalmente ci mettono un pizzico di grinta. Dopo 13 minuti, su assist di Zarate ci pensa Milito a infilare l’1-0. Lo stesso Principe prima della mezzora segna il raddoppio mentre a pochi minuti dall’intervallo segna Samuel.3-0 e risultato in cassaforte? Macché. Nel secondo minuto di recupero del primo tempo su rovesciata di Sculli arriva la deviazione casuale di Moretti. Si va al riposo sul 3-1.

INCREDIBILE !!! IL BARCELLONA ESONERA GUARDIOLA !!!

Ci sono notizie che arrivano all’improvviso, quando meno te l’aspetti. E più sono incredibili e più fai fatica a crederci. E questa è sicuramente una di quelle.
Il Barcellona con un comunicato ufficiale apparso sul suo sito ufficiale ha annunciato l’esonero del proprio tecnico Josef Guardiola. La squadra è stata momentaneamente affidata a Eusebio Sacristan, tecnico del Barcellona B, in attesa che tra oggi e domani venga annunciato il nuovo tecnico dei blaugrana.
Un esonero inaspettato che molti faticano a comprendere. Probabilmente, secondo alcuni rumors spagnoli, alla base dell’impopolare decisione ci sia un contatto tra il tecnico e l’Inter giovedì scorso quando il Barcellona, reduce dalla sfida di Champions League contro il Milan, si è allenato presso le strutture nerazzurre. In quell’occasione Guardiola, sogno mai troppo nascosto di Moratti, avrebbe avuto un colloquio con Branca e avrebbe dato la sua disponibilità a trasferirsi in nerazzurro a fine stagione.
Disponibilità che non è andata giù al presidente Rosell che in un momento così delicato della stagione avrebbe preferito più professionalità da parte del proprio tecnico.