ARTICOLI RECENTI

mercoledì 30 aprile 2008

SUPER MARIO BALOTELLI









Ho pescato questo video su Youtube (e dove se no...) dedicato a SuperMario Balotelli. Il ragazzo promette bene. Speriamo non si perda per strada...

Corriere dello Sport di oggi


martedì 29 aprile 2008

DE GUSTIBUS RONALDUS

Scandalo per Ronaldo che avrebbe trascorso una notte proibita con tre travestiti in un albergo a ore di Rio de Janeiro. Il calciatore credeva di essere in compagnia di una prostituta che gli ha proposto di far venire altre due amiche. Ronaldo ha accettato ma poi si e' accorto che erano dei travestiti. Ha pagato regolarmente, ma uno dei travestiti ha cercato di estorcergli 20 mila euro per mettere a tacere la storia. Ma Ronaldo ha denunciato il tentativo di estorsione. (Ansa)

La notizia è di quelle che si presta a battute e commenti maliziosi. Del resto se ti imboschi con tre viados non puoi pretendere che ti facciano l'applauso. Che non fosse più un Fenomeno si era capito, che la sua forma fisica fosse scadente era evidente. Ma non pensavo che fosse così mal ridotto e poco lucido da confondere la passera con i passeri...

Campione di sfortuna: ha preso tre pali in un solo incontro. (Interisti.org)
Ronaldo ricattato da tre trans. Li carica pensando fossero donne. La sfortuna di questo grande campione: cercava la passera, ha trovato uno stormo di uccelli. (Interisti.org)

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lunedì 28 aprile 2008

270 MINUTI DI PASSIONE


Mancano tre giornate alla fine e il campionato è più vivo ed avvincente che mai. Lotta aperta dappertutto e premesse per un finale scintillante.
L’Inter è ormai ad un passo dallo scudetto, ma la lotta per il tricolore è stata avvincente ed appassionante (si fa per dire, da tifoso nerazzurro ho passato un periodo di panico totale). Da tifoso avrei preferito una larga vittoria come lo scorso anno, ma da sportivo devo riconoscere che una lotta aperta fino alla fine rende il campionato più interessante.
Apertissima la lotta per il quarto posto in Champions League. La Fiorentina mantiene due punti sul Milan e 4 sulla Sampdoria e da qui alla fine non sono escluse sorprese. Per quello che si è visto in stagione i viola meriterebbero ampiamente il quarto posto ma non sempre a vincere sono i migliori e inoltre il Milan è tornato prepotentemente a lottare per l'ultimo posto utile per la Champions League. Bella ed emozionante infine la lotta per non retrocedere che vede coinvolte 7 squadre (Cagliari 34, Torino 34, Reggina 33, Catania 33, Parma 31, Empoli 30, Livorno 29). Difficile dire chi avrà la peggio. Al momento il Livorno sembra messo male, ma il Cagliari (che sembrava spacciato e con una serie di risultati positivi si è rimesso in carreggiata) ci insegna che nel calcio nulla è scontato.
Ci aspettano 270 minuti di passione di divertimento. Si inizia domenica prossima con Milan-Inter e Sampdoria-Roma a fare da big match in una giornata che sicuramente ci regalerà altre emozioni e altri gol.
Buon campionato a tutti !!!

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domenica 27 aprile 2008

C... SIAMO

Il Cosenza batte 2-0 il Bacoli Sibilia e conquista la promozione in C2. La grande festa può iniziare.

FORZA LUPI

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TRE PASSI VERSO LO SCUDETTO

INTER - CAGLIARI 2 - 1
22' CRUZ - 82' MATERAZZI - 91' Biondini

Il centesimo gol in Italia di Julio Ricardo Cruz e il primo gol stagionale di Marco Materazzi permettono all'Inter di battere il Cagliari e conquistare tre punti importanti per la corsa scudetto. Non è stata una partita eccezionale, l'Inter ha dominato il primo tempo mentre nella ripresa ha tirato un po' i remi in barca. Nel recupero arriva il gol di Biondini che spezza l'imbattibilità di Julio Cesar dopo 481 minuti.
E domenica contro il Milan i nerazzurri potrebbero conquistare lo scudetto. Vittoria nel derby e scudetto. Per la serie "troppo-bello-per-essere-vero"...

