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mercoledì 30 giugno 2010

OTTO NAZIONALI IN LIZZA PER UN SOGNO MONDIALE

MONDIALI DI CALCIO 2010 – QUADRO COMPLETO QUARTI DI FINALE
OLANDA-BRASILE
URUGUAY-GHANA
ARGENTINA-GERMANIA
PARAGUAY-SPAGNA

Dopo quasi tre settimane di calcio ininterrotto, che effetto strano restare due giorni senza calcio. Poco male, ci dovremo fare l’abitudine perché fra dieci giorni il Mondiale chiude i battenti e resteremo un mese e mezzo senza calcio (e ci dedicheremo alle chiacchiere da bar).
Sono rimaste in otto a giocarsi il titolo Mondiale. 4 sudamericane, tre europee e un’africana. Gli ottavi ci hanno regalato finalmente emozioni e divertimento. Finalmente abbiamo visto delle partite degne di un Mondiale. Merito del calcio spettacolo di Argentina e Brasile ma anche di sfide di gran fascino come Germania-Inghilterra e Spagna-Portogallo. Purtroppo questi ottavi saranno ricordati anche per gli errori clamorosi degli arbitri. L’italiano Rosetti e l’uruguaiano Larrionda sono già stati rispediti a casa ma rimane il peso di due decisioni che avrebbero potuto cambiare la storia di due partite e magari anche del Mondiale. Certo in entrambi gli episodi i demeriti vanno distribuiti equamente fra arbitro e guardalinee ma è sempre il direttore di gara quello che deve prendere le decisioni.
Chiudiamo la parentesi arbitrale e ritorniamo a parlare delle quattro sfide che decideranno le semifinaliste della rassegna mondiale. Il big match è sicuramente Germania-Argentina. Tedeschi e Argentini si ritrovano di nuovo di fronte ai quarti come quattro anni fa in Germania. Allora ebbero la meglio i teutonici, stavolta i favoriti sono i sudamericani.
Altra sfida di gran fascino Brasile-Olanda. Due squadre che fin qui hanno sempre vinto e che hanno messo in mostra un buon calcio. I verdeoro sono i grandi favoriti ma, come già detto qualche giorno fa, resto del parere che entrambe dovranno stare attenti all’avversario. Entrambe possono avere la meglio solo se non commetteranno errori che potranno rivelarsi decisivi.
Più agevole il compito della Spagna, altra formazione data per favorita. Il Paraguay che ha vinto il girone degli azzurri aveva ben impressionato ma contro il Giappone si è vista una squadra sottotono che difficilmente potrà impensierire le Furie Rosse.
Chiude il quadro la sfida tra Uruguay e Ghana. Per i ghanesi, rimasti a tenere alta la bandiera del continente che ospita la manifestazione, una vittoria significherebbe entrare nella storia. Mai nessuna squadra africana infatti è giunta nelle prime quattro in un Mondiale.
Quattro sfide ad alta tensione, quattro sfide tutte da giocare il cui esito è più che mai incerto. Di certo, almeno si spera, c’è solo che assisteremo a quattro sfide spettacolari ed emozionanti. E che vinca il migliore.



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martedì 29 giugno 2010

"MARAVILLA" SPAGNOLA, LE FURIE ROSSE AI QUARTI


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE
SPAGNA-PORTOGALLO 1-0
62' Villa (S)
Segna sempre lui, David Villa e la Spagna vola. ma sull'1-0 che lancia la nazionale di Del Bosque ai quarti di finale (contro il Paraguay) pesa il fuorigioco dell'attaccante del Barcellona nell'azione che mette in ginocchio la difesa lusitana al 19' della ripresa. Fino a quel momento, le grandi stelle in campo (Cristiano Ronaldo e Torres i più attesi) non avevano rispettato le attese della vigilia.
Ci pensa allora David Villa il suo quarto gol in questo Mondiale (42° con la maglia delle Furie Rosse) spinge i campioni d’Europa fra le migliori otto al mondo. Avanti nei quarti, superando l’ostacolo portoghese, che da quelle parti temevano anche oltre quanto fosse lecito ammettere. Tanti saluti a Cristiano Ronaldo: il galattico CR9 chiude un Mondiale al di sotto della sua fama con una gara in cui la vede pochissimo. Piazza qualche tiro da fuori di frustrazione, reclama per una serie di falli non concessi, prova i soliti dribbling, ma non va lontano. Per la verità delude anche Fernando Torres dall’altra parte. Aspettando i suoi gol gli spagnoli fanno festa con i gol del bomber del Valencia che i tifosi hanno già ribattezzato “Villa Maravilla”. E hanno pienamente ragione. David Villa è una meraviglia di questa Spagna.
Una Spagan che vince di misura ma c’è un predominio sostanziale da parte delle Furie Rosse di Del Bosque. Una squadra, la sua, che tende a giocare con lo specchio in mano ma, quando decide di fare sul serio, sono dolori per qualsiasi avversario. Una cocente delusione invece la squadra del ct Queiroz, discreta nel finale di primo tempo, quando avrebbe potuto passare in vantaggio in un paio di circostanze, completamente abulica nel secondo.
Così tornano a casa, mentre la Spagna affronta un quarto di finale col Paraguay. Abbordabile, per i campioni d'Europa.


