LATO B – Appunti sulla Serie CadettaDopo un terzo di campionato è sempre il Torino ha comandare in Serie B. I granata finora hanno conquistato 33 punti frutto di dieci vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta. Diciotto gol realizzati mentre sono solo sette quelli subiti. 
Segno evidente che finora la forza di questa squadra è stata più la difesa che l’attacco. Infatti il Torino è settimo per reti realizzate con davanti Pescara (33), Reggina (28), Padova (24), Sampdoria (23), Sassuolo e Nocerina (19).
L’aver preso in media mezzo gol a partita garantisce una grande sicurezza a tutta la squadra perché vuol dire che la fase difensiva è impostata nel migliore dei modi, grazie a un reparto formato da ottimi elementi (uno su tutti Ogbonna, nuovamente convocato da Prandelli in Nazionale). Merito però va dato anche al centrocampo che fa ottimamente da filtro e l’attacco che si sacrifica spesso in copertura, forse anche per questo motivo è meno letale sotto porta.
La forza del Toro sta nella nuova mentalità che Ventura ha saputo infondere prima di tutto ai giocatori e poi anche a tutto l’ambiente. Compattezza del gruppo che si tramuta nel mettere in primo piano il bene della squadra rispetto a quello dei singoli, lavorare quotidianamente con abnegazione, credere nelle proprie capacità, voler migliorare ogni giorno e non sentirsi appagati per quello che si è ottenuto.
Interessante e positivo è il fatto che il Torino finora ha già ottenuto risultati con quasi tutte le formazioni che cercano di tenere il suo passo e che aspirano come lui alla A: vittorie con Reggina e Sampdoria (entrambe battute a domicilio) e pareggio con il Sassuolo. Mancano ancora all’appello Padova e Pescara, che i granata incontreranno rispettivamente il tre e il dieci dicembre in trasferta e in casa.
Altro motivo di grande soddisfazione è la sempre maggior capacità del Torino di gestire la partita. Contro il Sassuolo sabato scorso, i granata hanno avuto la pazienza e l’intelligenza di non voler a tutti i costi provare a scardinare il muro eretto dagli avversari, così non si sono esposti al loro contropiede e non hanno corso il rischio di essere trafitti. Il portare a casa un punto in certe partite è fondamentale perché alle volte farsi prendere dalla voglia di voler vincere a tutti i costi si rivela un boomerang e si finisce per essere sconfitti. La forza di una squadra che è consapevole dei propri mezzi e ha ben chiaro il suo obiettivo si misura anche da questo.
Se la marcia del Torino continuerà di questo passo (e i presupposti ci sono tutti) la formazione granata conquisterà facilmente il meritato ritorno in Serie A.

Segno evidente che finora la forza di questa squadra è stata più la difesa che l’attacco. Infatti il Torino è settimo per reti realizzate con davanti Pescara (33), Reggina (28), Padova (24), Sampdoria (23), Sassuolo e Nocerina (19).
L’aver preso in media mezzo gol a partita garantisce una grande sicurezza a tutta la squadra perché vuol dire che la fase difensiva è impostata nel migliore dei modi, grazie a un reparto formato da ottimi elementi (uno su tutti Ogbonna, nuovamente convocato da Prandelli in Nazionale). Merito però va dato anche al centrocampo che fa ottimamente da filtro e l’attacco che si sacrifica spesso in copertura, forse anche per questo motivo è meno letale sotto porta.
La forza del Toro sta nella nuova mentalità che Ventura ha saputo infondere prima di tutto ai giocatori e poi anche a tutto l’ambiente. Compattezza del gruppo che si tramuta nel mettere in primo piano il bene della squadra rispetto a quello dei singoli, lavorare quotidianamente con abnegazione, credere nelle proprie capacità, voler migliorare ogni giorno e non sentirsi appagati per quello che si è ottenuto.
Interessante e positivo è il fatto che il Torino finora ha già ottenuto risultati con quasi tutte le formazioni che cercano di tenere il suo passo e che aspirano come lui alla A: vittorie con Reggina e Sampdoria (entrambe battute a domicilio) e pareggio con il Sassuolo. Mancano ancora all’appello Padova e Pescara, che i granata incontreranno rispettivamente il tre e il dieci dicembre in trasferta e in casa.
Altro motivo di grande soddisfazione è la sempre maggior capacità del Torino di gestire la partita. Contro il Sassuolo sabato scorso, i granata hanno avuto la pazienza e l’intelligenza di non voler a tutti i costi provare a scardinare il muro eretto dagli avversari, così non si sono esposti al loro contropiede e non hanno corso il rischio di essere trafitti. Il portare a casa un punto in certe partite è fondamentale perché alle volte farsi prendere dalla voglia di voler vincere a tutti i costi si rivela un boomerang e si finisce per essere sconfitti. La forza di una squadra che è consapevole dei propri mezzi e ha ben chiaro il suo obiettivo si misura anche da questo.
Se la marcia del Torino continuerà di questo passo (e i presupposti ci sono tutti) la formazione granata conquisterà facilmente il meritato ritorno in Serie A.
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Finora hanno avuto un ritmo di marcia impressionante. Di questo passo conquisteranno la promozione con largo anticipo.
RispondiEliminaDubito che riusciranno a tenere questo ritmo. 33 punti su 42 sono tantissimi. Secondo me col tempo caleranno.
RispondiEliminaIn ogni caso, salvo crolli, riusciranno sicuramente a raggiungere la promozione.
Ragazzi il campionato di B è lunghissimo, vediamo a gennaio se rinforzano o no, cmq per me calano nella parte centrale del campionato e fanno un nuovo sprint da fine febbraio in poi.
RispondiEliminawww.pianetasamp.blogspot.com
RispondiEliminaUn calo dei granata sarà fisiologico e inevitabile ma pur mettendolo in preventivo credo che difficilmente la promozione diretta potrà loro sfuggire visto che praticamente sono già quasi a metà dell'opera...ciao!