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MATCH POINT PER DUE

Trentacinquesima giornata. Quattro giornate alla fine e, ad essere molto (ma proprio molto) ottimistico, primo match point per l'Inter nella corsa tricolore. Se i nerazzurri vincono col Cagliari e la Roma perde in casa contro il Torino sarebbe già scudetto. Con tre giornate d'anticipo. E' un calcolo alquanto ottimistico. Dando per scontato (???) che gli uomini di Mancini facciano i tre punti contro la squadra di Ballardini appare difficile che la Roma perderà contro il Torino. Credo che l'importante oggi sia portare a casa i tre punti, i calcoli li faremo dopo. Se la Roma avrà perso punti per strada è bene altrimenti noi continuiamo dritti per la nostra strada
Come ho ripetuto più volte, quando sei davanti l'importante è vincere. Se vinci, poco importa cosa succede dietro. Soprattutto ora che siamo in dirittura d'arrivo e all'Inter mancano 6 punti per la certezza matematica. Forza ragazzi, manca poco.
FORZA INTER

Chi quasi certamente oggi sfrutterà il suo match point è il Cosenza. I rossoblu silani a due giornate dala fine hanno 6 punti sul Bacoli Sibilia e oggi sfidano proprio i campani in quella che sarà una autentica sfida promozione. Una città imbandierata, piena di striscioni. Vessilli rossoblu sui balconi. Entusiasmo alle stelle. La grande festa rossoblu è pronta. FORZA LUPI !!!


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venerdì 25 aprile 2008

CARO PRESIDENTE...

Da BarSportComics.
Una vignetta simpatica che riconferma ancora una volta che la scelta di Mourinho sarebbe quanto meno un'azzardo.

giovedì 24 aprile 2008

SPECIALMENTE I TIFOSI INTERISTI...

Se Mancini dovesse vincere questo scudetto c’è tanta gente (specialmente fra i tifosi nerazzurri) che farebbe bene a prenotare sale operatorie in serie per farsi trapiantare il fegato. Negli ultimi anni non si è mai visto un accanimento simile (specialmente dai tifosi nerazzurri) nei confronti di un allenatore che con il prossimo scudetto porterebbe a sette ( su un totale di otto) i trofei vinti dall’Inter negli ultimi diciannove anni. Viene accusato di tutto, di non saper gestire il gruppo, quando prima che arrivasse lui il minimo che un giocatore dell’Inter diceva in conferenza stampa (Ricordate Vieri quando affermò: “Qui è un inferno”?). Se Vieira prende a calci le bottiglie dell’acqua minerale, se Figo esce amareggiato dal cambio, se Adriano viene sostituito e se ne va senza stringergli la mano e se Ibra borbotta qualcosa prima di sedersi in panchina, apriti cielo, scoppia un caso, un casotto, un casino.

mercoledì 23 aprile 2008

IL FAIR-PLAY DI CAMPAGNOLO

Ormai il mondo del calcio è circondato da truffatori e simulatori. Gente che finge un contatto e stramazza a terra per perdere tempo. Approfittatori che mentre c'è un'azione da gol per la squadra avversaria si accasciano dolorosi a terra, salvo rialzarsi scattanti appena l'arbitro interrompe il gioco.
Per fortuna esistono le eccezioni ed è bello sottolinearle ed evidenziarle quando avvengono. L'ultima in ordine di tempo si è vista domenica durante Milan-Reggina. Tiro di Pirlo, deviato da Campagnolo in calcio d' angolo: l'arbitro concede la rimessa dal fondo. Un altro giocatore, magari più furbo ma assolutamente meno onesto, avrebbe pensato (visto che a Milano erano in palio comunque punti essenziali per la salvezza) di ringraziare e battere la rimessa dal fondo. Invece con grande sportività e collaborazione, Campagnolo (portiere della Reggina) va dall' arbitro e ammette di aver deviato il tiro e quindi invita ad assegnare il calcio d'angolo.
Questi gesti non possono che strappare un applauso, perché vuol dire che qualcuno crede ancora nella giustizia e nell'onestà di un gioco così passionale come quello del calcio.
Questi sono esempi da seguire e mi piacerebbe raccontarne più spesso di episodi del genere.