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I RIGORI SPINGONO IL PARAGUAY NELLA STORIA


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE
PARAGUAY – GIAPPONE 5-4 d.c.r (0-0 d.t.r.)
Sequenza rigori: E.Barreto (P) GOAL; Endo (G) GOAL; Barrios (P) GOAL; Hasebe (G) GOAL; Riveros (P) GOAL; Komano (G) TRAVERSA; Valdez (P) GOAL; Honda (G) GOAL; Cardozo (P) GOAL
Non sono bastati centoventi minuti a Paraguay e Giappone per decidere chi meritasse la qualificazione ai quarti di finale, sono stati necessari i calci di rigore per mandare in paradiso i paraguaiani e lasciare in lacrime il Giappone. Finisce 5-3, con penalty decisivo di Cardozo, che punisce l’errore di Komano. E così i paraguayani raggiungono i quarti per la prima volta nella loro storia, quarta squadra sudamericana tra le prime 8 a Sudafrica 2010. Le altre, in ordine cronologico, sono Uruguay, Argentina e Brasile.
La selezione di Gerardo Martino, tecnico di ascendenze calabresi, compie un'impresa storica approdando per la prima volta nella sua storia fra le migliori otto del Mondiale, un risultato in cui pochi speravano alla vigilia della partenza per il Sudafrica, nonostante l'ottimo comportamento nelle eliminatorie sudamericane qualche sogno lo avesse alimentato.
Prima di arrivare ai rigori in cui il Paraguay si è imposto per 5-3, quindi con il 100% di realizzazione, si era assistito ad una partita condizionata soprattutto dalla possibilità di lasciarsi sfuggire un risultato storico. La paura ha giocato un ruolo principale in questa sfida, entrambe le squadre sentivano la pressione dell’appuntamento con la storia e hanno preferito non scoprirsi, giocando in contropiede. Il Giappone aveva manovrato per larghi tratti evidenziando la propria capacità di gestire il gioco, con un centrocampo a cinque a supportare Honda in avanti. Si pensava che il tridente paraguayano, prima con Benitez assieme a Santa Cruz e l'argentino naturalizzato Barrios, e poi con l'ingresso di Valdez al posto del n. 10, avrebbe avuto la meglio sui giapponesi, invece senza mai perdere la calma il reparto arretrato dei 'Blue Samurai', ben orchestrato dal brasiliano Tulio Tanaka, riusciva a farsi valere.

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lunedì 28 giugno 2010

CHE SPETTACOLO QUESTO BRASILE


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE
BRASILE-CILE 3-0
34’ Juan (B) - 38’ L. Fabiano (B), - 59’ Robinho (B)
Il Brasile manda un messaggio forte e chiaro a tutte le altre candidate al successo mondiale. Dovranno fare i conti con i ragazzi di Carlos Dunga se vogliono mettere le mani sulla coppa.
La Seleçao stende con un netto 3-0 il pur volenteroso Cile replicando all’Argentina che ieri sera aveva regolato 3-1 il Messico. I verdeoro si impongono nel derby sudamericano (a proposito sono già tre le squadre del Sudamerica ai quarti, e domani il Paraguay potrebbe unirsi alla festa di Uruguay, Argentina e Brasile) con apparente facilità, senza rischiare mai nulla. Segnano Juan, Luis Fabiano e Robinho, pericoli corsi da Julio Cesar vicini allo zero, come la temperatura sudafricana. La difesa è solida, con esterni capaci di mettere il turbo e centrali pericolosi sui calci piazzati, il centrocampo è compatto, e in attacco, in attesa del miglior Kakà, Robinho si sblocca e Luis Fabiano fa sfracelli: sono già tre suoi i centri in questo Mondiale. L’Olanda, prossima avversaria, è avvisata: per battere questi qua serve un’impresa. L’organizzazione di gioco brasiliana è stata strepitosa. Ottima in fase difensiva, con un pressing asfissiante e superba, come ovvio, al momento di ripartire. Dunga verrà anche tanto criticato in patria ma ha saputo dare un equilibrio tattico a una squadra naturalmente portata sempre ad attaccare.
Il Cile ci credeva, sperava nella grande impresa, ma il Brasile è sempre il Brasile e certe partite non le sbaglia mai. Bielsa prova ad irretire il gioco brasiliano nel suo 3-5-2 ma ai verdeoro basta segnare il primo gol per sbloccare la partita e metterla subito in discesa.
Nei quarti, la Selecao dovrà vedersela con l'Olanda, come ad Usa '94 (sempre aiquarti) e Francia '98 (semifinali), due precedenti a favore dei sudamericani che hanno tutta l'intenzione di continuare la serie, nonostante le qualità di gente come Robben e Sneijder. Di certo sarà una sfida equilibrata dove entrambe vorranno far prevalere le proprie qualità ma dovranno stare attenti alle insidie avversarie.


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ROBBEN-SNEIJDER, L'OLANDA AI QUARTI