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martedì 22 aprile 2008

VORREI CAPIRE

A volte vorrei capire. Vorrei capire perché appena va tutto bene all'Inter c'è sempre qualcuno che attizza la polemica, vorrei capire su che basi alcuni giornali scrivono certe cose, vorrei capire perché si continua a parlare di Mourinho all'Inter quando la panchina di Mancini è più salda che mai.
Vorrei capire perché a turno almeno una volta a settimana c'è un giornale spagnolo, inglese, italiano, portoghese, che dice "Mourinho all'Inter, è fatta". E tutti gli danno credito, dimenticandosi che nel frattempo Moratti ha confermato Mancini e che l'Inter sta trattando giocatori che guarda caso interessano più al tecnico di Jesi che al portoghese.
Finiremo che Mancini penserà di non essere più l'allenatore dell'Inter, Mourinho si convincerà di essere l'allenatore dell'Inter e Moratti crederà che il portoghese sia l'uomo giusto per l'Inter.
Mi sono già espresso sull'argomento e ho già ribadito chi preferisco trai due (Mancini forever).
Vorrei capire perché continuo a scrivere post su Mourinho all'Inter...


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THE CHAMPIONS

Comincia oggi il quadro delle semifinali di Champions League. Giocheranno Liverpool e Chelsea mentre domani si affronteranno Barcellona, l'unica non-inglese rimasta, e Manchester United.
Delle quattro l'unica che fino adesso ha dimostrato di meritare la Champions è senza dubbio il Manchester. Sempre prestazioni senza sbavature, a volte molto vicine a gare di campionato, ma un peso che è sembrato nullo sulle spalle degli uomini di Ferguson. La squadra pianta le basi sul talento di Cristiano Ronaldo e suoi gol di Rooney, ma anche sulle accelerazioni di Evra, sul dominio del centrocampo da parte di Carrick e sulla classe dei giovani Anderson e Nani.
La meno convincente è sembrata il Chelsea. C'è sempre stato un sorteggio facile per gli uomini di Grant che però hanno incontrato non poche difficoltà contro il Fenerbahçe, riuscendo a imporsi solo nelle battute finali a Londra.
Anche il Barcellona traballa. Le prove contro Celtic e Schalke sono sembrate appena sufficienti e dei Fantastici Quattro Ronaldinho, Messi (che è infortunato), Henry ed Eto'o nessuno ha offerto buone prestazioni.
Il Liverpool, ad Anfield contro l'Arsenal, ha dato vita alla partita più bella della storia della Champions League. Il calcio inglese è bellissimo, non c'è niente da fare. Peccato però che i Reds siano stati favoriti dagli arbitri sia all'andata che al ritorno. All'andata negato un rigore solare all'Arsenal, al ritorno molto dubbio il rigore che ha dato il via alla rimonta della squadra di Benitez.
Quattro squadre, una sola alzerà al cielo la Champions.
BUONA CHAMPIONS A TUTTI.

lunedì 21 aprile 2008

VICINI, MOLTO VICINI

Siamo vicini, molto vicini. Sei punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine sono un buon margine o almeno dovrebbero esserlo. Tanto più che il peggio sembra passato.
Nel mese di marzo ogni partita dell'Inter era un incubo, ogni giornata pensavi che arrivasse il crollo definitivo. E in un moto di pessimismo assoluto pensavi al 5 maggio. Per fortuna ci siamo rialzati al momento opportuno, abbiamo infilato tre vittorie fondamentali senza subire gol e allungato leggermente il vantaggio sulla Roma. Ora siamo in pianura e la strada diventa più agevole. Le insidie sono dietro l'angolo, i giallorossi hanno perso due punti in un turno molto agevole per loro e potrebbe capitare la stessa cosa a noi ma essere pessimista mi viene difficile. Per quanto mi sforzi non riesco a vedere un altro 5 maggio all'orizzonte, non riesco ad immaginare un'Inter che crolli a pochi metri dal traguardo.
Per chiudere la stagione in bellezza manca un'ultimo pezzo del puzzle: vincere lo scudetto battendo il Milan nel derby. Credo che sia una cosa fantastica, un sogno bellissimo per tutto il popolo nerazzurro e tutti daremmo chissà cosa perché ciò avvenisse. Sarebbe il massimo.
Conti alla mano potremmo essere campioni d'Italia già domenica prossima se vinciamo col Cagliari e la Roma perde col Torino. O magari lo vinceremo contro il Siena, come lo scorso anno. Non importa quando lo vinceremo. L'importante è vincere e confermare che i campioni siamo noi. FORZA INTER

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domenica 20 aprile 2008

CRUZ LANCIA L'INTER TRICOLORE

TORINO - INTER 0 - 1
30' CRUZ

Un gol su calcio d'angolo di Cruz mette ko il Torino e lancia l'Inter verso lo scudetto. Il Livorno (e la Roma) ci avevano offerto un assist troppo importante per poterlo sprecare. E così, nonostante la brutta partita, condizionata dal pessimo stato del terreno, i nerazzurri portano a casa tre punti sofferti ma d'oro.
A quattro giornate dalla fine il vantaggio è di sei punti. Lo scudetto non è ancora vinto ma abbiamo messo una seria ipoteca sul tricolore.
+6 SULLA ROMA
FORZA INTER !!!

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UN ASSIST IMPORTANTE

Il mezzo passo falso della Roma di ieri sera è un assist, un grosso assist, per le nostre chance scudetto. Stasera abbiamo l'occasione di vincere e andare a -6. A quattro giornate dalla fine sarebbe una seria ipoteca sul titolo. In realtà potrebbe andarci bene il pareggio e rimanere a -4 che rimane pur sempre un vantaggio importante. Ma dal punto di vista mentale se l'Inter vicne, per la Roma sarebbe una botta tremenda. A -4 i giallorossi hanno ancora qualche lumicino di speranza, a -6 mollerebbero la presa, inevitabilmente. Ecco perché stasera più che mai sarà importantissimo vincere e mettere in chiaro una volta per tutte chi è la più forte d'Italia.
Appunto finale. Domenica scorsa la Roma non meritava di vincere e Totti meritava di essere espulso e saltare 3-4 giornate per squalifica. Ieri la Roma, che avrebbe strameritato di vincere, ha perso i punti conquistati una settimana prima e per Totti la stagione è finita. Non siamo contenti per l'infortunio del capitano né, come dice lui, l'abbiamo gufato. Semplicemente abbiamo avuto la conferma che esiste una giustizia divina.
FORZA INTER

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IL GRANDE GIORNO DEI LUPI

Dopo 5 anni Cosenza e il Cosenza stanno per riassaporare la gioia di tornare tra i professionisti. La squadra rossoblu infatti oggi potrebbe conquistare la matematica promozione in Serie C2. I lupi silani nell'estate del 2003 erano retrocessi in C1, ma contemporaneamente la squadra era fallita e la società nata dalle sue ceneri era ripartita dalla serie D. Dopo alcune stagioni opache quest'anno si è riuscito a creare un gruppo forte e vincente che ha dominato il girone I della serie D e la promozione è alle porte.
Il grande giorno che tutti i tifosi rossoblu sognavano sta per diventare realtà. Oggi potrebbe arrivare la festa. Negli ultimi giorni la città per incanto è ritornata a colorarsi di rossoblu, le bandiere sventolano festose dai balconi e le sciarpe sono uscite fuori dagli armadi. A Cosenza si è tornato a respirare aria di calcio, di calcio vero. FORZA LUPI !!!

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PS: Per festeggiare la promozione del Cosenza calcio nei prossimi giorni aprirò un blog dedicato alla squadra rossoblu. Se qualcuno è interessato all'idea mi contatti alla mia e-mail.

sabato 19 aprile 2008

UN... DIAMANTI E' PER SEMPRE



ROMA-LIVORNO 1-1 54' Vucinic (R) - 82' Diamanti (L)

Un pareggio importantissimo in chiave scudetto. il Livorno non ha fatto nulla per tutta la partita subendo gli attacchi della Roma poi a pochi minuti dalla fine ha pescato una punizione e l'ha infilata dentro. Sulla carta era un turno favorevole alla Roma ora potrebbe diventarlo per l'Inter.
E visto che le cattive notizie (per la Roma) non vengono mai da sole, ecco l'altra mazzata: Totti si è infortunato al ginocchio destro. Per lui quasi sicuramente la stagione è finita.