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE
OLANDA-SLOVACCHIA 2-1
17' Robben (O) - 83' Sneijder (O) - 92' Vittek (S, rig.)
Una magia di Robben e una rete di Sneijder regalano i quarti all'Olanda. Il fantasista del Bayern Monaco, dopo l'incoraggiante rientro in campo contro il Camerun, fa ancora una volta la differenza in una partita in cui gli uomini di Van Marwijk hanno trovato una Slovacchia tutt'altro che arrendevole.
La rete su rigore di Vittek, proprio lui, al 94', è un doveroso omaggio alla sorprendente squadra di Weiss che saluta il Sudafrica a testa alta dimostrando che in fondo non erano così deboli come si pensava.
L’Olanda, quarta vittoria in quattro partite giocate fin qui, ha legittimato il vantaggio sfiorando più volte il raddoppio. Sneijder si è confermato sui livelli (alti) di questo Mondiale sudafricano, ma dopo Robben l’uomo in più dell’Olanda è stato Kuyt, forse la pedina fondamentale degli arancioni per quanto riguarda l’equilibrio di squadra. Il 2-0 segnato dall’interista Sneijder è tutto merito suo.
E la Slovacchia? Ha fatto quel che ha potuto, ma non è stata aiutata da Marek Hamsik, apparso piuttosto sottotono per tutta la gara. Unica magra consolazione per gli slovacchi: Vittek, il centravanti che con i suoi go ci ha spedito a casa, in pieno recupero ha segnato il suo 4° gol del Mondiale, affiancando in cima alla classifica dei cannonieri l’argentino Higuain. Olanda di nuovo ai quarti di finale dopo dodici anni. Era da Francia '98, quando agli ottavi gli arancioni eliminarono la Jugoslavia per 2-1, che gli olandesi non approdavano tra le prime otto del mondo. Stavolta ci sono. E non intendono più fermarsi.
Rispetto al passato, è un'Olanda magari poco spettacolare ma tremendamente concreta; attenta in difesa, robusta a metà campo e ai ghirigori ci pensa il duo Robben-Sneijder.
Il Brasile, che affronteranno ai quarti salvo sorprese cilene, dovrà stare attento a questa squadra. Soprattutto perché così cinica e concreta non l’abbiamo mai vista. Le avversarie sono avvisate. Per vincere il titolo bisognerà superare gli olandesi. E non è certo un’impresa da ridere.


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domenica 27 giugno 2010

LA CLASSE ARGENTINA VOLA AI QUARTI. MA CHE ERRORE ROSETTI !!!


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE

ARGENTINA-MESSICO 3-1
26’ Tévez (A) - 33’ Higuaín (A) - 52’ Tévez (A) - 71’ J. Hernández (M)

L’Argentina batte il Messico e si qualifica per i quarti. Finisce come 4 anni fa, al Mondiale di Germania, con i nordamericani costretti a rimandare la vendetta sportiva, ora, anzi, da duplicare. La differenza la fa il punteggio, allora 2-1, e solo ai supplementari, stavolta un più comodo 3-1. Ma il risultato non inganni: proprio come 4 anni fa il Messico impensierisce gli avversari e l’Argentina si trova la strada spianata da un regalo dell’arbitro italiano Rosetti (con la collaborazione del guardalinee Ayroldi) che convalida il gol che sblocca il risultato di Tevez in evidente posizione di fuorigioco.
Prima della rete di Tevez, il Messico si è e reso pericoloso con la traversa di Salcido e le avanzate di Dos Santos. Ma un errore difensivo di Osorio libera Higuain, abile a insaccare la rete del 2 a 0 che lo proietta capocannoniere solitario del torneo.
Ripresa che vede Tevez cogliere la doppietta grazie ad una grande rete, mix di potenza e precisione da fuori area. Messicani arrembanti nonostante le tre reti subite che spingono per tutto il tempo, abili a segnare la rete della bandiera grazie ad un bel gol di Hernandez e uscire a testa alta dal mondiale.
Gli argentini si riconfermano una seria candidata al titolo. Del resto quando puoi contare su bocche di fuoco come Messi, Tevez e Higuain e quando puoi permetterti di tenere in panchina gente come Aguero, Milito, Palermo e Veron è evidente che hai qualcosa in più rispetto alle altre.
Ma sulla strada dell'Argentina di Maradona ora c'è la Germania di Loew. Sabato pomeriggio, Argentina e Germania saranno di fronte in un quarto suggestivo che rievoca ben due finali mondiali (1986 e 1990) e che, come già dicevo nel pomeriggio, si preannuncia come una finale anticipata.
Il Messico, come detto, esce a testa alta. Ha tenuto testa agli avversari, li ha impensieriti ed è stata punita dall’errore arbitrale prima e da quello difensivo dopo. Ha comunque il merito di non aver mollato fino alla fine. Purtroppo, errori a parte, gli avversari erano più forti.
Infine capitolo arbitri. Come nel pomeriggio tra Germania e Inghilterra, anche stavolta arbitro e guardalinee commettono un errore clamoroso su un episodio evidente (il fuorigioco era netto). Dopo la nazionale di Lippi e la figuraccia rimediata da Capello, Rosetti e Ayroldi chiudono il cerchio. Proprio un mondiale da dimenticare per gli italiani.


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FAVOLOSA GERMANIA, INGHILTERRA TRAVOLTA. MA QUEL GOL…


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE

GERMANIA-INGHILTERRA 4-120' Klose (G) - 32' Podolski (G) - 37' Upson (I) - 67' Muller (G) - 70' Muller (G)
Una Germania devastante e letale spazza via un’Inghilterra distratta in difesa e irriconoscibile. Una lezione di calcio netta, senza possibilità d’appello. Il 4-1 finale non lascia spazio ad alibi e giustificazioni.
Pesa però sull’economia della partita un gol di Lampard nel finale di primo tempo sul risultato di 2-1 per i tedeschi. Il pallone dopo aver colpito la traversa supera abbondantemente la linea di porta, prima di essere recuperato dal portiere tedesco, ma l'assistente dell'arbitro Larrionda non segnala la rete. Il clamoroso errore ricorda il gol concesso all'inglese Hurst nella finale dei Mondiali del '66. Per una singolare coincidenza quel gol, non valido, fu segnato proprio alla Germania e servì agli inglesi per vincere la coppa. Il goal annullato a Lampard avrebbe potuto cambiare la storia di questa partita, inutile nascondersi: quella rimonta da 0-2 a
2-2 nel giro di novanta secondi avrebbe potuto essere un elisir per il morale inglese e un veleno per quello tedesco. La Germania ha comunque dimostrato di meritare l’ampia vittoria ed è un peccato che questa partita sarà ricordata per quel gol.
I tedeschi, infatti, come dicevamo, legittimano ampiamente la vittoria con una partita stupenda, dove in attacco si rendono più volte pericolosi e dove mantengono il pallino del gioco per gran parte del match. Klose è attivissimo sul fronte d’attacco ben supportato dai vari Podolski, Ozil e Muller che nella ripresa chiuderà il match con una doppietta.
L’Inghilterra, dove Rooney continua a deludere, ha il merito di non mollare, di crederci anche sul 2-0, di riaprire la partita, di trovare il pareggio non convalidato, di non demoralizzarsi e di spingere alla ricerca del pari fino a metà ripresa. Il tutto viene però sprecato dalla difesa che ha colpe praticamente su tutti i gol.
La nazionale di Capello saluta mestamente il Mondiale e se ne torna a casa. Gli inglesi erano arrivati qui in Sudafrica con bel altri presupposti ma in terra africana non hanno mai particolarmente brillato e hanno deluso parecchio.
Al contrario della Germania che non godeva di grandi favori ma che finora ha giocato un Mondiale molto soddisfacente. Persino quando ha perso con la Serbia, i teutonici sono riusciti ad esprimere un buon calcio rimanendo in partita fino all’ultimo. E dopo l’ottima prestazione di oggi i tedeschi guadagnano di diritto il titolo di grandi favoriti. Sulla loro strada ai quarti troveranno quasi certamente l’Argentina di Maradona. Un bell’esame di maturità per i ragazzi di Loew, un’altra finale anticipata nel cammino verso la finale. Ma vedendo questa Germania non ci sono dubbi che anche gli argentini dovranno stare molto attenti.
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SOGNO AMERICANO? NO, SOGNO AFRICANO


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE
STATI UNITI-GHANA 1-2 dts
5’ Boateng (G) - 62’ rig. Donovan (S) - 93’ Asamoah Gyan (G)
Il Ghana va ai quarti di finale del Mondiale. Storico risultato per la formazione allenata da Rajevac, che eguaglia il Camerun (1990) e il Senegal (2002), le migliori formazioni del continente nero ad aver raggiunto questo traguardo. Il grazie di tutta l'Africa va a Gyan, ex attaccante di Modena e Udinese, che al 3’ del primo tempo supplementare decide l’incontro e manda i suoi alla sfida con l’Uruguay. I 90' erano finiti 1-1 per i gol di Price Boateng, al 5' del primo tempo, su azione personale dopo errore degli Stati Uniti a centrocampo, e il pareggio di Donovan, su rigore, al 17' della ripresa. Quando l'inerzia della gara pareva nelle mani degli statunitensi, che hanno avuto delle buone occasioni per vincere nei 90', al 3' del primo tempo supplementare il gol di Gyan ha tagliato le gambe alle speranze della squadra a stelle e strisce. Che non ha demeritato, ma ha pagato caro gli errori commessi in occasione dei gol subiti. Con il Ghana, continua il sogno dell'Africa, nel Mondiale di casa sua.
Per la terza volta nella storia dei Mondiali una formazione africana approda ai quarti di finale. Il Ghana eguaglia le performance del Camerun ad Italia '90 e del Senegal a Corea-Giappone 2002, poi entrambe eliminate, rispettivamente da Inghilterra e Turchia, (2-3 e 0-1), ed entrambe dopo i tempi supplementari. Scatenato nella formazione di Rajevac l'ex udinese Gyan Asamoah, alla sua terza rete in questo Mondiale dopo quelle siglate contro Serbia ed Australia. Escono di scena gli Stati Uniti, nonostante la quinta rete ad un Mondiale (terza quest'anno) per Landon Donovan, sempre più cannoniere Usa ai Mondiali. Ghana e Stati Uniti erano andate per la prima volta nella loro storia ai tempi supplementari in una gara ai Mondiali.

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sabato 26 giugno 2010

URUGUAY NELLA STORIA, AI QUARTI DOPO 40 ANNI


MONDIALI DI CALCIO 2010 – OTTAVI DI FINALE
URUGUAY – COREA DEL SUD 2-1
6’ Suarez (U) - 66’ Lee Chung Yong (C) - 80’ Suarez (U)
Battendo la Corea del Sud 2-1, l'Uruguay è la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale dei Mondiali di calcio. Per i sudamericani doppietta di Suarez, all'8' del primo tempo e a 10 minuti dalla fine. Rete del momentaneo pareggio per i sudcoreani di Lee Chung-Yong a metà secondo tempo.
Era da Messico '70, quando chiuse al quarto posto, battuto nella finale di consolazione 0-1 dalla Germania Ovest, che l'Uruguay non accedeva ai quarti di un Mondiale. Nei successivi 4 tornei iridati cui aveva partecipato, la Celeste era uscita ai gironi nel 1974 e nel 2002, agli ottavi di finale nel 1986 e nel 1990. La formazione di Tabarez ha ottenuto 10 punti in 4 partite, stabilendo il suo nuovo record di punti ad un Mondiale (precedente di 8 nel 1930) ed ha la porta ancora inviolata.
L’Uruguay si conferma squadra di grande spessore tecnico e mentale battendo gli agguerriti coreani, bravi a recuperare il primo gol di Suarez ma obbligati ad arrendersi di fronte alla seconda prodezza dell’attaccante dell’Ajax. Uruguay prima qualificata per i quarti di finale, la Corea non ha demeritato mostrandosi vivace e molto combattiva. I giocatori di Tabarez aspettano di conoscere il nome dell’avversario, sognando una nuova impresa.
La vivacità e velocità del tridente sudamericano ha messo in evidenza tutte le lacune difensive della Corea del Sud: Cavani, Forlàn ma soprattutto Suarez sono stati pronti a sfruttare ogni possibilità di contropiede, impedendo qualsiasi sortita dei terzini asiatici.
Il grande movimento peró ha finito per costare carissimo all’Uruguay, surclassato dalla migliore condizione atletica dei coreani durante la ripresa.
Luis Suarez, con la doppietta odierna, si porta a 3 reti nel Mondiale 2010 ed aggancia in testa alla classifica marcatori Higuain, Villa e Vittek.