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INCHIESTA SUI PORTIERI DELLA SERIE A

Incuriosito da un articolo letto su una rivista sono andato a fare una piccola indagine sui portieri della nostra Serie A. L’età media di un portiere di serie A è di 31,25 anni. I più anziani sono Marco Ballotta (Lazio, 44 anni) e Alberto Fontana (Palermo, 41 anni), il più giovane è Davide Bassi (Empoli, 23 anni) che nel corso della stagione ha scalzato un altro “nonnetto” Daniele Balli (41 anni). Se consideriamo i portieri titolari solo 7 su 20 sono degli under 30.
Tra le coppie più anziane quella del Parma (Luca Bucci 39 anni, Nicola Pavarini 34 anni) e del Milan (Zeljko Kalac 35 anni, Nelson Dida 34 anni) mentre Roma (Alexandre Doni 29 anni, Gianluca Curci 23 anni) e Livorno (Marco Amelia 26 anni, Alfonso De Lucia 27 anni) hanno i portieri più giovani.
L’età media dei portieri è la più alta se consideriamo i 5 campionati più importanti in Europa. In Inghilterra l’età media è di 29,85 anni, in Spagna è di 28,85, in Germania 28,55, la più bassa è in Francia 28,50 anni. Persino nella nostra Serie B l’età media è più bassa 30,45 anni.

venerdì 18 aprile 2008

VIZ E IL SUO "POST SENTIMENTALE NERAZZURRO A RUOTA LIBERA"

Da Chaverde, il blog di Viz
Qualsiasi cosa succeda, vada come vada, Mancini mi ha ridato l'Inter e per sempre gliene sarò grata, per quanto possa valere. Per assurdo credo sia uscito vincitore dalle dichiarazioni post Liverpool. Ora più che mai, siamo tutti con lui, io per prima, perché Mancini non si tocca. Gli lascerei le chiavi di casa, della macchina, della città, se potessi lo voterei anche al Governo, ma poi non avrebbe tempo per allenare, per fare il manager. Dove lo trovi un allenatore che vuole quattro giocatori per il mercato? Dove lo trovi uno che con un budget tra i più bassi d'Europa negli ultimi anni ha costruito un gruppo e ha riscritto la fantasia di questo popolo maltrattato? Dove lo trovi uno che si mette la maglia dell'Inter alla conferenza stampa, che ha SEMPRE la sciarpa nerazzurra? Dove lo trovi uno così? All'Inter mancava una figura come il Mancio, con cazzi e controcazzi (scusate il francesismo), mancava uno della squadra che incarnasse lo spirito del tifoso interista, che lo sventolasse in faccia ai giornalisti, che lo facesse andare di traverso a tutti gli altri. Mancava l'entusiasmo, l'orgoglio, la voglia di vedere la partita fino in fondo, mancava la testa alta il lunedì mattina al bar, a scuola, al lavoro, mancava l'emozione, mancavano perfino gli abbracci dopo un gol, persino quelli ci ha ridato. Sono della generazione che ha vissuto l'era del Trap un po' "di sponda". Ricordo la corsa con mia madre in centro nel 1989, ricordo i caroselli, la città finalmente dipinta di colori che amo, ricordo le persone in festa e purtroppo ricordo le feste degli altri. Ricordo che durante il liceo dopo i derby erano gli altri a venire a scuola con la sciarpa rossonera per farci soffrire. Ecco, Mancini, soprattutto ci ha ridato la sciarpa del lunedì post-derby... Ero a Milano il 23 dicembre, ero allo stadio. Alla mia sinistra (mia e di Pedro nerazzurro) c'era una coppia di milanisti e ci siamo salutati prima della partita e ho detto: "gli auguri di Natale ve li faccio adesso, che dopo la partita non vi parlo!". Lui orecchie basse e sguardo sconsolato non aveva grandi speranze per la partita, ecco, anche questo ci ha ridato Mancini... E il 24 durante un giro in centro, sorridevo alla vista di una, due, tre, decine e decine di sciarpe nerazzurre, vestite con orgoglio, con lo stemma bene in vista e i cappellini di lana dell'Inter non si contavano... Ho visto gente incrociarsi per strada senza conoscersi, sorridersi e dirsi Forza Inter invece di Buon Natale. Ho visto forza, orgoglio, fiducia. Per quanto possa valere, ecco la mia Inter, quella che sognavo di tifare dal 1989, quando con pochi anni già sentivo il farfallio del tifo nello stomaco
ecco... QUEL farfallio è tornato GRAZIE MANCINI