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VIA AGLI OTTAVI FRA SORPRESE E GRANDI SFIDE


URUGUAY-COREA DEL SUD
STATI UNITI-GHANA
GERMANIA-INGHILTERRA
ARGENTINA-MESSICO
OLANDA-SLOVACCHIA
BRASILE-CILE
PARAGUAY-GIAPPONE
SPAGNA-PORTOGALLO


Due settimane e 48 partite per dimezzare il lotto delle pretendenti al titolo e tirare le prime somme. Il Mondiale esprime le sue prime sentenze.
Innanzitutto c’è da registrare il ritorno a casa delle due finaliste dell’ultima edizione. Italia e Francia si sono rese protagoniste di una prestazione penosa dando il peggio di loro e riuscendo a chiudere il girone all’ultimo posto. Soprattutto fa clamore la bocciatura azzurra in un girone che all’unanimità era stato definito come il più semplice.
Pessimo anche il Mondiale delle africane. Ci aspettavamo qualcosa in più dal Continente Nero. Alla fine invece supera il turno solo il Ghana.
Può far festa invece il Sudamerica che, come già dicevamo qualche giorno fa, è il vero protagonista della rassegna iridata. 5 nazionali qualificate su 5, di cui 4 come vincitrice del girone e una seconda per differenza reti. A completare il lotto delle qualificate due asiatiche e due nazionali del Centro America.
E le europee? Solo sei qualificate che si dovranno pure scontrare tra di loro pertanto ai quarti il gruppo sarà dimezzato.
La sfida più prestigiosa degli ottavi sarà Germania-Inghilterra. Una finale anticipata tra due nazionali che si candidavano ad essere protagoniste ma che ora dovranno affronti in questo scontro diretto.
Altra sfida interessante sarà Spagna-Portogallo. Gli spagnoli sono in crescita mentre Cristiano Ronaldo e compagni, seppur hanno convinto solo nella roboante vittoria con la Corea del Nord, rimangono una nazionale da non sottovalutare.
Derby sudamericano tra Brasile e Cile mentre l’Argentina e il Messico si ritrovano di fronte agli ottavi come 4 anni fa. La sfida più semplice, almeno sulla carta, è capitata all’Olanda. La Slovacchia non è squadra da impensierire gli orange e il superamento del turno dovrebbe essere abbastanza agevole.
Doppio confronto tra Sudamerica e Asia con Uruguay e Paraguay che dovranno vedersela rispettivamente con Corea del Sud e Giappone.
Il Ghana proverà a tener alta la bandiera africana cercando di battere gli Stati Uniti, una delle outsider più interessanti.
Si parte già oggi pomeriggio con Uruguay-Corea del Sud mentre in serata c’è il confronto tra Stati Uniti e Ghana.
Infine una curiosità. I risultati dei gironi e il calendario che ne è conseguito farà sì che nelle prime 4 arriverà una tra Uruguay, Corea del Sud, Stati uniti e Ghana. Già questa è una bella e piacevole sorpresa.
E chissà che a vincere il Mondiale per una volta sia una outsider…


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venerdì 25 giugno 2010

SPAGNA UNA VITTORIA CHE VALE IL PRIMATO. MA PASSA PURE IL CILE.


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE H

CILE-SPAGNA 1-2
24' Villa (S) - 37' Iniesta (S) - 47' Millar (C)
Avanti insieme: Spagna e Cile vanno agli ottavi di questo Mondiale ed è una qualificazione più che meritata, perché il gioco espresso dalla nazionale di Del Bosque e da quella di Bielsa è stata nettamente superiore rispetto a quanto hanno fatto vedere Svizzera e Honduras. Finisce 2-1 per i campioni d'Europa, che vincono il gruppo H grazie alla miglior differenza reti e martedì affronteranno il Portogallo. Il Cile si accontenta del secondo posto e supera la fase a gironi per la terza volta nella sua storia: come accadde a Francia '98, se la vedrà col Brasile agli ottavi.
La Spagna è definitivamente rinata dopo l’esordio choc con la sconfitta contro la Svizzera. Le Furie Rosse hanno ampiamente dimostrato di essere in forma e di poter dire la loro nella corsa al titolo. La sfida iniziale aveva rivalutato le quotazioni spagnole. Quotazioni che sono in netta crescita dopo le due belle prestazioni con Honduras e Cile.
Ma approda agli ottavi il Cile che ha meritato di qualificarsi per il bel gioco espresso e per essersi confermata una buona sqaudra.
Derby europeo negli ottavi di finale per la Spagna, contro il Portogallo, e derby sudamericano per il Cile, contro il Brasile. Due incontri assolutamente non facili, né per la Spagna né per il Cile.


SVIZZERA-HONDURAS 0-0
La Svizzera doveva battere l'Honduras, cenerentola del girone G, con due gol di scarto per andare agli ottavi del Mondiale, invece non è andata oltre lo 0-0, salutando mestamente il Sudafrica assieme agli uomini di Rueda, con l'Algeria unica squadra a non aver segnato nemmeno un gol. La squadra di Hitzfeld di occasioni ne crea, e anche molte, nella ripresa, ma la mira è imprecisa e le idee si annebbiano negli ultimi 20 metri.
I rossocrociati avevano fatto ben sperare dopo il bellissimo esordio in cui a sorpresa avevano battuto la favorita Spagna. Purtroppo però nelle successive due partite sono state incapaci di ripetersi. E con il pareggio contro l’Honduras, avversario abbastanza modesto, hanno legittimato l’eliminazione dal Mondiale.
La Svizzera esce dopo i gironi (non accadeva ai rossocrociati dal 1966), ma si consola con il primato assoluto di imbattibilità della propria porta, salito a 559' prima del gol subito ad opera del Cile il 21 giugno scorso. Fuori anche l'Honduras, senza aver segnato neanche una rete e, come nel 1982, senza aver vinto ovviamente una partita. Con appena 8 reti in 6 partite, il gruppo H di Sudafrica 2010 è il più anemico nella storia dei Mondiali da Francia '98, ovvero da quando il torneo iridato vede 32 squadre ai nastri di partenza.

GIRONE H – CLASSIFICA FINALE
SPAGNA 6 CILE 6 Svizzera 4 Honduras 1


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BRASILE E PORTOGALLO, UN NOIOSO PARI PER GLI OTTAVI


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE G

PORTOGALLO-BRASILE 0-0
Doveva essere una partita da amanti del calcio, Portogallo-Brasile. Ci aspettavamo spettacolo, emozioni e gol. E invece ne è uscito uno 0-0 praticamente privo di emozioni, tra le più brutte gare del Mondiale. Entrambe avevano la qualificazione in tasca (la squadra di Queiroz non matematicamente, ma quasi) e il destino incerto della Spagna (possibile rivale di entrambe agli ottavi) ha fatto sì che nessuno si dannasse l'anima per vincere. Poche le occasioni da gol: in un primo tempo piuttosto nervoso (complice un rosso non dato a Juan) spicca il palo colpito da Nilmar; nel secondo, con il Brasile con la testa altrove, il Portogallo sfiora il vantaggio con Raul Meireles, mentre per la Seleçao è Ramires a mettere alla prova i riflessi di Edoardo nei minuti di recupero. Risultato? Fischi per tutti, Brasile primo nel Gruppo G e Portogallo secondo.
E’ evidente che entrambe hanno giocato al risparmio, accontentandosi di un pareggio che faceva comodo a tutte e due aspettando notizie dalla Costa d’Avorio che comunque per qualificarsi doveva vincere in goleada.
Per lo spettacolo ripassare in un’altra occasione. Stavolta bisogna accontentarsi di questo bruttissimo pareggio a reti bianche.


COREA DEL NORD-COSTA D'AVORIO 0-3
14' Yaya Toure (C) - 20' Romaric (C) - 82' Kalou (C)
E dire che Drogba e compagni avevano dato l’impressione di potercela fare. Sul 2-0 dopo 20 minuti, tonici fisicamente e troppo superiori tecnicamente alla Corea del Nord perché potesse esserci partita, gli ivoriani sembravano in grado di rispondere alla goleada del Portogallo dell’altro giorno. In quel modo, un’eventuale vittoria del Brasile sui portoghesi avrebbe riaperto le porte della qualificazione. Invece sul più bello la squadra di Sven Goran Eriksson ha inizato un calo che nella ripresa si è fatto più evidente, chiudendo con tre soli gol di scarto: che, certo, avrebbero potuto essere di più viste le molte occasioni del primo tempo, ma anche di meno se qualcuno dei generosi (ma anche pericolosi) tentativi del centravanti Jong Tae Se nella ripresa avesse avuto successo.
Esultano gli ivoriani per il largo trionfo ai danni della Corea del Nord: Peccato che la vittoria non serva a nulla. Drogba e soci alla prova della maturità, non riescono nella goleada e falliscono una qualificazione possibile.

GIRONE G – CLASSIFICA FINALE
BRASILE 7 PORTOGALLO 5 Costa d’Avorio 4 Corea del Nord 0


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giovedì 24 giugno 2010

IL GIAPPONE AGLI OTTAVI CON UNA BELLA OLANDA


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE E

CAMERUN-OLANDA 1-2
36’ Van Persie (O) - 65’ Eto’o rig. (C) - 83’ Huntelaar (O)
L'Olanda chiude la fase eliminatoria del Mondiale sudafricano in testa alla classifica del Gruppo E a punteggio pieno. L'Arancia meccanica ha messo sotto anche un Camerun volenteroso, gagliardo, volitivo, tenace, che alla fine è però uscito sconfitto da un confronto abbastanza equilibrato. Van Persie ed il milanista Huntelaar hanno lanciato verso l'en-plein gli orange che non chiudevano con 3 vittorie su 3 partite il primo girone di una fase finale della Coppa del mondo dall'epopea del calcio totale di Johan Cruijff, Johnny Rep e Rob Rensenbrink. Etòo su rigore aveva risposto a Van Persie, illudendo i leoni d'Africa nella ripresa, ma alla fine non c'è stato niente da fare. Il Camerun si morde le mani per avere gettato la qualificazione alle ortiche non stasera bensì nel match contro la Danimarca: quel ribaltone ha finito per favorire indirettamente i furetti giapponesi, agli ottavi dopo la vittoria 3-1 contro i danesi.
La certa qualificazione dell’Olanda e la certa eliminazione del Camerun permettono alle due squadre di giocare senza grandi pensieri. Ne viene fuori una partita piacevole, una delle più vivaci di questo Mondiale un po’ noioso.
L’Olanda si conferma una grande squadra, una delle più forti e temibili della manifestazione. E’ ormai evidente che gli olandesi possono arrivare lontano e sarebbe stato interessante vedere come sarebbe finito un’eventuale ottavi di finale tra questa Olanda e questa Italia