Leggendo le parole di questo post mi sono commosso. Anche io ho vissuto l'era-Trapattoni di striscio, anche io ricordo gli anni del liceo e le gioie altrui. Anche io sarò sempre grato a Mancini per avermi ridato l'orgoglio di essere tifoso nerazzurro. E grazie a Viz per avere scritto questo bellissimo post.
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giovedì 17 aprile 2008

CI SARA' DA PREOCCUPARSI?

Zlatan Ibrahimovic va in Svezia per almeno 10 giorni per cercare di curare l'infiammazione al ginocchio senza operarsi. 10 giorni in Svezia significa che rientrerà a fine aprile, giusto per il derby in programma il 4 maggio. In linea teorica. La realtà probabilmente è ben diversa. Non mi meraviglierei se la stagione di Ibra fosse finita qui e per rivederlo in maglia nerazzurra ci volesse luglio quando partirà la nuova stagione. Non escludo che voglia tornare in forma per gli Europei e in questo momento il suo pensiero sia rivolta alla Nazionale più che all'Inter.
Del resto, grazie a Supermario noi ce la stiamo cavando egregiamente anche senza di lui. Penso... anzi credo... anzi spero, che riusciremo a vincere lo scudetto anche senza il suo importante contributo. Certo in questo momento così cruciale della stagione un Ibrahimovic anche a mezzo servizio ci avrebbe fatto molto comodo. Bah, pazienza...

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mercoledì 16 aprile 2008

E' MANCATO SOLO IL GOL

COPPA ITALIA - SEMIFINALE D'ANDATA
INTER - LAZIO 0 - 0
Mi aspettavo una partita noiosa e mi ero già messo comodo sul divano pensando che ci sarebbe scappata una pennichella. Invece è stata una sfida tutto sommato bella e personalmente non mi è dispiaciuta. Lazio aggressiva nel primo tempo, Inter più incisiva nel secondo. E' uscito fuori uno 0-0 che accontenta tutti ma allo stesso tempo non accontenta nessuno. Entrambe avrebbero potuto vincere ma il pareggio è stato il risultato più giusto.

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martedì 15 aprile 2008

QUANDO IL CALCIO DIVENTA FOLLIA

Dopo aver segnato un gol, ha scavalcato la recinzione, ha raggiunto gli spalti e ha picchiato uno degli spettatori. E' successo a Rossano (Cosenza) durante l'incontro del campionato di eccellenza tra Rossanese e Acri. Il giocatore della Rossanese, Roberto De Luca 38 anni di Cassano Jonio, dopo aver picchiato lo spettatore è tornato tranquillamente in campo per proseguire la gara ma l'arbitro lo ha espulso. Per lui una denuncia per violazione della legge contro la violenza negli stadi. Il questore di Cosenza, Raffaele Salerno, ha anche disposto il divieto di accesso alle strutture sportive per tre anni così gli passerà la voglia di esultare dopo un gol in quella maniera assolutamente originale ma anche poco lecita. L'episodio è avvenuto il 30 marzo scorso ma è di oggi il provvedimento firmato dal questore che vieta al giocatore di accedere a strutture sportive per tre anni. (SportMediaset)
La notizia è di settimana scorsa ma ho voluto riproporla perchè mi tocca da vicino visto che è avvenuta nella mia provincia e nei notiziari locali si è parlato a lungo di questa vicenda.
Nelle categorie inferiori certe scene di "ordinaria follia" sono abbastanza frequenti. La risse in campo, le aggressioni all’arbitro, gli scontri tra tifosi, purtroppo fanno parte ormai del calcio. Un giocatore che scavalca per picchiare un tifoso non si era mai visto. C’era un precedente illustre come Cantona che dopo un'espulsione si scagliò contro un tifoso che lo irrideva. Ma in Inghilterra non esistono recinzioni e il tifoso era praticamente a bordo campo.
La punizione è più che giusta e mi piacerebbe che servisse da insegnamento. La mia è pura utopia. Certe situazioni, purtroppo, non cambieranno facilmente o forse non cambieranno mai.
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