DANIMARCA-GIAPPONE 1-3
16' Honda (G), 30' Endo (G), 80' Tomasson (D), 86' Okazaki (G)
Per la seconda volta nella sua storia, il Giappone si qualifica per gli ottavi di un Mondiale. L'impresa era già riuscita nel 2002, quando la nazionale nipponica disputò il torneo in casa e vinse il girone comprendente anche Belgio, Russia e Tunisia, prima di arrendersi alla Turchia. Stavolta, però, si può parlare di capolavoro. Sì, perché in Sudafrica la squadra di Okada non ha avuto tutti i vantaggi di cui il Paese organizzatore dell'evento può godere (il supporto del pubblico e non solo quello, se ripensate alla Corea del Sud in quell'edizione del Mondiale...). E soprattutto sta giocando un calcio tatticamente perfetto, evoluto, divertente e veloce. Il Giappone elimina la Danimarca perché è più forte, punto e basta. A Rustenburg, la nazionale di Olsen non sfigura, ma viene messa alle corde da un avversario che passa il turno con pieno merito.
Alla fine fa festa il Giappone. Due perfetti calci piazzati, eseguiti da Honda prima e Endo poi, consegnano vittoria e qualificazione ai nipponici. In chiusura le altre due reti, di Tomasson su rigore e di Okazaki. Gli asiatici passano così agli ottavi, con il sorprendente bottino di 6 punti, alle spalle dell'Olanda capolista; grande delusione invece in casa danese. Gli uomini del ct Olsen sono partiti meglio ma si sono progressivamente smarriti dopo l'1 a 0 firmato dal trequartista del CSKA Mosca.


GIRONE E – CLASSIFICA FINALE
OLANDA 9 GIAPPONE 6 Danimarca 3 Camerun 0


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IO VE L'AVEVO DETTO: LA PENOSA ITALIETTA TORNA A CASA


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE F

SLOVACCHIA-ITALIA 3-2
25’ Vittek (S) - 73’ Vittek (S) - 81’ Di Natale (I) - 89’ Kopunek (S) - 92’ Quagliarella (I)
Continuo a nutrire dubbi sulla forza di questa nazionale. Per quanto si è visto finora (qualificazioni incluse) non credo che faremo molta strada. Non chiudiamo le valigie ma, fossi nei nostri ragazzi, inizierei a prepararle.
Ecco, ripartiamo da qui, dalla frase con cui conclusi il post su Italia-Nuova Zelanda di domenica. L’Italia chiude le valigie e torna a casa. Meritatamente. Perché se capiti in un girone che più facile non si può e riesci a farti buttare fuori vuol dire che meriti di fare le valigie e tornare a casa a calci nel sedere. Ci possiamo appellare alla sfortuna e a tutto quello che volete ma i fatti dicono che siamo riusciti a farci fermare dalla Nuova Zelanda e a perdere con la Slovacchia. E se avessimo affrontato Brasile e Argentina o anche Portogallo e Olanda?
Oggi nella partita con gli slovacchi si è vista la vera Italia attuale. Il primo tiro in porta degli azzurri è arrivato al minuto 55 (!!!). Qualcuno mi spiega come si può pretendere di vincere una partita senza tirare in porta per più di un tempo? In compenso gli attaccanti avversari si infilavano nella nostra difesa come un coltello nel burro.
Meritiamo di tornare a casa. Punto. Lo meritiamo perché abbiamo avuto (o per meglio dire Lippi ha avuto) la pretesa di arrivare in Sudafrica con giocatori bolliti e lasciando a casa elementi che sarebbero serviti. Meritiamo di tornare a casa perché non puoi andare in svantaggio per tre partite consecutive e sempre nel primo tempo. Meritiamo di tornare a casa perché abbiamo fatto pena.
Questo è il problema. L’Italia non ha fatto pena oggi, non ha fatto pena con la Nuova Zelanda l’Italia sta facendo pena da due anni. E il sottoscritto è da due anni che sta lamentando questa situazione. Chi mi segue su questo blog sa perfettamente come la penso su questa Italia e su Lippi.
Sono due anni, (no, dico, due anni mica l'altro ieri) che sostengo che questa Italia è penosa, che non c’è gioco, che sarebbe andata in difficoltà con la prima avversaria un po’ più forte. Se ricordate bene alla prima uscita rischiammo seriamente di perdere con Cipro (no, dico Cipro) e fummo salvati nel finale da Di Natale.
Abbiamo giocato un girone eliminatorio brutto e ci siamo qualificati per manifesta inferiorità delle avversarie. Lo scorso anno nella Confederations Cup uscimmo nel girone, fatti fuori da Usa ed Egitto, non proprio delle grandissime nazionali.
E nonostante i fatti mi dessero platealmente ragione, sono stati ripetutamente accusato di essere antisportivo, di essere un blogger fazioso che non capiva nulla, di essere un interista rosicone perché l’Italia non aveva giocatori nerazzurri e via discorrendo.
Per carità le accuse mossemi potrebbero essere vere ma resta il fatto che ho visto giusto. Sono due anni che vedo giusto, che sostengo che questa è un’Italietta penosa, che non avremmo fatto molta strada.
E sarebbe interessante se chi per due anni mi ha criticato e accusato venisse qui a ribadire le proprie convinzioni a favore di Lippi. Su, ragazzi non siate timidi. Venite, venite pure a commentare. Venite pure a scrivere che non capsico nulla, che sono fazioso, che sono un’intertrista. Venite a spiegarmi la grandezza di questa fortissima nazionale. Così forte che è stata sbattuta fuori da due nazionali mediocri.
Non importa. E’ già domani. E il nostro domani, per fortuna, si chiama Cesare Prandelli.

PARAGUAY-NUOVA ZELANDA 0-0

GIRONE F – CLASSIFICA FINALE
PARAGUAY 5 SLOVACCHIA 4 Nuova Zelanda 3 Italia 2


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mercoledì 23 giugno 2010

GERMANIA E GHANA, FESTA PER DUE


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE D
GHANA-GERMANIA 0-1
60' Ozil (Ge)


Alla fine fanno festa tutti. Complice il 2-1 dell'Australia alla Serbia, Germania e Ghana passano nell'ordine agli ottavi, anche se i tedeschi vincono la partita per 1-0 grazie al gol di Ozil. La Germania incrocerà dunque l'Inghilterra, mentre il Ghana se la vedrà con gli Usa. Il c.t. tedesco Loew dovrà comunque riflettere sull'assetto offensivo dei suoi, che hanno sofferto un avversario tatticamente molto ben organizzato, stentando a trovare spazi e occasioni e soffrendo sulle ripartenze degli africani. I quali con un po' più di convinzione in attacco, possono giocarsela con gli americani.

CONTINUA IL SOGNO AMERICANO, AGLI OTTAVI CON L'INGHILTERRA


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE C

STATI UNITI-ALGERIA 1-0
91' Donovan (U)
Il sogno americano continua all’ultimo respiro. Con un gol al 91' della loro stella Landon Donovan, che gioca a Los Angeles assieme a Beckham e come lui viene a svernare in Europa, la squadra Usa che era sull'orlo dell’eliminazione ha acciuffato una qualificazione agli ottavi che sembrava compromessa, visto come gli americani erano rimasti impantanati nella ragnatela del gioco e dei passaggi dell'Algeria. Le volpi del deserto sarebbero una buona squadra, manovrano con ordine ma sono assolutamente incapaci di pungere: nelle loro tre partite a Sudafrica 2010 gli algerini non sono riusciti a segnare lo straccio di una rete, e adesso vanno a casa. In compenso M'bolhi è un portiere che merita palcoscenici di primo livello. Se gli states fossero usciti, sarebbe sicuramente finto nella lista dei nemici numero uno degli Stati Uniti.
E dire che la gara era iniziata con una clamorosa traversa di Djebbour, prima di diventare un assalto a stelle e strisce, sotto gli occhi dell'ex presidente Bill Clinton.
E’ una vittoria insperata ma cercata e voluta. Una vittoria preziosa perché permette agli Stati Uniti di chiudere il girone in testa davanti addirittura alla quotata Inghilterra.
La squadra degli States non è più quella nazionale debole vista qualche mondiale fa. Attualmente è una squadra solida e ben organizzata. Ce ne eravamo accorti un anno fa alla Confederations Cup e ne abbiamo avuto conferma anche in questo Mondiale. Il sogno americano continua, non è da escludere che continuerà a lungo. Soprattutto se negli ottavi eviterà la Germania.


INGHILTERRA–SLOVENIA 1-0
22’ Defoe (I)
All’inferno e ritorno. I bianchi di Fabio Capello diventano rossi e, pur senza risolvere tutti i problemi, almeno si sbloccano e vincono, scacciando l'incubo eliminazione. Uno a zero, il minimo, contro gli sloveni, che vengono eliminati in extremis dagli Stati Uniti. L'Inghilterra è seconda e sfiderà la prima del gruppo D. Prima del Mondiale, il passaggio agli ottavi sembrava il minimo, oggi è stato festeggiato come una liberazione e adesso i tifosi tornano a sognare. Non è stato risolto molto sul piano del gioco, ancora non convincente, ma la squadra ha superato quella paura che la bloccava nei primi due match e qualche aggiustamento operato da Capello ha dato i suoi frutti. Primo fra tutti, la rinuncia ad Heskey, il gigante d'area che il ct friulano vorrebbe sempre nelle sue squadre, e l'inserimento di Defoe, autore del gol. Poi il miglioramento nella posizione in campo di Gerrard e Lampard. C'è ancora da lavorare invece per Rooney, che ha corso tantissimo ma ha sbagliato altrettanto, compreso il gol del raddoppio, solo davanti alla porta avversaria.
Ci vorrà ben altro per continuare la strada che porta alla finale, ma la squadra di Capello intanto può gioire di questa qualificazione.
Rabbia e delusione invece per la Slovenia che accarezza il sogno della qualificazione per 90 minuti prima che il gol di Donovan li svegli dall’incubo. Gli sloveni escono comunque a testa alta. Partivano da outsider e per poco non approdavano agli ottavi. Meritano sicuramente gli applausi.


GIRONE C – CLASSIFICA FINALE

USA 5 INGHILTERRA 5 Slovenia 4 Algeria 1



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